Ultimi sondaggi Gallup: il 68% degli americani è soddisfatto della religione

Gli americani hanno opinioni contrastanti su l’influenza della religione organizzata negli Stati Uniti oggi (il 76% degli americani è cristiano, protestante o cattolico). Sostanzialmente il 68% è soddisfatto dell’influenza della religione organizza nella società, con il 29% di questi che vorrebbe maggiore influenza, un altro 29% che ritiene dovrebbe avere meno influenza e il 39% che invece desidera che la religione organizzata mantenga la stessa influenza che ha attualmente.

I sondaggi pubblicati dal Gallup, mostrano che ci sono stati solo piccoli cambiamenti negli ultimi dieci anni, come si può vedere nel grafico sotto.

Negli ultimi anni si rileva una crescita tra coloro che vorrebbero “più religione”, rispetto a coloro che ne vorrebbero “di meno”. Attualmente i primi raggiungono il 58% e i secondi il 36%.

Il grafico più sotto mostra diverse tendenze di pensiero, in particolare rivela che chi frequenta abitualmente la chiesa è tendenzialmente molto soddisfatto della religione, mentre chi la frequenta raramente è poco soddisfatto.

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19 commenti a Ultimi sondaggi Gallup: il 68% degli americani è soddisfatto della religione

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  1. Massimo Ponzoni ha detto

    Ma stiamo parlando degli Stati Uniti culla della scienza moderna? Quella nazione così avanzata e locomotiva del pensiero razionale moderno? Si, proprio così.

  2. Isacco Muntzer ha detto

    Eccerto che la maggior parte della popolazione è soddisfatta della religione, se mantiene quello che promette è un ottimo investimento.

    • Lucy ha detto in risposta a Isacco Muntzer

      Evidentemente lo mantiene. O ritieni che la popolazione non è in grado di valutare e verificare?

      • Fabrizio ha detto in risposta a Lucy

        Le promesse sull’aldilà, concorderai con me, sono difficili da verificare; gli Zombies parlano un dialetto molto stretto, incomprensibile ai più.

    • Michele Santambrogio ha detto in risposta a Isacco Muntzer

      Interessante Isacco quel 9% di irreligiosi che vorrebbero “più religione” o quel 20% a cui sta bene l’influenza (la molta influenza, anche troppa) della religione degli USA. Mi commenti questi dati? Sono curioso di un giudizio dei razionalisti.

  3. Matteo ha detto

    Quel 9% di non religiosi che vorrebbero più influenza religiosa nella società è fantastico! Ahahahahhaahhaah

    USA THE BEST! 😉

  4. Elia ha detto

    I testi sono semplicemente sbagliati, dati i grafici.
    Già nel titolo si dice “il 68% degli americani sono soddisfatti”, mentre dal secondo grafico si vede che sono il 58%.
    Il numero 68 verrebbe dal primo grafico sommando coloro che vogliono maggiore influenza della religione con quelli che vogliono resti uguale. Quest’ultimo numero – che è poi la maggioranza relativa – contiene anche quelle persone che nel dire che vogliono resti uguale implicano che semplicemente _non vogliono aumenti_.
    Anche il testo prima del secondo grafico è sbagliato. Coloro che vogliono più influenza della religione e meno influenza della religione si leggono dal _primo_ grafico ed hanno percentuali uguali, il 29%.

    Infine una considerazione “storica”: la richiesta di “meno religione” sale praticamente per tutto il periodo 2001-2008 (22->34%), mentre cala corrispondentemente la richiesta di più religione (30->24%) e di mantenimento (45->40%). Il periodo 2000-2008 è l’era Bush, che si è differenziato dalla precedente amministrazione per le concessioni fatte ad istanze conservatrici in temi etici e scientifici, dall’insegnamento nelle scuole alla ricerca sulle staminali.
    A voler essere maliziosi quindi: più la religione ha influenzato la vita pubblica e politica americana e meno gli americani l’hanno voluta… per risalire più lentamente solo dal 2008 al 2011 quando una nuova amministrazione più liberal ne ha diminuito il peso.

    • Mandi ha detto in risposta a Elia

      Bruciano questi articoli, vero? Vediamo la tua opera revisionista quanti errori ha: a casa mia, se a qualcuno va bene una cosa significa che in fondo è soddisfatto…io ad esempio non vorrei più religione nella società perché sono soddisfatta della sua presenza attuale (negli Stati Uniti è molto più presente dell’Italia). Chi non vuole che aumenti, come dici tu, è appunto inserito nel 20%. Sommando così chi è soddisfatto del livello di religione a chi ne vorrebbe di più (e quindi è soddisfatto da essa) si arriva al 68%. E così il titolo è giustificato. Non è affatto sostenuto quanto dici tu rispetto al peso della religione attuale. Sono stata negli Stati Uniti e oltre al fatto che il Obama parla di Dio e del cristianesimo molto più di Bush, dice di radunarsi ogni mattina con i suoi collaboratori per pregare ecc…la religione è presente ovunque. E la gente appunto sembra apprezzare, poiché si tratta di religione cristiana e non di quella musulmana o atea.

      • Elia ha detto in risposta a Mandi

        Di nuovo: si possono fare molte letture soggettive, ma il titolo ed alcuni dei testi sono oggettivamente sbagliati.
        Il secondo grafico mostra che gli americani soddisfatti del ruolo della religione sono il 58%, risposta a domanda diretta “soddisfazione sul ruolo della religione organizzata”. Il titolo parla del 68% sommando assieme risposte diverse prese dal primo grafico, in cui il quesito posto era diverso.
        La “giustificazione” per metterle assieme è logicamente debole, perchè qualcuno può volere lo stesso livello di interferenza attuale (prima domanda), ma non essere soddisfatto di come esso si attua al momento (seconda domanda). E la prova è nel fatto che le percentuali non coincidono.
        Vorrei inoltre far notare che a parte la volutamente maliziosa ed in parte scherzosa analisi storica, tesa a mostrare come i dati e la statistica siano alla mercè di chi li interpreta e commenta, non ho dato giudizi “di merito”, ma solo rimarcato un uso inesatto ed inconsistente dei dati nei testi e nel titolo. Pertanto reazioni meno “knee-jerk”, per dirla all’americana, sarebbero apprezzabili.

        • Roberto Arrati ha detto in risposta a Elia

          Mi spiace ma sei in errore ancora. Innanzitutto se non ti dessero fastidio questi dati non saresti così puntiglioso (anche perché a darti ragione si parla di un 10%). Se tu fossi andato a verificare la notizia sul gallup, seguendo il link, capiresti che il 68% è soddisfatto dell’influenza della religione (cioè chi ne vorrebbe di più, proprio perché è soddisfatto più coloro che sono soddisfatto così), mentre il 58% sono quelli soddisfatti dalla religione ORGANIZZATA, che è ben diverso dalla religione. Quindi possiamo dire che il 10% degli americani non segue la chiesa (perché poi si parla quasi eslusivamente di chiesa cattolica e in minor parte protestante) ma è una persona religiosa.

          • Elia ha detto in risposta a Roberto Arrati

            Io sono puntiglioso per principio su tutte le analisi dati e su tutte le dichiarazioni che sostengono di avere una base oggettiva ma trovo fuorvianti, è una questione di forma mentis e di educazione.
            Cito letteralmente dal testo dell’articolo:
            “Sostanzialmente il 68% è soddisfatto dell’influenza della religione organizza nella società, con il 29% di questi che vorrebbe maggiore influenza, un altro 29% che ritiene dovrebbe avere meno influenza e il 39% che invece desidera che la religione organizzata mantenga la stessa influenza che ha attualmente.”
            Nota che si parla esplicitamente di influenza della religione _organizzata_ (con refuso). Secondo la tua interpretazione l’aggettivo “organizzata” è il discrimine, ma esso come noti tu stesso compare nel secondo grafico (58%) e non nel primo.
            A meno che tu non sostieni che il titolo – sunto di questo paragrafo – sia formalmente corretto, ma il paragrafo stesso no, resta quindi il fatto che il testo è _oggettivamente sbagliato_. Al che ti potrei far notare che il titole è altresì fuorviante perché sostiene che quella percentuale di americani è soddisfatto “della religione”, mentre in realtà il sondaggio è sull’influenza della religione nel pubblico e politico. Ma non ho rimarcato prima questo punto, perché ho scelto di considerarlo un sunto di un paragrafo maggiormente dettagliato, che però come dimostrato ora è oggettivamente fallace.
            E’ nota la grande influenza – politicamente trasversale – della religione nella politica e vita pubblica americana e questi dati mi sembrano assolutamente ragionevoli ed in linea con le mie sensazioni personali. Il che non mi trattiene dal segnalare se un articolo si prende libertà con i numeri e vi applica uno spin capzioso, di nuovo specialmente se un sito si propone come espressione “razionale”.

            • Roberto Arrati ha detto in risposta a Elia

              E’ molto divertente che tu sia puntiglioso proprio su argomenti come questi, e non ci vuole poi molto a capirne il perché… ti ripeto, se anche avessi ragione tu -e non ce l’hai- il titolo andrebbe cambsiato in: “Ultimi sondaggi Gallup: il 58% degli americani è soddisfatto della religione”. Perciò comunque non cambierebbe assolutamente nulla in una società in cui la religione è assai presente. Ma, ripeto nn hai ragione nonostante tu voglia conquistare a tutti i costi quel 10%. Perché?

              1) Semplice perché il titolo NON parla di religione organizzata ma potrebbe benissimo riferirsi esclusivamente al primo grafico: sommando chi ne vorrebbe di più e chi è contento così com’è (siamo negli USA e lì la religione è molto molto presente) viene fuori il 68%. Se fossimo stati in Francia allora sarei d’accordo con te. Non essendo religione nello spazio pubblico, quel 38% non potrebbe essere sommato al 29% perché quel 38% significa che è soddisfatto di avere poca religione presente. Non so se hai capito quel’è il tuo errore di metodo?

              2) L’altro grafico specifica solo le statistiche per la religione ORGANIZZATA e i dati non incidono sul titolo che parla di RELIGIONE in generale. Quel 10% lo perdi di nuovo…fattene una ragione caro Elia.

              • Elia ha detto in risposta a Roberto Arrati

                Vorrei farti notare che io ho quotato il paragrafo dell’articolo che parla di 68% e di religione organizzata, e di cui il titolo ad ogni lettore ragionevole pare evidentemente un sunto.
                Se capisco bene tu ora sostieni di credere che il titolo sia indipendente dal testo – che è oggettivamente sbagliato secondo i tuoi stessi criteri ovvero la discrimine del’aggettivo “organizzata” – e che quindi ci si deve ricondurre per esso all’analisi del primo grafico.
                Permettimi di sorridere a questo esempio di bispensiero.
                Dopodichè, anche rispondendo a Msssimo Ponzoni, capisco benissimo che dal contesto della nazione derivi una interpretazione di quel 39% che vuole mantenere lo status quo. Farei notare tuttavia che “negli USA la religione è assai presente” è una ipotesi vaga.
                Guardiamo gli stessi dati qui presentati: al di là delle nostre sensazioni “di pancia” si hanno uguali percentuali (29%) per i casi estremi, da cui io deriverei che non vi è giustificazione all’ascrivere _tutto_ il 39% alla “soddisfazione positiva”. E mi sento confortato in questo dal secondo quesito e grafico (58% invece di 68%), che è poi l’unico ad usare il termine “soddifazione” riportato nel titolo.
                Caro Roberto, io non mi devo fare una ragione di niente: i numeri sono numeri ed i cittadini americani pensano come pensano. Mi pare che sia tu a tentare di difendere l’indifendibile, ovvero la frettolosità e parzialità nel commento ai suddetti numeri mostrate nell’articolo.

                • Roberto Arrati ha detto in risposta a Elia

                  Sorprende come riesci a scivolare via ogni volta che sei con le spalle al muro…io non ho affermato nulla ti ciò che dici, ma solo che il titolo si basa in particolare sul primo grafico (29+39) mentre il secondo serve più per valutare l’andamento della preferenza degli americani. Lo stesso Gallup usa il secondo grafico per guardare la crescita del grado di soddisfazione. Per far tornare i conti ora sostieni che non sia vero che in America la “religione è assai presente” nella vita pubblica. In realtà è proprio questo che ti fa cadere in errore…uno che è seduto ad una tavola super imbandita e afferma che per lui va bene così (soddisfazione positiva) sta dicendo che è soddisfatto che la tavola sia così piena. Al contrario se ci spostiamo in una casa di un malnutrito, la sua affermazione avrebbe tutto un altro senso (soddisfazione negativa). Caro Elia…questo 10% rimane ancora mio…

                  • Elia ha detto in risposta a Roberto Arrati

                    Io non voglio metterti nessuna parola in bocca, ma au hai scritto nel tuo commento:
                    “il 68% è soddisfatto dell’influenza della religione (cioè chi ne vorrebbe di più, proprio perché è soddisfatto più coloro che sono soddisfatto così), mentre il 58% sono quelli soddisfatti dalla religione ORGANIZZATA, che è ben diverso dalla religione”
                    Hai sottolinato organizzata e la dai al 58%, quindi… che è proprio quella che nel testo dell’articolo viene data al 68%:
                    “Sostanzialmente il 68% è soddisfatto dell’influenza della religione organizza nella società, con il 29% di questi che vorrebbe maggiore influenza, un altro 29% che ritiene dovrebbe avere meno influenza e il 39% che invece desidera che la religione organizzata mantenga la stessa influenza che ha attualmente.”
                    ed il titolo è evidentemente sunto di questo paragrafo. Tu dici una cosa, il testo che difendi un’altra, non ti pare? A te la scelta.

                    Ti chiedo invece dove mai io abbia detto che la religione non sia molto presente nella politica americana. Ci sono stato diverse volte, ho collaborato per lavoro e chiacchierato regolarmente con cittadini americani. Leggo di politica americana praticamente tutti i giorni su molti siti. Ho solo detto che è una ipotesi troppo vaga per sostenere che tutti i soddisfatti dello status quo nel sondaggio lo siano “positivamente”, che è una tesi molto forte. Potrei capire la maggioranza, ma perchè mai tutti?

            • Massimo Ponzoni ha detto in risposta a Elia

              D’accordo con roby…elia devi contestualizzare le tue critiche: il contesto sono gli USA e non la Cambogia. Tu avresti ragione solo se fossimo in uno stato in cui c’è solo religione professata in modo privato e allora quel 38% è contento di averne poca (soddisfazione negativa). Quindi il titolo potrebbe addirittura cambiare in: “Il 68% dei cambogiani non è soddisfatto della religione”. L’assioma da cui si parte è che negli USA la religione è assai presente.

    • Massimo Ponzoni ha detto in risposta a Elia

      Avete due punti di vista diversi perché partite da assiomi diversi. Elia crede che la presenza della religione negli Stati Uniti ora sia bassa, Mandi il contrario. Devo dare ragione a Mandi, infatti il movimento conservatore e repubblicano, e trasversalmente anche fra i democratici è molto influente nella società e il cristianesimo è molto fuso con il patriottismo. L’Italia in confronto è un paese di anticlericali. Quindi l’articolo e l’interpretazione dei dati è assolutamente corretta.

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