Altri intellettuali continuano a difendere Benedetto XVI

Continuano suoi quotidiani internazionali gli attestati di solidarietà e le difese a Benedetto XVI e alla Chiesa Cattolica in merito all’attacco mediatico subito a causa dello scandalo pedofilia.

Conrad Black è uno storico britannico, convertitosi dall’ateismo al cattolicesimo nel 1986 dice di sè: “Sono un convertito dalla non-credenza, ho perso la fede nella non-esistenza di Dio. L’ateismo è una prospettiva che favorisce inevitabilmente l’egoismo eccessivo e un’indifferenza etica”. In un articolo sul NationalRewiedOnline, Black difende il Santo Padre e la Chiesa affermando: “La grande maggioranza delle accuse di pedofilia sono frodi, come è accaduto a Chicago. Ci sono anche gradazioni diverse di abusi, e non tutti sono condannabili. Inoltre è difficile per un vescovo sapere in poco tempo quanto credito dare ad una denuncia. Consegnando chiunque sia sospettato si rischia di portare più ingiustizia che giustizia. Anche se tutte le accuse di abusi sui minori sano vere, si tratterebbe di accusare meno dell’uno per cento dei sacerdoti”.

Segnaliamo ancora un altro intervento, quello di Eugenio Borgna, primario emerito di psichiatria dell’Ospedale Maggiore di Novara, il quale intervistato da Il Sussidiario dice:“Anche il Papa, come Gesù, ha pianto. Nelle lacrime di Benedetto XVI c’è tutto il segreto di quello che io considero l’aiuto che ciascuno di noi può dare agli altri, non solo ai livelli teologici altissimi del Papa, ma anche a quelli che uno psichiatra può fare per cercar di dare una mano a chi è sul ciglio della disperazione”.

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