Come i “nuovi atei” stanno dimostrando la verità del cristianesimo

Rendiamo noto un interessante articolo pubblicato sul Guardian a firma di Nick Spencer, il quale prende in esame alcune delle affermazioni del movimento estremista dei sedicenti “New Atheist” (dichiarando così, dal loro nome, il fallimento dei tentativi dell’ateismo precedente) per ribaltarle e spiegarne la falsità.

ATEISMO E’  IL PRIMO ALLEATO DEL CRISTIANESIMO. Ne “L’illusione di Dio”, Richard Dawkins -leader nel movimento irreligioso internazionale- rileva che pochi scienziati “d’elite” credono in Dio. L’articolista inglese osserva però -giustamente- che uno studio sociologico edito dalla prestigiosa Oxford University Press nell’aprile 2010,  dimostra che in realtà quasi il 50% degli scienziati d’elitè [negli U.S.] è religioso nel senso tradizionale e solo il 20% evita pensieri religiosi ma indica se stesso come “vicino alla spiritualità” (cfr. Ultimissima 2/7/10). Quindi in realtà gli scienziati veramente e coerentemente atei sono una netta minoranza, e ciò rispecchia perfettamente la situazione sociale. Il ragionamento che questi gruppi non religiosi fanno, mentre divulgano queste informazioni sbagliate sugli scienziati, è il seguente:  1) gli scienziati d’elitè conoscono più del resto della popolazione come funziona il mondo. 2) Un numero sproporzionato di scienziati d’elite non crede (anche se ciò è falso, come dimostrato) 3) Quindi (probabilmente) Dio non esiste.  Il ragionamento non fa una piega e anche se l’assioma iniziale fosse corretto (cioè che veramente la maggioranza degli scienziati sia atea) ogni persona di buon senso dovrebbe sottoscriverla. Noi per primi. Infatti in questo modo non solo si dimostra che soltanto il cristianesimo tradizionale sia l’unica religione possibile (escludendo quindi i fondamentalisti creazionisti), dato che è l’unica che respinge il fatto che Dio possa essere uno dei fattori della realtà e che intervenga direttamente nei processi naturali che guidano lo svolgimento del percorso naturale. Il cristianesimo insegna che Dio è creatore e sostenitore ultimo della realtà e non certo Colui che guida l’evoluzione naturale. Questo dimostra anche che i “New Atheist“, scagliandosi contro tutte le religioni che parlano di un Dio diverso da quello cristiano e specialmente quello cattolico, o il cosiddetto “Dio delle lacune scientifiche“, collaborano sicuramente all’emergere della verità. I loro diretti avversari sono ad esempio i fedeli dell’Islam, per i quali “tutto dipende da Dio”.

LE CONVINZIONI DEGLI ATEI CONFERMANO PAROLE DI GESU’. L’articolo si concentra poi sull’altro cavallo di battaglia dei pazzi fondamentalisti atei, cioè quella che vuole convincere che i cristiani siano meno intelligenti degli ateisti. E’ ovviamente un’assurdità, che tuttavia -ancora una volta- se fosse vera aiuta soltanto a dimostrare la verità della teologia cristiana derivante dalle parole del più grande rivoluzionario della storia: Gesù Cristo. Egli ha spesso osservato nei suoi tre anni di vita pubblica una certa delusione verso l’opposizione che l’élite colta del suo tempo aveva nei suoi confronti. In alcune sue parole si può anche distinguere una sfumatura anti-elitaria nel suo insegnamento, ad esempio quando dice: «Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli». O ancora: «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli» (Mt 18, 3-4). E infine: «Lasciate che i bambini vengano a me e non glielo impedite, perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio» (Mc 10, 14-15). E San Paolo osserva: «Dio ha scelto ciò che nel mondo è stolto per confondere i sapienti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è debole per confondere i forti, Dio ha scelto ciò che nel mondo è ignobile e disprezzato e ciò che è nulla per ridurre a nulla le cose che sono» (1Cor 1,27-28). Non solo, la la storia cristiana è interamente fondata sui poveri, gli ignoranti e i bambini. Pensiamo ai veggenti di Fatima, Lourdes e Medjugorie, pensiamo ai Santi più pregati (che non sono certo i dotti san Tommaso e sant’Agostino), alle figure del Nuovo Testamento ecc…(possibile che i presunti “inventori” del cristianesimo abbiano sempre deciso di metterlo sulle spalle a persone completamente non attendibili?). La semplicità, che è diversa dall’intelligenza anche se molti possono confondere volontariamente i piani, è una condizione fondamentale per accogliere la verità del cristianesimo.

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94 commenti a Come i “nuovi atei” stanno dimostrando la verità del cristianesimo

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  1. Contedduca ha detto

    “Il cristianesimo insegna che Dio è creatore e sostenitore ultimo della realtà e non certo Colui che guida l’evoluzione naturale”.

    Non ho capito questo pezzo: forse che Dio dopo aver creato l’universo è rimasto lassù tranquillo a vedere cosa succedesse?
    Se spuntassero cavalli e leoni anzichè unicorni e sfingi?
    Se così fosse, se lui non guidasse l’evoluzione naturale, saremmo veramente frutto del caso, di una combinazione di eventi che ha portato alla fine all’Uomo.
    Io, ovviamente non sono uno di quelli che pensa che la Creazione sia avvenuta in sei giorni, ma nemmeno che Dio abbia avuto il ruolo di “schiacciare il pulsante”, mettere in funzione la macchina e…”poi vediamo…”
    Dio conosce ognuno di noi ancora prima che nascessimo, quindi vuol dire che c’è un progetto, magari non siamo tra i primi esseri viventi ad essere spuntati sulla faccia della Terra ma è chiaro che ad un certo punto Dio ha infuso l’anima, facendoci differenti da tutto il resto del mondo animale.
    Se ho frainteso…spiegatemi, grazie!

    • Hamir ha detto in risposta a Contedduca

      Significa che i meccanismi dell’evoluzione non sono guidati continuamente da Dio. Si faceva questo esempio in un commento precedente. Pensa ai meccanismi di un orologio: possiamo dire che sono automatici oppure che in ogni passo meccanico c’è sempre l’intervento dell’orologiaio? Dio sappiamo per la nostra esperienza che interviene nel cuore dell’uomo che lo accoglie o che è comunque ferito dalla vita. Gesù e quindi la Chiesa parlano dell’intervento dello Spirito Santo. Non è certo un intervento meccanico nella guida dell’evoluzione. Questo non significa certo che l’orologio si sia creato da sé e non abbia bisogno di “aggiustamenti”.

      • Contedduca ha detto in risposta a Hamir

        Hamir, ma queste che hai scritto sono cose che hai pensato tu, alle quali sei arrivato con il tuo intelletto o cose che ti ha detto qualcuno?
        A me leggendo il Catechismo della Chiesa Cattolica sembra che dica il perfetto contrario (copincollo). Ti consiglio di attenzionare soprattutto gli articoli 301 e 306 poi se vuoi approfondisci tutta la catechesi sulla creazione:

        Dio trascende la creazione ed è ad essa presente

        300 Dio è infinitamente più grande di tutte le sue opere: [Cf ⇒ Sir 43,28 ] “Sopra i cieli si innalza” la sua “magnificenza” (⇒ Sal 8,2),“la.su. grandezza non si può misurare” (⇒ Sal 145,3). Ma poiché egli è il Creatore sovrano e libero, causa prima di tutto ciò che esiste, egli è presente nell’intimo più profondo delle sue creature: “In lui viviamo, ci muoviamo ed esistiamo” (⇒ At 17,28). Secondo le parole di sant’Agostino, egli è “superior summo meo et interior intimo meo – più intimo della mia parte più intima, più alto della mia parte più alta” [Sant’Agostino, Confessiones, 3, 6, 11].

        Dio conserva e regge la creazione

        301 Dopo averla creata, Dio non abbandona a se stessa la sua creatura. Non le dona soltanto di essere e di esistere: la conserva in ogni istante nell’essere, le dà la facoltà di agire e la conduce al suo termine. Riconoscere questa completa dipendenza in rapporto al Creatore è fonte di sapienza e di libertà, di gioia, di fiducia:
        “Tu ami tutte le cose esistenti, e nulla disprezzi di quanto hai creato; se tu avessi odiato qualcosa, non l’avresti neppure creata. Come potrebbe sussistere una cosa se tu non vuoi? O conservarsi se tu non l’avessi chiamata all’esistenza? Tu risparmi tutte le cose, perché tutte son tue, Signore, amante della vita” (⇒ Sap 11,24-26).

        V. Dio realizza il suo disegno: la Provvidenza divina

        302 La creazione ha la sua propria bontà e perfezione, ma non è uscita dalle mani del Creatore interamente compiuta. È creata “in stato di via” (“in statu viae”) verso una perfezione ultima alla quale Dio l’ha destinata, ma che ancora deve essere raggiunta. Chiamiamo divina Provvidenza le disposizioni per mezzo delle quali Dio conduce la creazione verso questa perfezione.

        Dio conserva e governa con la sua Provvidenza tutto ciò che ha creato, “essa si estende da un confine all’altro con forza, governa con bontà eccellente ogni cosa” (⇒ Sap 8,1). Infatti “tutto è nudo e scoperto agli occhi suoi” (⇒ Eb 4,13), anche quello che sarà fatto dalla libera azione delle creature [Concilio Vaticano I: Denz. -Schönm., 3003].

        303 La testimonianza della Scrittura è unanime: la sollecitudine della divina Provvidenza è concreta e immediata; essa si prende cura di tutto, dalle più piccole cose fino ai grandi eventi del mondo e della storia. Con forza, i Libri Sacri affermano la sovranità assoluta di Dio sul corso degli avvenimenti: “Il nostro Dio è nei cieli, egli opera tutto ciò che vuole” (⇒ Sal 115,3); e di Cristo si dice: “Quando egli apre, nessuno chiude, e quando chiude, nessuno apre” (⇒ Ap 3,7); “molte sono le idee nella mente dell’uomo, ma solo il disegno del Signore resta saldo” (⇒ Pr 19,21).

        304 Spesso si nota che lo Spirito Santo, autore principale della Sacra Scrittura, attribuisce delle azioni a Dio, senza far cenno a cause seconde. Non si tratta di “un modo di parlare” primitivo, ma di una maniera profonda di richiamare il primato di Dio e la sua signoria assoluta sulla storia e sul mondo [Cf ⇒ Is 10,5-15; ⇒ Is 45,5-7; ⇒ Dt 32,39; ⇒ Sir 11,14 ] educando così alla fiducia in lui. La preghiera dei Salmi è la grande scuola di questa fiducia [Cf ⇒ Sal 22; ⇒ Sal 32; 305 ⇒ Sal 35; ⇒ Sal 103; ⇒ Sal 138; e.a.].

        305 Gesù chiede un abbandono filiale alla Provvidenza del Padre celeste, il quale si prende cura dei più elementari bisogni dei suoi figli: “Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?. . . Il Padre vostro celeste, infatti, sa che ne avete bisogno. Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta” (⇒ Mt 6,31-33) [Cf ⇒ Mt 10,29-31 ].

        La Provvidenza e le cause seconde

        306 Dio è il Padrone sovrano del suo disegno. Però, per realizzarlo, si serve anche della cooperazione delle creature. Questo non è un segno di debolezza, bensì della grandezza e della bontà di Dio onnipotente. Infatti Dio alle sue creature non dona soltanto l’esistenza, ma anche la dignità di agire esse stesse, di essere causa e principio le une delle altre, e di collaborare in tal modo al compimento del suo disegno.

        307 Dio dà agli uomini anche il potere di partecipare liberamente alla sua Provvidenza, affidando loro la responsabilità di “soggiogare” la terra e di dominarla [Cf ⇒ Gen 1,26-28 ]. In tal modo Dio fa dono agli uomini di essere cause intelligenti e libere per completare l’opera della creazione, perfezionandone l’armonia, per il loro bene e per il bene del loro prossimo. Cooperatori spesso inconsapevoli della volontà divina, gli uomini possono entrare deliberatamente nel piano divino con le loro azioni, le loro preghiere, ma anche con le loro sofferenze [Cf ⇒ Col 1,24 ]. Allora diventano in pienezza “collaboratori di Dio” (⇒ 1Cor 3,9; ⇒ 1Ts 3,2) e del suo Regno [Cf ⇒ Col 4,11 ].

        308 Dio agisce in tutto l’agire delle sue creature: è una verità inseparabile dalla fede in Dio Creatore. Egli è la causa prima che opera nelle e per mezzo delle cause seconde: “È Dio infatti che suscita” in noi “il volere e l’operare secondo i suoi benevoli disegni” (⇒ Fil 2,13) [Cf ⇒ 1Cor 12,6 ]. Lungi dallo sminuire la dignità della creatura, questa verità la accresce. Infatti la creatura, tratta dal nulla dalla potenza, dalla sapienza e dalla bontà di Dio, niente può se è separata dalla propria origine, perché “la creatura senza il Creatore svanisce”; [Conc. Ecum. Vat. II, Gaudium et spes, 36] ancor meno può raggiungere il suo fine ultimo senza l’aiuto della grazia [Cf ⇒ Mt 19,26; ⇒ Gv 15,5; ⇒ Fil 4,13 ].

        La Provvidenza e lo scandalo del male

        309 Se Dio Padre onnipotente, Creatore del mondo ordinato e buono, si prende cura di tutte le sue creature, perché esiste il male? A questo interrogativo tanto pressante quanto inevitabile, tanto doloroso quanto misterioso, nessuna rapida risposta potrà bastare. È l’insieme della fede cristiana che costituisce la risposta a tale questione: la bontà della creazione, il dramma del peccato, l’amore paziente di Dio che viene incontro all’uomo con le sue Alleanze, con l’Incarnazione redentrice del suo Figlio, con il dono dello Spirito, con il radunare la Chiesa, con la forza dei sacramenti, con la vocazione ad una vita felice, alla quale le creature libere sono invitate a dare il loro consenso, ma alla quale, per un mistero terribile, possono anche sottrarsi. Non c’è un punto del messaggio cristiano che non sia, per un certo aspetto, una risposta al problema del male .

        310 Ma perché Dio non ha creato un mondo a tal punto perfetto da non potervi essere alcun male? Nella sua infinita potenza, Dio potrebbe sempre creare qualcosa di migliore [Cf San Tommaso d’Aquino, Summa theologiae, I, 25, 6]. Tuttavia, nella sua sapienza e nella sua bontà infinite, Dio ha liberamente voluto creare un mondo “in stato di via” verso la sua perfezione ultima. Questo divenire, nel disegno di Dio, comporta, con la comparsa di certi esseri la scomparsa di altri, con il più perfetto anche il meno perfetto, con le costruzioni della natura anche le distruzioni. Quindi, insieme con il bene fisico esiste anche il male fisico, finché la creazione non avrà raggiunto la sua perfezione [Cf San Tommaso d’Aquino, Summa contra gentiles, 3, 71].

        311 Gli angeli e gli uomini, creature intelligenti e libere, devono camminare verso il loro destino ultimo per una libera scelta e un amore di preferenza. Essi possono, quindi, deviare. In realtà, hanno peccato. È così che nel mondo è entrato il male morale, incommensurabilmente più grave del male fisico. Dio non è in alcun modo, né direttamente né indirettamente, la causa del male morale [Cf Sant’Agostino, De libero arbitrio, 1, 1, 1: PL 32, 1221-1223; San Tommaso d’Aquino, Summa teologiae, I-II, 79, 1]. Però, rispettando la libertà della sua creatura, lo permette e, misteriosamente, sa trarne il bene:

        Infatti Dio onnipotente. . ., essendo supremamente buono, non permetterebbe mai che un qualsiasi male esistesse nelle sue opere, se non fosse sufficientemente potente e buono da trarre dal male stesso il bene [Sant’Agostino, Enchiridion de fide, spe et caritate, 11, 3].

        312 Così, col tempo, si può scoprire che Dio, nella sua Provvidenza onnipotente, può trarre un bene dalle conseguenze di un male, anche morale, causato dalle sue creature: “Non siete stati voi”, dice Giuseppe ai suoi fratelli, “a mandarmi qui, ma Dio; . . . se voi avete pensato del male contro di me, Dio ha pensato di farlo servire a un bene. . . per far vivere un popolo numeroso” (⇒ Gen 45,8 ⇒ Gen 50,20) [Cf Tb 2,12-18 vulg]. Dal più grande male morale che mai sia stato commesso, il rifiuto e l’uccisione del Figlio di Dio, causata dal peccato di tutti gli uomini, Dio, con la sovrabbondanza della sua grazia, [Cf ⇒ Rm 5,20 ] ha tratto i più grandi beni: la glorificazione di Cristo e la nostra Redenzione. Con ciò, però, il male non diventa un bene.

        313 “Tutto concorre al bene di coloro che amano Dio” (⇒ Rm 8,28). La testimonianza dei santi non cessa di confermare questa verità:

        Così santa Caterina da Siena dice a “coloro che si scandalizzano e si ribellano davanti a ciò che loro capita”: “Tutto viene dall’amore, tutto è ordinato alla salvezza dell’uomo, Dio non fa niente se non a questo fine” [Santa Caterina da Siena, Dialoghi, 4, 138].

        E san Tommaso Moro, poco prima del martirio, consola la figlia: “Nulla accade che Dio non voglia, e io sono sicuro che qualunque cosa avvenga, per quanto cattiva appaia, sarà in realtà sempre per il meglio” [San Tommaso More, Lettera ad Alice Alington di Margaret Roper sul colloquio avuto in carcere con il padre, cf Liturgia delle Ore, III, Ufficio delle letture del 22 giugno].

        E Giuliana di Norwich: “Imparai dalla grazia di Dio che dovevo rimanere fermamente nella fede, e quindi dovevo saldamente e perfettamente credere che tutto sarebbe finito in bene. . . : “Tu stessa vedrai che ogni specie di cosa sarà per il bene ” [Giuliana di Norwich, Rivelazioni dell’amore divino, 32].

        314 Noi crediamo fermamente che Dio è Signore del mondo e della storia. Ma le vie della sua Provvidenza spesso ci rimangono sconosciute. Solo alla fine, quando avrà termine la nostra conoscenza imperfetta e vedremo Dio “a faccia a faccia” (⇒ 1Cor 13,12), conosceremo pienamente le vie, lungo le quali, anche attraverso i drammi del male e del peccato, Dio avrà condotto la sua creazione fino al riposo di quel Sabato [Cf ⇒ Gen 2,2 ] definitivo, in vista del quale ha creato il cielo e la terra.

        • Hamir ha detto in risposta a Contedduca

          Io non sono cattolico (anche se vi invidio). Posso essermi sbagliato.

        • Mandi ha detto in risposta a Contedduca

          Contedduca, non ho letto tutto tutto però dire che Dio è “causa prima che opera nelle e per mezzo delle cause seconde” è proprio significativo che non ha bisogno di guidare le cause seconde.

          • Contedduca ha detto in risposta a Mandi

            Beh Mandi, se lo dici tu.

            Quindi “operare NELLE (e per mezzo delle…) cause seconde” vuol dire che non le guida? O vuol dire piuttosto che si serve della collaborazione delle cause seconde?

            E se le cause seconde sono le creature, che, a parte l’Uomo, sono incapaci di scegliere di compiere il male come fai a dire che non agiscano secondo una guida?

            E’ chiaro che:
            1) noi uomini non siamo burattini

            2) siamo liberi di fare quel che vogliamo

            3) Dio trae il bene anche dal male(come la storia di Giuseppe insegna: venduto come schiavo per salvare dalla carestia la sua famiglia) che commettono le cause seconde (cioè noi, dal momento che siamo le uniche creature terrestri capaci del male)

            4) se non conosci il disegno di Dio non sai cosa e come incide quello che combini ma anche quello che più in generale “succede”.

            5) fare la Volontà di Dio, secondo me, vuol dire farsi guidare da Lui? Poi se tu a questa definizione dai altri significati…

            6) quelli che non la fanno ok…non sono guidati da Dio ma, come già detto, le loro azioni vengono tramutate comunque in bene.

            Vabbè alla fine non è che vi devo convincere.
            Io vi ho copiato il catechismo della Chiesa Cattolica, ma ognuno può leggersi il pezzettino che vuole e trarre le sue conclusioni. 🙂
            Non ho criticato, ho soltanto lavorato di logica. Non capisco quell’affermazione e penso di aver motivato il perchè…tutto quà. Ciao ciao!

        • Giozzi94 ha detto in risposta a Contedduca

          Credo che il significato della frase “Il cristianesimo insegna che Dio è creatore e sostenitore ultimo della realtà e non certo Colui che guida l’evoluzione naturale” stia nel fatto che Dio, in quanto causa prima trascendente, non interviene direttamente negli eventi naturali, ma attraverso cause seconde, sostenute dalla sua Divina Provvidenza. Non si può certo eliminare il ruolo di Dio nell’andamento dell’universo, ma il Dio cristiano, diversamente dagli altri, non scaglia fulmini, nè scuote la terra con le mani, nè agisce meccanicamente nel processo evolutivo. Il Dio cristiano controlla l’universo con la Provvidenza, che non è annoverabile tra le cause fisiche ma si serve di esse,facendo si che tutto scorra secondo il Suo imperscrutabile disegno.
          Per quanto riguarda i miracoli, essi non sono considerabili “processi naturali che guidano lo svolgimento del percorso naturale”, ma eccezioni a tali processi in cui Dio interviene direttamente, in prima persona.

  2. Elia ha detto

    “Infatti in questo modo non solo si dimostra che soltanto il cristianesimo tradizionale sia l’unica religione possibile (escludendo quindi i fondamentalisti creazionisti), dato che è l’unica che respinge il fatto che Dio possa essere uno dei fattori della realtà e che intervenga direttamente nei processi naturali che guidano lo svolgimento del percorso naturale.”

    Non capisco questo passaggio: i miracoli – su cui la chiesa cattolica dei tempi presenti svolge un proprio processo di indagine, ma la cui esistenza evidentemente ammette – non sono forse interventi divini che sospendono il normale percorso delle leggi naturali?

    Un poscritto: “new Atheism” non è una etichstta che Harris, Dawkins o Dennett o altri si siano dati come dichiarazione d’intenti, e pertanto non ha senso dire che sia una loro ammissione di fallimento di un supposto “old atheism”. Il termine fu usato in un articolo su Wired del 2006 dal giornalista Gary Wolf, per identificare un atteggiamento militante, aggressivo, in qualche modo diverso da uno “conciliatorio”, di una serie di libri di grande impatto usciti sull’argomento nel corso di due anni.
    Nella quale definizione vedo due problemi
    1) l’ateismo militante è sempre esistito, seppure non altrettanto sotto i riflettori. Ma la differenza è di esposizione mediatica, più che di contenuti.
    2) gli autori ed i lavori accorpati sotto tale etichetta sono grandemente eterogenei. L’atteggiamento di Dennett in “Breaking the Spell” è estremamemnte diverso da quello di Dawkins in “the God Delusion”, per esempio. Eppure sono due dei lavori alla base del pezzo di Wolf.
    Sbeffeggiare un fantomatico “new atheism” pertanto è andare dietro ai fantasmi e mulini a vento della stampa più sensazionalistica; in particolare cavillare sul “new” è un inutile sforzo contro uno strawman. Consiglierei ad un credente che si senta offeso e.g. dal pensiero di Dawkins di concentrarsi sui reali e puntuali contenuti, non su parole d’ordine di terzi.

    • Davide ha detto in risposta a Elia

      Quoto la seconda parte…

    • Aldo Basile ha detto in risposta a Elia

      Ti propongo di leggere quello che dice Peacocke sui miracoli, basato sul concetto di “informazione” che influenza le configurazione di eventi. Comunque la tradizione cristiana ha sempre sostenuto che i miracoli non violano la legge fisica fondamentale, sebbene un miracolo possa essere in contrasto con la nostra conoscenza limitata della legge fisica. Non c’è mai una violazione della legge naturale. Ricorda sempre poi che non c’è alcun intervento di Dio che obblighi l’uomo a credere poiché il Dio cristiano non impone nulla, neanche nei miracoli. Eppure per chi crede ce n’è a sufficenza. Ma c’è sempre spazio anche per chi non vuole credere (la storia di Gesù insegna molto, per i miracoli fatti di sabato sono andati a condannarlo). Bisogna poi specificare cosa sia un miracolo, ovviamente si pensa sempre a cose enormi ed incredibili ma in realtà la maggioranza sono piccoli cambiamenti che avvengono nel cuore dell’uomo, piccole conversioni ecc..

      • Davide ha detto in risposta a Aldo Basile

        “Comunque la tradizione cristiana ha sempre sostenuto che i miracoli non violano la legge fisica fondamentale, sebbene un miracolo possa essere in contrasto con la nostra conoscenza limitata della legge fisica. ” in altre parole da ragione a sestessa???

        • Aldo Basile ha detto in risposta a Davide

          Perché questa conclusione? Un conto è violare le leggi fisiche, un conto è non violarle ma non essere ancora comprensibile.

          • Davide ha detto in risposta a Aldo Basile

            Sebbene un miracolo sia in contrasto con la nostra conoscenza delle leggi fisiche non vuol dire che lo sia con la legge fisica fondamentale??? che vuol dire???

            • Aldo Basile ha detto in risposta a Davide

              Una cosa è essere in contrasto con le leggi fisiche, un’altra è essere in contrasto con la nostra conoscenza delle leggi fisiche.

              • Aldo Basile ha detto in risposta a Aldo Basile

                Le guarigioni miracolose sono una violazione delle leggi fisiche? No. Però come si possa guarire in tali casi non lo sappiamo, la scienza non si esprime. Ma questo non significa che la guarigione abbia violato le leggi fisiche.

                • Zarathustra ha detto in risposta a Aldo Basile

                  Ma se non viola le leggi fisiche può essere considerata un miracolo? Ovviamente no: se non le viola allora ne è soggetta. Quindi anche se ora queste leggi non le conosciamo, in linea di principio possiamo scoprirle. In pratica la frase dell’articolo sostiene che i miracoli non sono miracoli.

                  • Aldo Basile ha detto in risposta a Zarathustra

                    I miracoli sono anche le piccole e grandi conversioni alla fede (sempre più numerose, tra l’altro). C’è un concetto di miracolo che è diverso. Non è per nulla detto che ciò che sappiamo oggi domani lo sapremo. E’ un’estrapolazione indebita e non empirica. Inoltre Dio non ha bisogno di mandare prove all’umanità, ma al singolo uomo. Lasciando libero l’uomo di credere o non credere può usare di una guarigione incredibile oggi per aiutare l’uomo a credere, anche se domani verrà scoperta che era un’eccezione incredibile e cmq spiegabile. Spiegare una cosa non significa negare l’intervento divino. Mi sono comunque documentato ed effettivamente esistono miracoli che violano le leggi fisiche, e quindi dò ragione a chi sosteneva questo.

                  • Michele ha detto in risposta a Zarathustra

                    Miracolo=evento che crea stupore, meraviglia, avviene quando succede la cosa giusta al momento giusto.
                    Qui qualcuno NON sa cos’è un miracolo, e vi scagliate contro qualcosa che non conoscete?
                    Fu un miracolo il passaggio del popolo di Israele nel Mar Rosso, eppure è fisicamente possibilissimo: infatti quando in quella zona il vento raggiunge una velocità di 101 km/h (non so se mi sbaglio) si apre un vero e proprio ponte sul mare.
                    Questo però è un evento rarissimo, succede una volta ogni 50 anni infatti, o giù di lì, il fatto che sia successo proprio quando ce n’era bisogno è il miracolo.

                    • Davide ha detto in risposta a Michele

                      Un miracolo (dal latino «miraculum», cosa meravigliosa)è un evento che contrasta le leggi naturali, altrimenti si chiama coincidenza fortuita.
                      Tornando al Mar Rosso (cosi sta scritto) fu il signore per mano di Mosè a separare le acque, è questo che va contro natura.

                    • Lucy ha detto in risposta a Davide

                      Una cosa meravigliosa è quindi alterativa alle leggi naturali? La coincidenza fortuita è alterativa al miracolo? Puoi dimostrare che il caso non si possa scrivere Caso?

                    • Davide ha detto in risposta a Michele

                      Le leggi naturali non sono Bene o Male, sono leggi imparziali per tutti, sono gli effetti delle leggi che appaiono meravigliosi o catastrofici (…terremoto in Giappone…), dire che un uomo per mano di una divinità separa le acque è contro le leggi fisiche…

                    • Francesco Santoni ha detto in risposta a Michele

                      Una bella dissertazione sul concetto di miracolo: http://www.disf.org/Voci/86.asp

    • Aldo Basile ha detto in risposta a Elia

      Credo invece che ormai anche loro stessi si identifichino sotto un’etichetta. Se leggi il blog di Myers te ne accorgi. Anche Hitchens lo dice spesso. Poi ironizzare sulle etichette non è in altenativa sul confutare i contenuti. Si può fare entrambi. Dawkins è più subdolo e sa che mettersi all’interno di una categoria signfica essere più facilmente attaccabile. Credo che l’esposizione mediatica sia dovuta alla carenza di un ateismo più intelligente e profondo e meno nichilista come oggi. La mancanza non è nel cristianesimo ma sono i veri atei ad aver lasciato spazio a questi militanti.

      • Elia ha detto in risposta a Aldo Basile

        Il fatto che Myers o Hitchens si siano, suppongo anche con una certa ironia, adeguati alla denominazione loro affibbiata 6 anni fa continua ad essere ben diverso dall’idea che il “new” atheism nasca come un progetto culturale con una propria definizione ed un manifesto in rottura con un “old” atheism.
        Ironizzare sulle scelte ed idee degli altri è assolutamente lecito e non esclusivo rispetto ad una discussione meritoria, ed anzi può essere benissimo parte di una dialettica interessante.
        Ma attribuire ad altri ciò che non hanno detto o inteso (compresa la nascita di un’etichetta o il messaggio soggiacente) non è – chiaramente – altrettanto valido o costruttivo.
        Per il resto di quanto dici, non so cosa tu intenda per “veri atei” visto che l’ateismo descrive esclusivamente una piccola parte delle impostazioni filosofiche di una persona (l’assenza di uno specifico atto di fede) e pertanto fa da ombrello a impostazioni filosofiche diversissime.
        Ma ho il sospetto che il ruolo dei mass media nella denominazione del “new atheism” e nella loro esposizione abbia molto poco a che fare con una debolezza culturale dell’ateismo per se, e molto a che fare con i tempi e i modi della comunicazione moderna.
        In termini molto terreni: una posizione scandalosa contro una certa political correctness e con pochi alfieri carismatici di posizioni nette “fa più articolo”.

        • Aldo Basile ha detto in risposta a Elia

          Sulla prima parte concordo, sei senz’altro convicente anche perché io comunque non conosco benissimo l’argomento. Non condivido la seconda parte. E’ inopinabile che atei, anzi meglio “non credenti” come Cacciari, Ferrara -per citare i più famosi- o Leopardi, Pascoli e Pirandello, oggi siano decisamente la minoranza nel calderone mediatico. Forse perché “fa più articolo” ma hanno volutamente lasciato spazio loro stessi a posizioni più fondamentaliste. L’ateismo violento è un’esclusiva dei media, dei social network, del web. L’uaar funziona poco nella realtà vera, non ha alcun peso sociale né alcuno spazio al di fuori del web. Gli anticlericali nella realtà “vera” sono frange estremiste che spaccano statue e imbrattano i muri delle chiese. Sul web invece c’è un proliferare di violenza in questo senso. Con questo cosa voglio dire? Voglio dire che l’ateismo dialogante, profondo, esistenzialmente ragionatore, magari l’ateismo drammatico, non esiste tra la popolazione “media”, cioè tra coloro che usano attivamente il web. E’ ormai un’esclusiva di intellettuali presenti nella società reale che hanno lasciato colpevolmente lo spazio agli integralisti. E’ quello che accade in ogni manifestazione, quando il cordone si apre e spuntano i black block. E’ quello che sta accadendo nell’islam, ad esempio.

          • Elia ha detto in risposta a Aldo Basile

            Credo che il “lasciar spazio” sia una similitudine fuorviante. Lasciar spazio (come nello spazio fisico) presuppone un gioco a somma pressochè zero, in cui lo spazio è una risorsa che qualcuno può guadagnarsi a scapito di qualcun altro.
            In realtà il web, in misura estremamente superiore ad altri media meno universalmente partecipativi, ha creato enormi nuovi spazi vuoti e praticamente incontrollati ed al tempo stesso ha accorciato le scale temporali ritenute opportune per l’elaborazione intellettuale. Trovare del materiale è facile ed istantaneo, pertanto il peso di una analisi critica appare a molti fruitori irragionevolmente oneroso.
            E’ abbastanza normale che se lo spazio diventa immenso ed i tempi di fruizione si accorciano, il peso specifico di voci più riflessive diventa apparentemente trascurabile rispetto allo strepitio diffuso.
            Non solo, ma per la scala stessa degli spazi di internet si soffre – paradossalmente – dell’emergere di insularità: una persona è in grado, se vuole, di riempire tutto il proprio tempo o il proprio spazio di attenzione con materiale, amicizie e compagnie di conforto (irraggiungibili o di minoranza nel mondo e negli spazi reali), omogeneità spesso di impedimento per un sano confronto intellettuale. Un menù con migliaia di portate, che permette di saziarsi di soli dolci o fritti, insomma.

            Siamo partiti dello specifico filosofico dell’ateismo, ma lo stesso discorso – su temi a me cari – te lo potrei fare rispetto alla cattiva scienza, o anche alla cattiva divulgazione scientifica.
            Non posso però accollare a Bobbio o Cacciari la colpa di non avere controllato degli spazi che erano francamente incontrollabili con i mezzi e modi plausibili per uomini delle loro generazioni e formazione.
            Semmai penso che possiamo parlare più ragionevolmente di un problema diffuso di educazione: in un’epoca in cui esternare è così facile, bisognerebbe insegnare ad onorare la riflessione che dovrebbe precedere la comunicazione e la dialettica costruttiva che la dovrebbe accompagnare. Stiamo ancora scontando l’anacronismo di modelli che vengono da un’era in cui la possibilità di far sentire la propria voce era una risorsa scarsa. Così non è più e dovremo trovare un nuovo e diverso equlibrio per creare cultura.

            • Ercole ha detto in risposta a Elia

              Quoto entrambi. Elia ha praticamente esplicitato ottimamente quello che dice Aldo, non condividendo la responsabilità degli “atei moderati”. Possiamo dire, mi rivolgo ad Elia, che l’ateismo integralista (modello uaar, per intenderci) faccia male alla cultura atea così come il creazionismo americano faccia male al cristianesimo?

              • Elia ha detto in risposta a Ercole

                Sinceramente conosco quasi per niente l’UAAR. Quel poco che ho letto era talmente eterogeneo che non mi sento di tacciarli tutti di “integralismo” a priori, termine che tra l’altro è assai vago. Devo dire che trovo alcune delle loro figure più esposte mediaticamente irritanti e superficiali.
                Più sostanzialmente i cori da stadio, l’aggressione preventiva, il paternalismo sono sintomi di debolezza di pensiero e riprorevoli nei loro siti e forum come in questo.

                Quanto ai creazionisti americani, non credo facciano poi così male al cristianesimo. Alieni al vero dibattito scientifico ed intellettuale, sconfinano abbastanza nel ridicolo da non lasciare impronte durevoli. L’unico motivo per cui ne stiamo parlando viene dai loro intrecci e pressioni nella politica americana. Da ateo credo che quello che faccia veramente male al cristanesimo (per quello che può a me interessare, ovvero nel suo senso etico e umano) siano veleni più sottili.

                Ma soprattutto non credo esista una “cultura atea”. Esistono atei scientisti, materalisti o mistici, libertari o conservatori. Esiste l’umanesimo secolare, l’oggetivismo ed il naturalismo metafisico. Il non aver fatto un certo preciso atto di fede non è l’altra via di due disponibili, ma apre invece un enorme ventaglio di possibilità.

    • simone ha detto in risposta a Elia

      Ricordo anche che la Chiesa non impone di credere a nessun miracolo. E’ tutto a discrezione del credente. Quello che conta è la fede in Gesù e nella sua continuazione nella storai attraverso la comunità ecclesiale.

      • Davide ha detto in risposta a simone

        Quindi un credente può non credere al miracolo della resurrezione?

        • simone ha detto in risposta a Davide

          Riscrivo: “Quello che conta è la fede in Gesù e nella sua continuazione nella storia attraverso la comunità ecclesiale”. Credere in Gesù signfiica ovviamente accettare la resurrezione di Gesù. I miracoli avvenuti dopo non devono essere il motivo per cui credere perché con la resurrezione di Cristo e il permanere nella storia il credente ha già tutto ciò che gli occorre.

  3. Lucy ha detto

    Mi piace molto il ragionamento che viene fatto nell’articolo. Quando gli attacchi di questi militanti andranno verso le altre religioni ci sarà uno sfracelo. Solo il cristianesimo ha sviluppato un’apologetica coerente che resiste alla grande da ormai due/tre secoli ai continui attacchi. Pensate quante spallate ha ricevuto la chiesa cattolica in trecento anni. Sia dagli amici che dai nemici, eppure oggi è ancora lì, stabile come sempre. Non esistono attacchi all’islam per paura, il buddhismo ha dovuto rivedere tutta la sua filosofia rendendola di fatto una religione atea (ma forse lo è sempre stato). L’ebraismo non esiste quasi più, è ridotto a qualche milione di persone (leggevo anche che alcuni cominciano a sostenere che è inutile aspettare ancora e i cristiani avevano ragione).

    • Davide ha detto in risposta a Lucy

      And the winner iiiiiiiiiiiiiis….

      • Lucy ha detto in risposta a Davide

        Davide, credo che tu ti debba calmare. Non siamo sul sito dell’uaar…qui si ragiona e si accolgono gli altri punti di vista. Se qualcosa ti dà fastidio allora puoi uscire e cercare un sito meno fastidioso. Mi colpisce molto la capacità di dialogo di Elia, perché deve sempre rimanere da solo?

        • Davide ha detto in risposta a Lucy

          Invece ritengo sia il commento appropriato, ricalca il mio pensiero sul post precedente…La capacità di dialogo di Elia è la sua, io usa la mia.

          • Lucy ha detto in risposta a Davide

            E’ un’abitudine che avete voi uaarini di usare i commenti come sfoghi emotivi. Quando siete in branco nessuno vi dice nulla, ma qui sei l’unico che si comporta così. Sei accolto con gentilezza e non c’è bisogno di provocare per risultare credibili e acquisire attenzione.

            • Davide ha detto in risposta a Lucy

              Quando dici uaarini posso sapere a chi ti riferisci visto che non lo sono? Usare il termine uaarini fa parte della tua gentilezza?

              • Lucy ha detto in risposta a Davide

                E’ evidente che tu sia uaarino, o per lo meno sia filo-uaarino. Certo tipo di cyberbullismo è specifico di una categoria di atei. Non hai niente a che fare con l’UAAR? Allora mi scuso. Posso chiederti cosa ne pensi di quest’associazione?

                • Davide ha detto in risposta a Lucy

                  L’uaar è valido per alcune campagne che ha fatto, altre proprio inutili…quindi diciamo che sono “mezzo-filo-uaar”
                  Non ho simpatia per l’uccr, ritengo sia fine a se stessa, se proprio vogliamo spulciare mi permette vedere discussioni divertenti e in questo caso di partecipare…

                  • Ercole ha detto in risposta a Davide

                    Da quanto leggo l’uccr è solo un sito internet frequentato da cattolici e cristiani. Forse non hai simpatia per cristiani e cattolici e finché si riduce a questione di gusti va benissimo.

                  • paolo ha detto in risposta a Davide

                    anche io non ho simpatia x l’uaar…. ma anche a me diverte leggere e talvolta partecipare alle loro discussioni…. ma poichè non sono (gli uaarrini) troppo avvezzi ad un confronto sereno e mal digeriscono la presenza di quelli che loro chiamano troll…. mi hanno gentilmente invitato a rivolgere le mie attenzioni a questo sito (l’uccr)… e lo faccio volentieri perchè qui mi sento a casa…. quanto poi all’argomento della discussione… si dice ad un certo punto: ATEISMO E’ IL PRIMO ALLEATO DEL CRISTIANESIMO…. invece sul sito dell’uaar si sostiene con forza che IL CRISTIANESIMO (e in particolare il Cattolicesimo) E’ IL PRIMO ALLEATO DELL’ATEISMO…. io non credo che sia proprio così… per me l’ateismo giova solo agli atei che essendo chiusi a qualsiasi tipo di dialogo sono costretti ad indire crociate contro i credenti (cfr. sulla presenza del crocifisso nelle aule scolastiche, contro l’ora di religione, contro l’8×1000, lo “sbattezzo” etc etc etc…. sempre e comunque battaglie contro…. il cristiano fa invece le sue “crociate” a favore (della vita, della libertà di culto, del volontariato, dell’amicizia, dell’amore senza riserve, del bene comune etc etc…. concludo con le parole di Paolo VI: “La Chiesa è esperta in umanità”… ed è questo che vogliamo essere… anche vs gli amici “uaarrini”… alla prox

                    • Lucy ha detto in risposta a paolo

                      Grazie Paolo! Benvenuto allora!

                    • Davide ha detto in risposta a paolo

                      Mi piacerebbe che postassi una discussione in cui si ritiene il cristianesimo primo alleato…lo sbattezzo è a tutela di chi affronta una causa civile contro un sacerdote e della coerenza di un un ateo che non vuole essere partecipe della chiesa, l’8 per mille è una tassa obbligatoria e non ci sono campagne contro ma informative sugli effetti di quella imposta, piuttosto chiedete ai giovani di non importunare gli anziani chiedendogli il cud compilato in modo da indirizzare tale imposta alla chiesa cattolica..

          • Francesco Santoni ha detto in risposta a Davide

            Tralasciando il fatto che l’8 per mille non è un in più che viene pagato dal contribuente, ma semplicemente preso dall’irpef che comunque uno già paga, trovo abbastanza sorprendente il tuo lamentarti dell’obbligatorietà della tassa. Da quando in qua esistono tasse non obbligatorie? Se poi per te corretta informazione sui soldi della Chiesa è quella di Curzio Maltese (che la UAAR ovviamente ha accolto con grande soddisfazione) allora sei proprio messo male. Giusto per cominciare, contro Maltese e la sua, diciamo così, inchiesta segnalo questo: http://www.avvenireonline.it/shared/laveraquestua/la%20vera%20questua.pdf poi questa sera quando torno a casa segnalerò anche altro materiale che avevo già trovato in passato.

            • Davide ha detto in risposta a Francesco Santoni

              Il 5 per mille non è obbligatorio, chi vuole decide di indirizzare il 5 per mille delle sue imposte alla ricerca scientifica, l’8 per mille riguarda le imposte di tutti i cittadini e il totale viene ripartito sulla percentuale dei votanti e non ci si può sottrarre, non sono imposte ma ripartizioni, il 5 per mille si può evitare se si vuole, l’8 per mille no…
              La campagna uaar si chiama occhio per mille…

              • Francesco Santoni ha detto in risposta a Davide

                Non ci siamo capiti. Il 5 per mille non è obbligatorio destinarlo. Ma lo paghi lo stesso, non ti fanno “lo sconto” se non lo destini. Le tasse sono tutte obbligatorie. La differenza tra 5 e 8 per mille sta solo nel fatto che il secondo viene comunque destinato a chi ha stipulato un concordato con lo Stato, ripartendo l’intero gettito in base alle percentuali delle firme messe. Mentre il 5 per mille non destinato se lo tiene lo stato e ci fa quello che vuole.

            • Francesco Santoni ha detto in risposta a Francesco Santoni

              Ecco una chiara e sintetica spiegazione (con tutti i riferimenti legislativi) del perché, giustamente, la Chiesa non paghi l’ICI su molte sue proprietà, che fa capire anche perché se si volesse costringere la Chiesa a pagarla, allora anche molti altri soggetti dovrebbero rinunciare a tale esenzione: http://www.olir.it/ricerca/getdocumentopdf.php?lang=ita&Form_object_id=4893

              Questo invece per dimostrare che la legislazione italiana, contrariamente a quanto sostenuto dalla UAAR, non costituisce un eccezione nel mondo: http://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-concordati-col-vaticanoin-europa–la-norma-1323.htm
              In particolare la UAAR dimentica che molti degli stati che loro considerano d’esempio, hanno ancora una religione di stato, ed ovviamente la finanziano eccome.

              • Francesco Santoni ha detto in risposta a Francesco Santoni

                Non mi servono le insulse campagne UAAR. Sono perfettamente in grado di informarmi e studiarmi il quadro legislativo da solo.

                • Fabrizio ha detto in risposta a Francesco Santoni

                  La campagna dell’Uaar è secondo me meritoria; non so quanti sappiano che se non si sceglie esplicitamente a chi destinare l’8×1000 questo non va allo Stato, bensì viene “spartito” secondo le preferenze espresse. Questo fa sì che la Chiesa Cattolica riceva l’88 % dei contributi a fronte di un 36 % di preferenze.
                  (si guardi ad esempio http://www.governo.it/Presidenza/USRI/confessioni/doc_ripartizioni_2002_2007/distribuzione_2007.pdf)

                  • Francesco Santoni ha detto in risposta a Fabrizio

                    Lo sanno tutti quelli che decidono di informarsi in merito, con o senza UAAR. Secondariamente riporto queste considerazione di Folena contenute nel libro che ho linkato sopra:

                    Chi firma e chi no

                    L’otto per mille stesso – fa intendere Maltese – è ancora, in larga parte, un oggetto sconosciuto. Gli italiani firmano in massa per la Chiesa cattolica? Occorre sminuire il risultato. Ad esempio scrivendo così (dall’inchiesta): “Il 60 per cento dei contribuenti lascia in bianco la voce “otto per mille” ma grazie al 35 per cento che indica “Chiesa cattolica” (…) la Cei si accaparra quasi il 90 per cento del totale”. Nel libro si preferisce puntare il dito su una presunta mancanza d’informazione circa il fatto che tutto l’otto per mille del gettito complessivo Irpef viene assegnato, a prescindere dal numero di partecipanti all’assegnazione. In ogni caso il 35 per cento – nel libro corretto a 40 – una minoranza dunque… Intanto, a partecipare con la firma sono 16 milioni di italiani: in assoluto, non pochi. Se poi consideriamo chi presenta il 730 o l’Unico, i firmatari sono il 61,3 per cento, una percentuale superiore a quella di molte consultazioni assimilabili a questa. Ad abbassare la percentuale sono i 13 milioni di italiani che non sono obbligati a presentare la dichiarazione, chi ad esempio ha il solo Cud. Costoro – nella grande maggioranza anziani, spesso soli – sono costretti a operazioni complicate e scoraggianti: qui infatti la percentuale di firme si riduce all’1 per cento. Sulla configurazione sociologica degli anziani tuttavia ci sono studi a non finire. Perché non fare anche qui una proiezione ponderata? Ma naturalmente queste informazioni, importanti, nel libro sono omesse. Il caso più clamoroso di mancata partecipazione è quello di quei lavoratori saltuari (ad esempio i ragazzi che fanno i camerieri nei week end, ecc.) ai quali non giunge neanche il Cud, e quindi si trovano nell’assoluta impossibilità di firmare.

                    Nessuna garanzia per la Chiesa italiana

                    Magari tutti firmassero e firmare fosse per tutti agevole. Un’indagine del 2006 sul consenso degli italiani all’operato della Chiesa parla di un giudizio molto o abbastanza positivo da parte del 70 per cento della popolazione; nel 2001 era del 60. È un secondo indizio della stima di cui gode la Chiesa, per Maltese “non eletta dal popolo e non sottoposta a vincoli democratici”. Ma non è esattamente così. L’otto per mille non dà alcuna garanzia alla Chiesa, che ogni anno si sottopone al giudizio (democratico) dei cittadini, che possono darle la firma o rifiutargliela. Le garanzie, se così vogliamo chiamarle, c’erano semmai prima del Concordato del 1984, quando ancora i preti privi di altri redditi ricevevano dallo Stato il cosiddetto “assegno di congrua”. Garanzie a cui la Chiesa ha rinunciato, in accordo con lo Stato, rimettendosi alla volontà degli italiani. L’otto per mille è una forma di democrazia diretta applicata al sistema fiscale, che qualche nazione ha copiato e mezza Europa ci invidia.

                • Francesco Santoni ha detto in risposta a Francesco Santoni

                  Inoltre non dimentichiamo che i finanziamenti dello Stato alla Chiesa nascono a suo tempo per rimediare ai disastri provocati dalle vergognose leggi sull’eversione dell’asse ecclesiastico (1866-67).

                  • Davide ha detto in risposta a Francesco Santoni

                    Direi che si è ripresa alla grande.

                    • Davide ha detto in risposta a Davide

                      Ripetiamo che la campagna uaar mira all’informazione dei cittadini.

                    • Francesco Santoni ha detto in risposta a Davide

                      Direi che se vogliamo sospendergli i finanziamenti dovremmo garantirle la possibilità di mantenersi da sola come faceva prima: restituiamo Lazio, Umbria e Marche?

                    • Francesco Santoni ha detto in risposta a Davide

                      Ripetiamo che la UAAR informa riportando solo i dati che le fanno comodo, tacendone surrettiziamente molti altri.

                    • Ercole ha detto in risposta a Francesco Santoni

                      L’uaar mira a combattere la chiesa come tutte le sette anticristiane del mondo. L’informazione dei cittadini non gli interessa affatto altrimenti dovrebbero dire che loro si considerano una “confessione religiosa” (come scrivono sui documenti ufficiali nascosti)

                    • Davide ha detto in risposta a Davide

                      Ercole se c’era un pò di dialogo, magari non amichevole, perchè postare un commento cosi?
                      Pace e bene signori ci risentiamo

                    • Ercole ha detto in risposta a Davide

                      Cosa fai ora l’uaarino offeso? Torna pure ad insultare la chiesa, i cristiani e il Papa sul sito della setta allora! Ma pensa un pò questo qui….

                    • Michele Santambrogio ha detto in risposta a Ercole

                      Davide la tua reazione è assurda. Se l’UAAR non fosse una chiesa non ti saresti offeso. Inutile dire che concordo pienamente con Ercole…è ipocrita offendersi quando nei commenti presenti sul sito dell’uaar si trovano i peggiori i insulti che una persona possa mai vomitare. Dal compiacersi per le morti dei cristiani all’omosessualità di Ratzinger e alla pedofilia di tutto il mondo cattolico. Siete vergognosi e in più vi offendete se si dice che l’uaar mira a combattere la chiesa come tutte le sette della storia. Ma vai a farti benedire va, ipocrita!!

                    • Lucy ha detto in risposta a Michele Santambrogio

                      8×1000 calci nel c. vi darei, altro che offenderti!

                    • Ercole ha detto in risposta a Lucy

                      A proposito…ecco qui dove l’uaar si definisce “confessione religiosa”: https://www.uccronline.it/2010/04/25/l8xmille-occhio-alla-confessione-religiosa-uaar/

                    • Ercole ha detto in risposta a Ercole

                      Forse sta cercando anche lei l’8×1000?

                  • Ercole ha detto in risposta a Francesco Santoni

                    Grazie Francesco! Non conoscevo questi documenti e mi impegno a diffonderli

                    • Davide ha detto in risposta a Ercole

                      Veramente non mi sono offeso, se per partecipare alla discussione Ercole si sente di dover postare il suo messaggio posso benissimo evitare di continuare.

                      Ripeto ancora che non sono iscritto all’uaar ma sono a favore di alcune sue campagne.

                      Non ho insulato la chiesa i cristiani o il papa.

                      Lucy io vivo a Verona…quando vuoi prendermi a calci fammi sapere…

                    • Ercole ha detto in risposta a Davide

                      Ma da quando decidi tu se io posso o non posso partecipare alla discussione o lasciare i messaggi? Forse che gli atei di Verona sono un pò troppo presuntuosi? A me sembra tanto che hai trovato il pretesto giusto per abbandorare la discussione senza concedere di essere rimasto senza argomenti invece.

    • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Lucy

      Ricordiamoci che il vero ebraismo non si è mai considerato una religione universalistica perchè è ebreo chi nasce da madre ebrea. Lasciamo perdere i convertiti all’ebraismo quelle sono sette cresciute negli USA che non c’entrano nulla con l’ebraismo.

      • Francesco Santoni ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

        Non ho un’adeguata conoscenza dell’ebraismo attuale, ma tenete però conto che Rodney Stark, nel suo “Le città di Dio”, spiega che a suo tempo anche l’ebraismo era una religione missionaria che mirava alla conversione dei pagani. Tuttavia il Cristianesimo presentava un messaggio più “laico” che poteva essere accolto da tutti, senza abbandonare la propria cultura; mentre una conversione sincera all’ebraismo richiedeva l’adesione totale ad una tradizione che apparteneva ad un solo popolo, quindi i convertiti erano pochi.

      • Enrico da Bergamo ha detto in risposta a Enrico da Bergamo

        L’ebraismo attuale si divide in varie correnti, l’ebraismo ortodosso ritiene ebreo chi nasce da madre ebrea.

    • Fabrizio ha detto in risposta a Lucy

      In realtà il mondo islamico è interessato, e lo stesso Dawkins ne parla.
      http://www.apostatesofislam.com/

  4. Gabrio ha detto

    Pure Gesù lo aveva detto agli apostoli “se aveste fede come un granello di senapa, spostereste le montagne” (citazione non letterale). Questo significa che anche i cristiani sono sospinti a volte a lasciare l’ottica di Dio e invece a spingersi verso il materiale; sembra quasi che momenti di “ateismo” li abbiamo tutti, come cristiani, vedi le grandi crisi spirituali di madre Teresa o San Francesco: è umano d’altronde. ma se rimaniamo nell’ottica dell’umano, gli interrogativi più importanti non trovano risposta se non col cuore. E’ proprio col cuore che si trova Dio. la ragione ci aiuta invece a cercarlo.

  5. Fabrizio ha detto

    Riguardo la prima parte dell’articolo, ne “L’illusione di Dio” Dawkins non fa quel ragionamento, dice proprio il contrario, cioè che il principio di autorità non conta, e non importa quanti scienziati possano credere o meno in Dio, potrebbero benissimo sbagliarsi, gli uni e gli altri.

    • Massimo Ponzoni ha detto in risposta a Fabrizio

      E’ un peccato che tu non legga Dawkins, Fabrizio. Ci si trova sempre qualcosa di interessante: «Nel XX secolo grandi scienziati che si professano religiosi diventano difficili da trovare, ma non rarissimi. Ho idea che la maggior parte dei contemporanei siano religiosi solo nel senso einsteiniano […] Ma, come quelli britannici, gli scienziati religiosi americani brillano per la loro rarità e sono guardati con divertito stupore dal resto della comunità accademica» (Dawkins, L’illusione di Dio, Mondadori 2007, pag. 72). Non dice mai che gli scienziati sono tutti atei, ma dice che non c’è ne sono di religiosi e infatti cita tutte le statistiche che può.

      • Massimo Ponzoni ha detto in risposta a Massimo Ponzoni

        Comunque il suo socio italiano, Pierpippa Odifreddi, lo ha detto chiaramente in più di un’intervista: gli scienziati oggi -secondo lui- sono tutti atei: http://espresso.repubblica.it/dettaglio/cardinale-parli-con-noi-atei/2144646/9

        • paolo ha detto in risposta a Massimo Ponzoni

          Avrei potuto rimandarvi al sito….. ma così è più bello… la lista è vita… mi piace l’epiteto “Pierpippa Odifreddi”! EX SEMINARISTA CHE CE L’HA CON LA CHIESA…

          Pitagora (575 a.C. – 495 a.C. circa, Matematico e Filosofo orifista)
          Uno dei primi matematici conosciuti, famoso per il suo teorema. A lui si deve anche la scoperta dell’armonia determinata dal rapporto tra i numeri e gli accordi musicali. Professando la metempsicosi, nel suo pensiero e dottrina vi è di sicuro un aspetto mistico-religioso (vedi qui e qui).
          Claudio Tolomeo (100–175, Astrologo, Astronomo e Geografo cristiano)
          Considerato uno dei padri della geografia, fu autore di importanti opere scientifiche, la principale delle quali è il trattato astronomico noto come Almagesto che fu una delle opere più influenti dell’antichità. Formulò un modello geocentrico del sistema solare che rimase riferimento per tutto il mondo occidentale e arabo fino all’eliocentrismo di Copernico. L’opera “Geografia” contiene un’esposizione delle basi teoriche della geografia matematica e le coordinate di 8000 diverse località. Credente e gnostico cristiano (vedi qui)
          Ildegarda di Bingen (1098–1179, Naturalista, Scrittrice, Musicista, Cosmologa, Linguista e Religiosa cattolica)
          E’ considerata la prima naturalista della storia per i suoi completi ed esaustivi studi di botanica, includenti l’uso curativo delle erbe. Credente e religiosa cattolica.
          Roberto Grossatesta (1175–1253, Scienziato, Statista, Teologo e Religioso cattolico)
          Giudicato come il vero fondatore della tradizione del pensiero scientifico nella Oxford medioevale, per aver delineato l’intelaiatura del corretto metodo scientifico e per l’idea della subordinazione delle scienze, e della tradizione intellettuale della moderna Inghilterra. Credente e vescovo cattolico.
          Nicola d’Oresme (1323–1382, Matematico, Fisico, Astronomo, Economista, Filosofo, Psicologo, Musicologo e religioso cattolico)
          Fu uno dei più famosi e influenti pensatori del XIV secolo e uno dei principali fondatori e divulgatori delle scienze moderne. Credente e vescovo cattolico.
          Leonardo da Vinci (1452–1519, Artista, Scienziato e Pittore cristiano)
          Egli è ampiamente considerato uno dei più grandi artisti di tutti i tempi e forse la persona più talentuosa che abbia mai vissuto. La portata e la profondità dei suoi interessi sono stati senza precedenti. Ha vissuto da agnostico per tutta la vita, ironizzando sulla Chiesa cattolica ma raffigurando miriadi di opere religiose. Si convertì al cristianesimo negli ultimi anni (vedi qui e qui)
          Niccolò Copernico (1473-1543, Astronomo e Religioso cattolico)
          Rivoluzionò l’astronomia col modello eliocentrico e prese gli ordini minori della Chiesa Cattolica.
          Amerigo Vespucci (1454–1512, Navigatore, Esploratore e Religioso cattolico)
          Fu tra i primi e più importanti esploratori del Nuovo Mondo, tanto da lasciare il suo nome al continente. Inventò il metodo di calcolo longitudinale con la distanza lunare. Credente, fu terziario francescano.
          Cristoforo Clavio (1538–1612, Matematico e Astronomo)
          Noto soprattutto per il suo contributo alla definizione del calendario gregoriano. All’inizio del XVII secolo è uno dei più autorevoli astronomi e Galileo gli fa visita per discutere con lui le osservazioni eseguite con il telescopio. E’ a lui dedicato uno dei maggiori crateri lunari. Credente e religioso cattolico.
          Ambroise Paré (1509–1590, Medico e Chirurgo)
          Considerato il padre della chirurgia moderna. Credente, cristiano protestante.
          Tycho Brahe (1546–1601, Astronomo)
          Maestro di Keplero, fu la sua grande autorità che favorì l’abbandono del sistema Tolemaico. Sue osservazioni sulle comete permisero di sfatare l’ipotesi delle sfere celesti solide e raggiunsero un’accuratezza impareggiabile per i suoi tempi. Credente, riteneva che la sapienza legislativa di Dio operasse in modo libero sui movimenti celesti.
          Giovanni Nepero (1550–1617, Matematico, Astronomo e Fisico)
          Celebre per l’invenzione del logaritmo naturale, dei bastoncini (o ossi) di Nepero e anche per aver sostenuto l’uso delle frazioni decimali e del punto come separatore decimale. Credente di credo protestante.
          Matteo Ricci (1552–1610, Matematico e Cartografo)
          E’ riconosciuto come uno dei più grandi missionari della Cina. Ricevette il titolo onorifico di Studioso confuciano del grande Occidente da parte dei cinesi. Introdusse presso i cinesi la scienza occidentale e il pensiero greco. Tradusse in cinese il Manuale di Epitteto, e gli Elementi di Euclide. Realizzò un atlante mondiale in cinese, e introdusse in Europa molti aspetti della civiltà cinese. Credente missionario e religioso cattolico.
          Xu Guangqi (1562–1633, Burocrate, Scienziato dell’agricoltura, Astronomo e Matematico)
          Introdusse i suoi connazionali cinesi a nuovi concetti di matematica e di logica, è stato nominato dall’imperatore cinese come il leader della riforma cinese. Autore di uno dei primi trattati globali in materia di agricoltura riforma il calendario cinese. Credente e cattolico.
          Galileo Galilei (1564-1642, Fisico, Astronomo e Matematico)
          Il padre della scienza moderna, rivoluzionò l’astronomia, perfezionò il telescopio e introdusse il metodo scientifico. Sia prima che dopo le accuse errate della Chiesa si dimostrò sincero Credente e Cattolico. (vedi qui)
          Giovanni Keplero (1571-1630, Astronomo e Matematico cristiano luterano)
          Uno dei più grandi astronomi di tutti i tempi, rivelò le leggi che regolano il movimento dei pianeti e che sono chiamate, appunto, leggi di Keplero. Credente e devoto cristiano luterano. Qui alcune citazioni.
          Benedetto Castelli (1577–1644, Matematico, Fisico e Monaco)
          Fu tra i primi a divulgare le scoperte astronomiche esposte da Galilei, matematico insigne, è considerato il fondatore dell’idraulica.
          Giulio Alenio (1582–1649, Astronomo, Letterato, Geografo e Matematico)
          Diffuse nel mondo cinese conoscenze astronomiche e matematiche occidentali. È autore di un mappamondo, mappa completa di tutte le Nazioni. Dai cinesi è conosciuto come il Confucio dell’Occidente. Credente, missionario e religioso cattolico.
          Cartesio (1596–1650, Filosofo e Matematico)
          E’ritenuto fondatore della filosofia moderna e padre della matematica moderna e uno dei più grandi e influenti pensatori nella storia dell’umanità. Estese la concezione razionalistica della cnoscenza a ogni aspetto del sapere, dando vita a quello che oggi è conosciuto con il nome di razionalismo continentale. Credente e tutta la tradizione storiografica porta a giudicarlo come cattolico (vedi qui)
          Giovan Battista Odierna (1597–1660, Architetto, Astronomo e Religioso)
          Tra i più importanti astronomi dell’epoca. Fece la prima catalogazione sistematica degli oggetti celesti non stellari e scoprì l’ammasso M47 nel 1654. Progettò e realizzò la città di Palma di Montechiaro. Gli è stato dedicato l’asteroide 1990 SE5. Credente e religioso cattolico.
          Blaise Pascal (1623–1662, Matematico, Fisico, Filosofo e Teologo)
          Contribuì in modo significativo alla costruzione di calcolatori meccanici e allo studio dei fluidi. Ha chiarito i concetti di pressione e di vuoto e scrisse importanti testi sul metodo scientifico. Lavorò sulla teoria delle probabilità influenzando fortemente le moderne teorie economiche e le scienze sociali. Nel 1654 si dedicò alle riflessioni religiose e filosofiche. Famosi sono i suoi teoremi. Credente e inizialmente cattolico, abbracciò il cristianesimo giansenista (vedi qui), vedi qui alcune citazioni.
          Robert Boyle (1627–1691, Chimico e Fisico)
          Boyle contribuì in maniera decisiva allo sviluppo della scienza e scrisse il primo libro di chimica. È rimasta famosa la sua legge sui gas, scoprì i rapporti tra aria, combustione e respirazione e studiò l’effetto dell’aria sulla propagazione del suono. Credente e cristiano anglicano (vedi qui).
          Christiaan Huygens (1629–1695, Matematico, Astronomo e Fisico protestante)
          Fra i protagonisti della rivoluzione scientifica. Fu il primo membro onorario straniero della Royal Societ, con un telescopio di propria fabbricazione scoprì la luna di Saturno e di Titano, sservò la Nebulosa di Orione, migliorò notevolmente gli strumenti astronomici, scrisse il primo libro sulla teoria delle probabilità ed è considerato uno dei fondatori della disciplina del calcolo delle probabilità. Gli è stato dedicato un asteroide, 2801 Huygens, un cratere su Marte e un monte sulla Luna. Credente e cristiano protestante (vedi WikiEnglish).
          Niccolò Stenone (1638–1686, Geologo, Anatomista e Religioso)
          E’ considerato per i suoi studi il padre della geologia, della stratigrafia e della cristallografia, studiò approfonditamente il cuore e lo individuò per la prima volta come un muscolo, scoprì la funzione delle ovaie e delle tube uterine. Originariamente luterano, si convertì al cattolicesimo e fu ordinato vescovo.
          Isaac Newton (1643-1727, Matematico e Fisico deista)
          E’ considerato una delle più grandi menti di tutti i tempi, descrisse la legge di gravitazione universale e, attraverso le sue leggi del moto, creò i fondamenti per la meccanica classica. Deista, credeva in un Dio creatore immobile e trascendente dell’universo. Considerava Dio come un demiurgo, un “orologiaio” dell’Universo, essere impalpabile che lo aveva messo in moto. Vedeva come prova dell’esistenza di questo Essere la complessità dei moti planetari (vedi qui alcune citazioni)
          Gottfried Leibnitz (1646–1716, Filosofo, Matematico, Scienziato e Storico)
          A lui si deve il termine “funzione”, costruì la prima calcolatrice meccanica in grado di moltiplicare e dividere, viene generalmente accreditato come uno dei maggiori contribuenti allo sviluppo del calcolo infinitesimale moderno, e integrale. Introdusse il sistema numerico binario la metafisica è basato sulla Monadologia, che introduce le Monadi come “forme sostanziali dell’essere”. Le Monadi sono delle specie di atomi spirituali, eterne, non scomponibili, individuali, seguono delle leggi proprie, non interagiscono, ma ognuna di esse riflette l’intero universo in un’armonia prestabilita. Dio e l’uomo sono anche monade: le monadi differiscono tra loro per la diversa quantità di coscienza che ogni monade ha di sé e di Dio al suo interno.
          Giovanni Girolamo Saccheri (1667–1733, Matematico).
          È considerato il padre delle geometrie non euclidee. Credente, Cattolico e padre Gesuita.
          Johann Bernoulli (1667-1748, Matematico)
          Considerato l’inventore del calcolo delle variazioni e del calcolo esponenziale. Contribuì alla geometria differenziale e fu maestro di Eulero. Credente, cristiano calvinista (vedi qui)
          Daniel Bernoulli (1700–1782, Matematico)
          Uno dei più importanti matematici della famiglia Bernoulli. E’ ricordato in particolar modo per le applicazioni della matematica alla meccanica, specialmente la fluidodinamica, e per il suo pionieristico lavoro sulla probabilità e la statistica. I lavori di Bernoulli sono ancora oggi studiati in molte ambienti scientifici in ogni parte del mondo. Credente e cristiano calvinista (vedi qui).
          Eulero (1707–1783, Matematico e Fisico protestante)
          È considerato il più importante matematico dell’Illuminismo. Ha fornito contributi storicamente cruciali in svariate aree: analisi infinitesimale, funzioni speciali, meccanica razionale, meccanica celeste, teoria dei numeri, teoria dei grafi. Eulero è stato senz’altro il più grande fornitore di “denominazioni matematiche” e di oggetti matematici. Diede importanti contributi anche alla fisica e in particolare alla meccanica classica e celeste. Inoltre determinò le orbite di molte comete. Buona parte della simbologia matematica tutt’ora in uso venne introdotta da Eulero. Diffuse l’uso della lettera π per indicare pi greco. Credente cristiano protestante, si dice che tutte le sere riu­niva la numerosa famiglia e leg­geva un capitolo della Bibbia (vedi qui).
          Giuseppe Boscovich (1711-1787, Astronomo, Fisico, Matemtaico, Filosofo e Religioso cattolico )
          Fondatore dell’osservatorio astronomico di Brera, fu il primo a fornire una procedura per il calcolo dell’orbita di un pianeta e diede anche una procedura per determinare l’equatore di un pianeta. Inoltre formulò quella che oggi è chiamata ipotesi di Boscovich che è alla base della definizione fisica di corpo rigido. Credente, Cattolico e padre Gesuita.
          Giovanni Battista Beccaria (1716–1781, Fiisico, Astronomo e Religioso)
          Il principale fautore del rinnovamento scientifico dell’Ateneo torinese nel XVIII Secolo e uno dei più grandi studiosi dell’elettrologia. Classificò inoltre i corpi in base alle loro proprietà elettriche, e le scariche elettriche. Inventò il parafulmine e ricavò il valore della circonferenza terrestre. Credente e religioso cattolico.
          Maria Gaetana Agnesi (1718–1799, Matematica e Benefattrice)
          Importante matematica, il risultato più prestigioso fu il volume “Instituzioni analitiche ad uso della gioventù italiana”, che fu considerato come la migliore introduzione ai lavori di Eulero. Le è stato dedicato un cratere di 42 km su Venere. Si ritirò dalla vita pubblica per dedicarsi completamente ai poveri. Credente e devota cattolica.
          Giuseppe Toaldo (1719–1797, Astronomo e Meteorologo)
          Membro della Royal Society e di numerose accademie europee, pose le fondamenta della meteorologia come scienza autonoma. Studiò con particolare interesse l’elettricità atmosferica sviluppando l’installazione dei parafulmini. Gli è stato dedicato un asteroide. Credente e religioso cattolico.
          Lazzaro Spallanzani (1729–1799, Biologo e Religioso cattolico)
          Considerato il “padre scientifico” della fecondazione artificiale e uno dei padri della biologia moderna. Fondamentali furono anche le sue ricerche sulla gastroenterologia. Gli è stato dedicato un cratere sul pianeta Marte. Credente e gesuita cattolico.
          Joseph-Louis Lagrange (1736–1813, Matematico e Astronomo cattolico)
          Unanimemente considerato uno tra i maggiori e più influenti matematici del XVIII secolo. La sua più importante opera è il testo Mécanique analytique. In campo matematico è ricordato per le sue attività in teoria dei numeri, lo sviluppo del calcolo delle variazioni, i fondamenti della meccanica razionale, per i risultati nel campo delle equazioni differenziali e per essere stato uno dei pionieri della teoria dei gruppi. Nel settore della astronomia condusse ricerche sui calcoli della librazione lunare e al moto dei pianeti. Credente e cattolico (vedi anche qui e qui).
          Luigi Galvani (1737–1798, Fisiologo, Fisico e Anatomista)
          È ricordato oggi come lo scopritore dell’elettricità biologica e per diverse applicazioni dell’elettricità come la cella elettrochimica, il galvanometro e la galvanizzazione. Gli è stato dedicato un cratere lunare e un asteroide. Credente e cattolico era devoto terziario francescano.
          William Herschel (1738–1822, Astronomo, Fisico e Musicista protestante)
          Grande astronomo tedesco, scoprì il pianeta Urano, riuscì a descrivere la struttura tridimensionale della Via Latte e scoprì i raggi infrarossi. Credente e cristiano protestante (vedi qui e qui).
          Antoine Lavoisier (1743–1794, Chimico cattolico)
          Considerato il padre della chimica moderna. Enunciò la prima versione della legge di conservazione della massa, riconobbe e battezzò l’ossigeno e aiutò a riformare la nomenclatura chimica. Credente e cattolico.
          Thomas Jefferson (1743–1826, Filosofo, Politico, Scienziato e Architetto anglicano)
          È stato il terzo presidente degli Stati Uniti d’America ed è inoltre considerato uno dei padri fondatori della nazione. Intellettuale di grande spessore, fondò l’Università della Virginia. E’ ritenuto uno dei pionieri della archeologia statunitense, fu inoltre un appassionato biologo e inventore. Oltre al poligrafo, inventò un cifrario, noto come il Rullo di Jefferson. E’ anche ritenuto il padre fondatore dell’architettura americana. Credente e devoto cristiano anglicano.
          Alessandro Volta (1745–1827, Fisico e Inventore cattolico)
          È conosciuto soprattutto per l’invenzione della pila elettrica e l’unità di misura del potenziale elettrico venne chiamata “volt” in suo onore. Credente e cattolico frequentava la Santa Messa e recitava il rosario quotidianamente, insegnava la dottrina cattolica ai ragazzi (vedi qui).
          Giuseppe Piazzi (1746–1826, Astronomo e Religioso cattolico)
          Direttore Generale degli Osservatori di Napoli e Palermo. Scopritore dell’asteroide Ceres. Oltre a innumerevoli dediche, recentemente gli è stato dedicato un nuovo osservatorio astronomico in Valtellina. Credente e religioso cattolico.
          Giuseppe Calandrelli (1749–1827, Astronomo, Matematico e Religioso cattolico )
          Direttore dell’Accademia di Fisica e fondatore a Roma della scuola di astronomia. Perfezionò il settore zenitale di nove piedi e determinò con grande precisione la latitudine della specola. Gli è stato dedicato un asteroide. Credente e religioso cattolico.
          André-Marie Ampère (1775–1836, Fisico cattolico)
          Viene generalmente accreditato come uno dei principali scopritori dell’elettromagnetismo. L’unità di misura della corrente elettrica, l’ampere, porta il suo nome. Credente e cattolico, difese più volte il suo credo (vedi qui).
          Carl Friedrich Gauss (1777–1855, Matematico, Astronomo e Fisico luterano)
          Definito il più grande matematico della modernità e il “principe della matematica”, è ricordato tra i più importanti matematici della storia, avendo contribuito in modo decisivo all’analisi matematica, alla teoria dei numeri, al calcolo numerico, alla geometria differenziale, alla geodesia, al magnetismo e all’ottica. Profondamente religioso, credente e cristiano.
          Giovanni Inghirami (1779–1851, Astronomo e Religioso cattolico)
          Noto astronomo italiano, ottenne molti elogi nella costruzione di una sezione di un completo atlante astronomico commissionato dall’Accademia delle Scienze di Berlino. A lui è stata nominata una valle sulla Luna ed un cratere, il cratere Inghirami. Credente e religioso cattolico.
          Augustin-Louis Cauchy (1789–1857, Matematico e Ingegnere cattolico)
          Considerato tra i padri dell’analisi matematica per la formulazione e dimostrazione rigorosa dei teoremi dell’ analisi infinitesimale, della teoria delle funzioni di variabile complessa e della teoria delle equazioni differenziali. Credente e cattolico (vedi qui)
          Michael Faraday (1791–1867, Chimico e Fisico cristiano protestante)
          Ha contribuito ai campi dell’elettromagnetismo e dell’elettrochimica. Tra le sue invenzioni si conta anche il becco di Bunsen. Famose le leggi di Faraday dell’elettrochimica e l’effetto Faraday. Infine sono a lui dedicati la misura della capacità, il farad, e un cratere sulla Luna. Credente e protestante, alternava il lavoro scientifico con la predicazione del vangelo sulle strade inglesi (vedi qui).
          Francesco de Vico (1805–1848, Astronomo e Religioso cattolico)
          Direttore dell’Osservatorio del Collegio Romano, è stato il più prolifico scopritore di comete italiano fino al 2008. Fu il primo ad osservare le divisioni degli anelli di Saturno e determinò con precisione il periodo di rotazione di Venere. Credente e gesuita cattolico.
          Antoine Thomson d’Abbadie (1810–1897, Esploratore, Geografo, Numismatico e Astronomo cattolico)
          Famoso per i suoi viaggi in Etiopia svelando al mondo moltissime informazioni sulla sua geografia, sulle monete e sulle antiche iscrizioni. Compilò diversi vocabolari e anticipò la teoria del magnetismo grazie alle sue osservazioni nei numerosi viaggi. Ricevette la medaglia d’oro della Società di Geografia e fu fatto Cavaliere della Legion d’Onore e membro della Accademia di scienze francese. Credente e devoto cattolico, vedi qui.
          Urbain Le Verrier (1811–1877, Matematico e Astronomo cattolico)
          Specializzato nella meccanica celeste, è famoso per il suo contributo alla scoperta di Nettuno. Interpretò anche l’orbita di Mercurio Il suo nome compare nella lista dei 72 nomi di scienziati, ingegneri e altre personalità incisi sulla Torre Eiffel. Credente e cattolico (vedi qui).
          James Joseph Sylvester (1814–1897, Matematico ebreo)
          Molto noto per i suoi risultati nell’algebra e nella matematica discreta. Diede contributi fondamentali alla teoria delle matrici, degli invarianti, dei numeri, della divisibilità e al calcolo combinatorio. Partecipò alla creazione del primo giornale matematico in America. Da lui prendono nome il cratere lunare Sylvester e l’asteroide 13658 Sylvester. Credente di fede ebraica, venne anche perseguitato a causa della sua fede.
          Karl Weierstrass (1815–1897, Matematico vicino al cattolicesimo)
          Definito “padre dell’analisi moderna”. Prestigioso accademico, il suo nome è legato al Teorema di Weierstrass, al Teorema di Bolzano-Weierstrass e al criterio di Weierstrass per la convergenza uniforme delle serie. Credente, crebbe ed insegnò in ambienti cattolici.
          Angelo Secchi (1818-1878, Astronomo)
          Fondatore della spettroscopia astronomica. Fu direttore dell’Osservatorio Vaticano e si occupò per primo di classificare le stelle in classi spettrali fondando così l’astrofisica. Credente e gesuita cattolico (vedi qui).
          Jean Bernard Foucault (1819–1868, Fisico cristiano)
          Conosciuto per l’invenzione del Pendolo di Foucault, un’attrezzatura che serve a dimostrare la rotazione della Terra. Misurò la velocità della luce ed inventò il giroscopio. Il cratere Foucault sulla luna è dedicato a lui. Si convertì al cristianesimo.
          Eugenio Barsanti (1821–1864, Ingegnere, Inventore e Religioso cattolico)
          Famoso in tutto il mondo per essere stato l’ideatore del primo motore a scoppio funzionante. Credente e religioso cattolico.
          Gregor Johann Mendel (1822–1884, Biologo e Religioso cattolico)
          Considerato il padre della moderna genetica grazie al fenomeno da lui scoperto dell’ereditarietà. Credente e religioso cattolico.
          Louis Pasteur (1822–1895, Chimico e Biologo cattolico)
          E’universalmente considerato il fondatore della moderna microbiologia. Ha inoltre operato nel campo della chimica, e di lui si ricorda la teoria sull’enantiomeria dei cristalli. Credente e cattolico.
          Lorenzo Respighi (1824–1889, Astronomo cattolico)
          Direttore dell’Osservatorio astronomico di Bologna e dell’Osservatorio astronomico del Campidoglio, contribuì alle conoscenze sulla scintillazione, sugli spettri delle stelle, sull’aberrazione e sui moti propri delle stelle fisse e diede notevole contributo alla fisica solare. Compilò anche un catalogo delle declinazioni di 2534 stelle. Credente e cattolico (vedi qui una biografia nell’Enciclopedia Cattolica)
          Antonio Stoppani (1824–1891, Geologo, Paleontologo e Religioso cattolico)
          E’ unanimemente riconosciuto come il fondatore della Geologia e della Paleontologia italiane, sia per la rilevanza dei suoi studi che per l’impegno profuso nella didattica e divulgazione scientifica. Fu uno dei fondatori del Museo Civico di Scienze e filosofia Naturali di Milano, del quale fu poi direttore e primo presidente della sezione milanese del Club Alpino Italiano. Intraprese la divulgazione delle sue ricerche con l’edizione a spese proprie dei suoi lavori. Credente e sacerdote cattolico dei rosminiani.
          William Thomson Kelvin (1824–1907, Fisico e Ingegnere cristiano presbiteriano)
          E’ il fondatore della termodinamica moderna. Conosciuto anche per aver sviluppato la scala Kelvin, che misura la temperatura assoluta e per i suoi studi nell’analisi matematica dell’elettricità e della termodinamica che contribuirono ampiamente alla nascita della fisica moderna. Inventò il telegrafo elettrico. Credente e devoto cristiano, vedeva la sua fede come un sostegno per il suo lavoro scientifico (vedi qui)
          Francesco Faà di Bruno (1825–1888, Ufficiale, Matematico e Religioso cattolico)
          Venne premiato Dottore della Scienza dalle Università di Parigi e Torino, professore di matematica presso l’università e l’accademia militare di Torino, pubblicò importanti studi sulle teorie dell’eliminazione e degli invarianti e sulle funzioni ellittiche e diede l’avvio a una notevole serie di applicazioni in matematica combinatoria. Credente e religioso cattolico (vedi qui e qui la versione inglese di Wikipedia)
          St. George Jackson Mivart (1827-1900, Biologo cattolico)
          Famoso biologo evoluzionista, amico di Darwin e Huxley, che volle fin da subito evidenziare l’insufficienza del Darwinismo e la sua concliazione con una visione teistica e cattolica, ancora oggi valida. Credente e cattolico, negli ultimi anni ebbe alcuni problemi con la Chiesa per alcune posizioni teologiche personali (qui una bella biografia).
          James Clerk Maxwell(1831–1879, Matematico e Fisico cristiano evangelico)
          La sua opera è definita la seconda grande unificazione della fisica, dopo quella di Newton. Il suo lavoro sull’elettromagnetismo è considerato uno dei più grandi risultati della fisica del XIX secolo. Anche per lui la fede cristiana fu determinane nell’approccio alla sua attività scientifica (vedi qui).
          Stephen Joseph Perry (1833-1889, Astronomo e Religioso cattolico)
          Membro della Royal Society, partecipò a innumerevoli spedizioni scientifiche in cui fece importanti rilevamenti magnetici. Studiò approfonditamente le macchie e le facole solari e inventò il metodo dei dischi di Stonyhurst, tuttora in uso. Credente e religioso cattolico.
          Francesco Denza (1834–1894, Scienziato e Religioso cattolico)
          Noto per gli studi nelle scienze naturali, sull’astronomia e sul magnetismo terrestre ebbe un ruolo primario per la nascita della meterologia in Italia. Grazie a lui si aprirono 200 stazioni meterologiche. Credente e sacerdote cattolico (vedi qui l’ampia versione inglese di Wikipedia, e qui).
          Giovanni Schiaparelli (1835–1910, Astronomo e Storico della scienza cattolico)
          Particolarmente noto per i suoi studi su Marte, fu membro dell’Accademia dei Lincei, dell’Accademia delle Scienze di Torino e del Regio Istituto Lombardo. Compì undicimila misure tra le stelle doppie, scoprì l’asteroide 69 Hesperia e il legame tra comete e sciami meteorici. Fu anche uno dei maggiori studiosi del suo secolo della storia dell’astronomia. Credente e cattolico, scrisse anche di religione (vedi qui) ed ebbe anche buoni rapporti con l’arcivescovo Pietro Maffi. Ludwig Boltzmann (1844–1906, Fisico e Matematico)
          E’ stato uno dei più grandi fisici teorici di tutti i tempi. La sua fama è dovuta alle ricerche in termodinamica e meccanica statistica. Diede importanti contributi anche in meccanica, elettromagnetismo, matematica e filosofia. Vicino a posizioni teiste, a un Dio non conoscibile e perciò era totalmente aconfessionale (vedi qui).
          Georg Cantor (1845–1918, Matematico cristiano protestante)
          E’ il padre della moderna teoria degli insiemi, che ha allargato fino a comprendere al suo interno i concetti di numeri transfiniti, numeri cardinali e ordinali. Ha sviluppato l concetto d’infinito assoluto, identificandolo con Dio. Credente e cristiano protestante.
          Galileo Ferraris (1847–1897, Ingegnere e Scienziato cattolico)
          Scopritore del campo magnetico rotante e ideatore del motore elettrico alternato. Fonda la prima scuola di elettrotecnica che verrò incorporata nel Politecnico di Torino. Fonda l’Associazione Elettrotecnica Italiana e ne diventa il primo Presidente nazionale. Credente e cattolico.
          Johann Georg Hagen (1847–1930, Astronomo e Religioso cattolico)
          Direttore di numerosi Osservatori astronomici ha apportato numerosi contributi sulle stelle variabili e sulle nebulose. Gli è stato dedicato un cratere lunare. Credente e religoso cattolico.
          Elia Millosevich (1848–1919, Astronomo cattolico)
          Professore di astronomia presso l’Istituto Nautico di Venezia e più tardi direttore dell’osservatorio del Collegio Romano a Roma. Noto per aver compilato il catalogo stellare. Scoprì gli asteroidi 303 Josephina e 306 Unitas. Credente e cattolico.
          Giuseppe Mercalli (1850–1914, Geologo, Sismologo, Vulcanologo e Religioso cattolico)
          E’ diventato celebre per la scala che porta il suo nome (Scala Mercalli), la quale misura l’intensità delle scosse sismiche in base agli effetti prodotti. E’ Cavaliere della Corona d’Italia per meriti scientifici. Ha realizzato per primo una carta sismica del territorio italiano. Credente e religioso cattolico.
          Gregorio Ricci-Curbastro (1853–1925, Matematico cattolico)
          Creò il calcolo differenziale assoluto che ebbe un ruolo determinante per elaborare la teoria della relatività generale di Einstein. A lui sono dedicati numerosi licei scientifici. Credente e cattolico, vedi qui.
          Ernesto Schiaparelli (1856–1928, Egittologo cattolico)
          Celebre egittologo e archeologo, fu direttore della Sezione Egizia del Museo archeologico nazionale di Firenze e del Museo egizio di Torino. Scoprì nel 1904 la tomba di Nefertari, sposa reale di Ramesse II. Fondatore dell’Associazione nazionale per la protezione dei missionari italiani, destinò tutta la proprietà del vecchio castello della sua città natale alla parrocchia che frequentava. Credente e cattolico.
          Pietro Maffi (1858–1931, Astronomo e Religioso cattolico)
          Come scienziato furono particolarmente apprezzati i suoi studi meteorologici sulle stelle cadenti. Per approfondire questo studio inventò il globo meteoroscopico. . Ebbe rapporti con i grandi astronomi del tempo. Il suo nome è legato a una grande istituzione culturale, la «Biblioteca Maffi». Nel 1900 fondò la «Rivista di fisica, matematica e scienze naturali», con lo scopo di diffondere la conoscenza di tali discipline in Italia. Credente e religioso cattolico.
          Max Planck (1858–1947, Fisico e Premio Nobel teista e cristiano)
          Ha inaugurato la teoria dei quanti che insieme con la teoria della relatività è uno dei pilastri della fisica contemporanea. Questo gli valse il premio Nobel per la fisica del 1918. Credente, devoto di un cristianesimo personale. Dal punto di vista scientifico credeva in un dio onnipotente e onniscente ma non personale, combattè il positivismo e considerà l’ateismo un’ossessione per i simboli(vedi qui, qui e qui).
          Pierre Duhem (1861–1916, Filosofo, Storico della scienza, Fisico e Matematico cattolico)
          Indubbiamente uno dei più grandi fisici teorici dell’inizio del XX secolo, noto per il suo contributo nella fluidodinamica, elasticità, e nella termodinamica. Contribuì alla cosiddetta tesi di Quine-Duhem. Credente e cattolico (vedi qui, e qui in Wikipedia English).
          Alfred North Whitehead (1861–1947, Matematico e Filosofo cattolico)
          Fu autore dei tre volumi (assieme a Russel) di cui si compone la “pietra miliare”: Principia Mathematica, sistematizzazione delle basi della matematica. Nella sua visione l’universo è una realtà sia fisica che spirituale, nella qualee si esplica l’azione creativa di un principio Divino immanente. Credente, sia avvicinò al cattolicesimo nel corso della sua vita.
          Alexis Carrel (1873–1944, Chirurgo, Biologo e Premio Nobel per la Medicina cattolico)
          Premio Premio Nobel per la medicina e la fisiologia, ha contribuito in modo fondamentale ai progressi nelle tecniche di sutura dei vasi sanguigni, alle ricerche sui trapianti di tessuti ed organi e nella conservazione di tessuti e organi in vitro. Credente e convertito cattolico dopo aver assistito ad una guarigione inspiegabile, chiamata da lui “miracolo”, durante un viaggio a Lourdes (vedi qui).
          Guglielmo Marconi (1874–1937, Fisico, Inventore e Premio Nobel per la Fisica cattolico)
          È conosciuto per aver sviluppato un sistema di telegrafia senza fili via onde radio che permise lo sviluppo dei moderni metodi di telecomunicazione (televisione, radio, telefono cellulare ecc..). Premio Nobel per la fisica nel 1909, era credente e cattolico.
          Agostino Gemelli (1878–1959, Medico, Rettore, Psicologo e Religioso cattolico)
          Contributo fortemente alla moderna psicologia del lavoro, a lui si deve l’apertura di campi di ricerca nella psicologia clinica e nell’applicazione della psicologia ai problemi sociali. Fondò il Policlinico universitario di Medicina a Roma, e L’Università Cattolica di Milano. Credente e religioso francescano cattolico (vedi qui)
          Albert Einstein (1879, Fisico e Premio Nobel per la Fisica teista)
          E’ considerato uno dei fisici più importanti di sempre avendo mutato il modello istituzionale di interpretazione del mondo fisico. Premio Nobel per i suoi contributi alla fisica teorica e specialmente per la sua scoperta della legge dell’effetto fotoelettrico. Rimanendo aconfessionale, credeva in un Dio creatore e ordnatore dell’unverso, come ha più volte affermato (vedi qui e qui).
          Francesco Severi (1879–1961, Matematico cattolico)
          Uno dei fondatori dell’Istituto Nazionale di Alta Matematica di Roma, a lui intitolato. I suoi contributi alla matematica sono multiformi e di altissima levatura, ad esempio nella geometria enumerativa e in quella proiettiva, nella teoria delle funzioni analitiche di più variabili complesse, in quella delle varietà abeliane e quasi abeliane e in vari settori della geometria algebrica e dell’analisi. Raccontò la sua vita nella autobiografia “Dalla scienza alla fede”, scritto dopo la sua conversione al Cattolicesimo, in cui raccontò della sua grande amicizia con Einstein e il suo forte senso di Dio.
          Otto Hahn (1879–1968, Chimico, Fisico e Premio Nobel per la Chimica luterano)
          Celebre scienziato, è riconosciuto come padre della chimica nucleare avendo scoperto l’isomeria nucleare e della fissione nucleare dell’uranio, per il quale ha vinto il premio Nobel per la Chimica nel 1944. Credente e cristiano luterano (vedi qui, qui e qui).
          Pierre Teilhard de Chardin (1881–1955 Filosofo e Paleontologo e Religioso cattolico).
          Attraverso la Legge di complessità e coscienza elabora una sintesi importante che abbraccia l’intera storia dell’universo e dell’umanità. Rese popolare in simmetria il nuovo concetto di noosfera, e in qualità di paleoantropologo fu anche presente alla scoperta dell’Uomo di Pechino. Credente, Cattolico e padre Gesuita (vedi qui una bella biografia)
          Pavel Aleksandrovič Florenskij (1882–1937, Filosofo, Matematico e Religioso ortodosso)
          Spesso definito come il Pascal russo, o il Leonardo da Vinci della Russia, il suo contributo sviluppò una vasta gamma di implicazioni che si muovono dal campo strettamente teologico alla filosofia della scienza. Credente e sacerdote cristiano ortodosso (vedi qui)
          Karl Theodor Jaspers (1883–1969, Filosofo e Psichiatra cristiano)
          Massimo esponente dell’esistenzialismo tedesco, ha dato un notevole impulso alle riflessioni nel campo della psichiatria, della filosofia, della teologia e della politica. Vicino al cristianesimo e appartenente alla corrente del liberalismo religioso, fu geloso custode e assertore di una fede individuaimente avvertita e rivendicata.
          Paul Joachim Schebesta (1887-1967, Antropologo, Entologo, Scopritore e Religioso cattolico)
          Considerato ancora oggi insuperato negli studi sui Pigmei e sui Semang, ha offerto nei suoi lavori una panoramica approfondita e interessanti spunti di studio sui concetti religiosi primitivi. Credente e religioso cattolico.
          Michael Polanyi (1891-1976, Antropologo, Filosofo e Economista cristiano battista)
          Studioso di profonda sensibilità si occupa di chimica, di ricerche sulle molecole, sugli atomi, sulle particelle e i legami energetici. Si concentra poi sulle relazioni tra la comunità scientifica e la cultura politica e la filosofia. Credente e cristiano battista, difensore della razionalità della fede (vedi qui e qui).
          Arthur Holly Compton (1892-1962, Fisico e Premio Nobel per la Fisica cristiano battista)
          Celebre fisico, ha vinto il Premio Nobel per la fisica nel 1927 per la scoperta dell’effetto che porta il suo nome. Ha inventato un metodo per dimostrare la rotazione della Terra e ha anche sviluppato un sistema per osservare nello stesso istante i singoli fotoni scatterati dei raggi X e gli elettroni prodotti. Credente e cristiano battista (vedi qui e qui), Citazioni.
          Norbert Wiener (1894–1964, Matematico e Statistico ebreo)
          Famoso per ricerche sul calcolo delle probabilità ma soprattutto per gli sviluppi dati alla teoria dell’informazione essendo riconosciuto come il padre della cibernetica moderna. Credente e ebreo, una delle sue opere più importanti s’intitola Dio e Golem SpA. Cibernetica e religione, dove descrive gli aspetti morali legati all’introduzione delle nuove tecnologie.
          Georges Lemaitre (1894–1966, Fisico, Astronomo e Religioso cattolico)
          E’ considerato il padre della cosmologia moderna. Fu il primo a dare prove dell’espansione dell’universo e nel 1927 pubblicò la teoria del Big Bang, basata sulla relatività generale. Credente e religioso cattolico (vedi qui).
          Enrico Fermi (1901–1954, Fisico e Premio Nobel cattolico)
          Universalmente riconosciuto come uno dei più grandi scienziati di tutti i tempi, è noto per i suoi studi teorici e sperimentali nell’ambito della meccanica quantistica. In suo onore venne dato il nome ad un elemento della tavola periodica, il Fermio e un sottomultiplo del metro. Progettò e guidò la costruzione del primo reattore nucleare a fissione. Premio Nobel per la fisica, credente e vicino al cattolicesimo (vedi anche qui).
          Luigi Fantappié (1901–1956, Matematico teista)
          Professore in varie università italiane, fondò l’istituto di matematica dell’Università di San Paolo in Brasile. Fu il creatore della teoria dei funzionali analitici. Propose una possibile estensione su scala cosmica della relatività ristretta. Grazie ai suoi studi arrivò a credere in un Essere superiore che chiamava Dio (vedi qui)
          Werner Karl Heisenberg (1901–1976, Fisico e Premio Nobel cristiano)
          Premio Nobel per la Fisica nel 1932 ed è considerato uno dei fondatori della meccanica quantistica. E’ famosissimo il suo principio di indeterminazione. Credente e vicino al cristianesimo anche se non confidava in un Dio personale (vedi qui).
          John Carew Eccles (1903–1997, Neurofisiologo e Premio Nobel per la Medicina cattolico)
          Premio Nobel per la Medicina nel 1963, autore di scoperte fondamentali sulla fisiologia di neuroni ed in particolare sul meccanismo biochimico dell’impulso nervoso. Credente e cattolico (WikiEnglish).
          Lucien Morren(1906-2006, Ingegnere ed Elettrotecnico cattolico)
          Stimato docente di elettrotecnica presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università Cattolica di Louvain La Neuve e fondatore e presidente del SIQS (Segretariato Internazionale per le Questioni Scientifiche). Credente e cattolico, scrisse più volte sulla responsabilità degli scienziati cattolici nel mondo (vedi qui).
          Takashi Paolo Nagai (1908–1951, Medico radiologo cattolico)
          Studioso di radiologia sarà un superstite del bombardamento atomico di Nagasaki. Credente, si convertirà al cattolicesimo diventando un mirabile esempio di umanità e professionalità medica (vedi qui).
          Enrico Medi (1911–1974, Fisico e Politico cattolico)
          Direttore dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vicepresidente dell’Euratom. Noto per i lavori con il radar e l’ipotesi di fasce ionizzanti nell’alta atmosfera, oggi note come fasce di Van Allen. Credente e fermamente cattolico (vedi qui).
          Wernher von Braun (1912–1977, Scienziato e Ingegnere cristiano luterano)
          Von Braun fu il primo direttore della Nasa e una delle figure principali nello sviluppo della missilistica in Germania e negli Stati Uniti. E’ ritenuto il capostipite del programma spaziale americano. Prima e durante la Seconda guerra mondiale ha lavorato allo sviluppo dei razzi in Germania, campo in cui ottenne successi senza precedenti. Il suo contributo permise agli americani di sostenere il confronto bellico con l’esercito nazista. Credente e cristiano luterano. (vedi qui e una delle sue lettere qui).
          Fred Hoyle (1915–2001, Astronomo deista)
          I suoi numerosi contributi scientifici vanno dalla spiegazione della genesi degli elementi “pesanti” a quella della frammentazione del gas in stelle, ma egli è noto soprattutto come sostenitore della teoria cosmologica dello stato stazionario e dell’ipotesi della Panspermia. E’ stato conduttore di programmi di divulgazione scientifica di successo. Credente deista, ha abbandonato l’ateismo (anche se alcuni lo definiscono agnostico) grazie allo studio del principio antropico (vedi qui).
          Charles Hard Townes (1915, Fisico e Premio Nobel cattolico)
          Sviluppò gli apparati radar, concepì il primo maser. Ricevette il Nobel per la fisica con questa motivazione: “per il lavoro fondamentale nel campo dell’elettronica quantistica, che hanno portato alla costruzione di oscillatori e amplificatori basati sul principio del maser-laser”. Credente e cattolico.
          Christian de Duve (1917, Biochimico e Premio Nobel cattolico)
          A lui è dovuta la scoperta dei lisosomi e dei perossisomi. Ha ricevuto numerose onorificenze e riconoscimenti. Nel 1974 ottenne il Premio Nobel per la medicina e la fisiologia “per le scoperte sull’organizzazione strutturale e funzionale della cellula”. Credente e cattolico.
          René Girard (1923, Antropologo cattolico)
          Il suo lavoro ha influssi su critica letteraria, psicologia, storia, sociologia e teologia. È stato professore di letteratura comparata presso l’università di Stanford Stati Uniti fino al momento del ritiro. Credente e cattolico.
          Giuseppe Tagliaferri (1924-1984, Astronomo e Religioso cattolico)
          Nel 1981 fu eletto presidente della Società Astronomica Italiana e nel 1983 rappresentante italiano all’ESO. Studiò la corona solare esterna e le interazioni Terra-Sole e contribuì allo sviluppo dei programmi di ricerca satellitare per le osservazioni del Sole quieto nei raggi X e UV creando il Laboratorio di Spettroscopia X-UV nell’Osservatorio di Arcetri. Credente e religioso cattolico.
          Arthur Peacocke (1924-2006, Biochimico e Teologo cristiano anglicano)
          E’ stato titolare di cattedre nelle più importanti università inglesi e americane, da Oxford a Birmingham, da Berkeley a Cambridge. E’ stato insignito del premio Lecomte du Nouy nel 1983, ha ricevuto la laurea honoris causa dalle Università DePauw (1983) e la Georgetown University (1991). È stato nominato membro dell’Ordine Eccellentissima of the British Empire dalla Regina d’Inghilterra nel 1993. Nel 2001 è stato insignito del Premio Templeton Prize. Credente e pastore anglicano.
          Stanley Jaki (1924–2009, Fisico, Accademico, Filosofo, Teologo e Religioso cattolico)
          Esimio professore di Fisica alla Seton Hall University, è fra i principali rappresentanti della filosofia della scienza. Accademico in diverse Università di primaria importanza, è stato promotore del dialogo tra scienza e fede. Credente e religioso cattolico.
          Antony Hewish (1924, Astronomo e Premio Nobel per la Fisica cristiano)
          Vincitore del Premio Nobel per la fisica nel 1974 per il suo contributo allo sviluppo della radioastronomia e per il suo ruolo nella scoperta delle pulsar. Credente e cristiano.
          Giovanni Prodi (1925–2010, Matematico cattolico)
          Uno dei più grandi matematici italiani del Novecento è noto anche per le sue molteplici attività riguardanti l’insegnamento della matematica. Uno dei suoi principali risultati è stato il teorema di unicità delle equazioni di Navier-Stokes in due dimensioni spaziali. Credente e cattolico (vedi qui e nel libro “La matematica e l’esistenza di Dio di Antonio Ambrosetti, qui alcune citazioni).
          Jerome Lejeune (1926–1994, Pediatra e Genetista cattolico)
          La sua notorietà è dovuta al fatto di aver scoperto la causa della Sindrome di Down. Venne nominato dottore honoris causa o membro di numerose altre accademie, università straniere. Credente e cattolico (vedi qui)
          Allan Sandage (1926, Astronomo e Astrofisico cristiano)
          Considerato uno dei più importanti astronomi del 20° secolo, è astrofìsico emerito del centro “Carnegie Observatories” di Pasadena. Ha scoperto il primo quasar e ha effettuato studi pionieristici sugli ammassi globulari, sull’evoluzione stellare, ed ha per primo osservato la fenomenologia dei jets nella galassia M82. Credente e cristiano (vedi qui).
          Ennio De Giorgi (1928–1996, Matematico cattolico)
          Aprì prospettive inimmaginabili nella matematica mondiale con la sua opera scientifica sulle equazioni, sulle derivate parziali, sul calcolo delle variazioni ecc…Divenne noto nel mondo scientifico quando risolse il XIX problema di Hilbert, alla cui soluzione si erano dedicati per oltre mezzo secolo i più importanti studiosi di matematica. Uomo dal grande impegno civile e umanitario era fermamente credente e cattolico (vedi qui).
          Antonino Zichichi (1929, Scienziato e Fisico)
          Impegnato nelle ricerche nel campo della fisica delle particelle elementari. È noto per l’opera di divulgazione scientifica, e per sottolineare spesso la sua fede nell’assenza di contrasti con la scienza. Presidente della Società Europea di Fisica, dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e ha ricevuto il “Premio Enrico Fermi”, dalla Società Italiana di Fisica nel 2001. Credente e cattolico.
          Werner Arber (1929, Biologo e Premio Nobel per la Medicina cattolico)
          Nobel per la medicina nel 1978, improntò le sue ricerche sul meccanismo di difesa della cellula batterica nei confronti dei virus. I suoi studi risultano attualmente la base dell’ingegneria genetica e della biologia molecolare. Credente e cattolico.
          John Polkinghorne (1930, Fisico delle particelle e Teologo cristiano anglicano)
          Ha svolto un ruolo significativo nella scoperta del quark ed è stato insignito del premio Templeton nel 2002. Ha scritto molto su questioni riguardanti la scienza e la fede, è credente e pastore anglicano.
          Carlo Rubbia (1934, Fisico e Premio Nobel per la Fisica teista)
          Premio Nobel per la fisica nel 1984, modifica l’acceleratore SPS del CERN di Ginevra in un collisionatore protone-antiprotone e scopre i bosoni vettoriali. Dirige il CERN dal 1989 al 1993 e dal 1999 è Presidente dell’ENEA. Credente in un Essere superiore e creatore.
          Gerald L. Schroeder (Fisico e Biologo ebreo)
          Molto attento al rapporto intrinseco tra scienza e spiritualità. Sostiene la visione dell’evoluzionismo teistico. Credente e ebreo.
          Nicola Cabibbo (1935, Fisico cattolico)
          Noto per l’introduzione nella fisica delle particelle dell’angolo di Cabibbo. I suoi studi sull’interazione debole hanno permesso di formulare l’ipotesi dell’esistenza di almeno tre famiglie di quark. Già presidente dell’INFN e dell’ENEA, lavora alla Sapienza di Roma, è presidente della Pontificia Accademia delle Scienze, socio nazionale dell’Accademia Nazionale dei Lincei e uno dei soli 4 scienziati italiani viventi a essere membro della National Academy of Sciences degli Stati Uniti d’America. Credente e cattolico.
          Jocelyn Bell Burnell (1943, Astrofisica cristiana protestante)
          Ascoltando il rumore di fondo della registrazione compiuta sul cielo, scoprì la prima pulsar. Ha vinto un’infinità di premi ed è andata vicino al Nobel. Credente e cristiana protestante.
          Antonio Ambrosetti (1944, Matematico e Accademico)
          Attualmente è professore ordinario di Analisi matematica presso la Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste, socio Nazionale dell’ Accademia Nazionale dei Lincei, ha insegnato alla Normale di Pisa, alla Università di Bologna, la Rutgers University e il Politecnico Federale di Zurigo ETH. Ha vinto il Premio Caccioppoli per la Matematica e ha ricoperto la prestigiosa Cattedra Lagrange a Parigi. Dal 1995 al 1999 è stato membro del Comitato Direttivo dell’ Istituto Nazionale di Alta Matematica. Credente e cristiano, afferma di intuire la presenza di Dio attraverso la matematica (vedi qui).
          Francis Collins (1950, Genetista)
          Ha guidato il team di ricercatori che ha decifrato il genoma umano. Credente cristiano, considera la scienza un'”opportunità di preghiera”.
          Marco Bersanelli (1960, Fisico e Astrofisico)
          Docente di Astrofisica all’Università degli Studi di Milano e collaboratore presso l’Istituto di Fisica Cosmica del CNR. Attualmente collabora con l’Agenzia Spaziale Europea. E’ a capo della progettazione e sviluppo del Low Frequency Instrument. Credente e vicino al movimento cattolico di Comunione e Liberazione.

      • Fabrizio ha detto in risposta a Massimo Ponzoni

        Invece, a differenza di te, che citi a sproposito, l’ho letto, e dice proprio, e condivido, che importa quanti scienziati (e in generale persone) sostengano un’idea, questa potrebbe benissimo essere falsa. E tra i religiosi cita Polkinghorne, cui avete dedicato un articolo.

  6. Mikhail Tal ha detto

    Sempre nel libro che citate nell’articolo , che è una raccolta di interviste ,viene affermato che diversi scienziati americani dicono di essere atei per sfuggire ai mobbing a cui sono sottoposti i loro colleghi che si dichiarano credenti, praticamente senza tanti giri di parole spiegano che se sei credente è difficile che ti promuovano quindi è meglio non dirlo in giro (lo affermano sia credenti che non credenti).

    Un altro dato interessante è che i giovani scienziati sono più credenti dei loro colleghi anziani e che gli atei alla Dawkins sono pochi , sono di più gli agnostici e atei che vorrebbero un dialogo tra scienza e religione e non le ritengono incompatibili, i pochi alla Dawkins rispondendo alle domande fatte per questa intervista-sondaggio sono interessanti da leggere perchè sembrano i ghost writer dei discorsi di Bin Laden sostituendo occidente con religione.

  7. Pippo ha detto

    Impressionante! Quanti commenti e discussioni!
    “D’altro canto chiunque sia veramente coinvolto nella ricerca scientifica si convince che uno spirito si manifesta nelle leggi dell’universo, uno spirito enormemente superiore a quello dell’uomo e chiunque di fronte a ciò, con i nostri modesti poteri, si sente umile. In questo modo la ricerca scientifica porta ad un sentimento religioso di un tipo particolare, che risulta completamente differente dalla religiosità ingenua di taluni”.
    Commento di un certo Sig. Albert Einstein.
    Pippo il vecchio (che purtroppo fa una certa fatica a trovare oggi nelle stesse chiese quel Dio che lo accoglieva quando vi metteva piede nella sua ahimè lontana giovinezza).

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