Il don canta Sanremo a Messa, il laico Gramellini: «Ma i giovani cercano il sacro»
"Brividi" di Mahmood e Blanco durante la Messa. Don Matteo Selmo è diventato virale. Un gesto comprensibile, ma perché non cantare Sanremo assieme ai ragazzi in oratorio, lasciando alla liturgia il suo valore sacro? Colpisce il pensiero di Massimo Gramellini, editorialista del Corriere: "I giovani hanno fame di sacro, non di Sanremo".
Un giovane sacerdote veronese, don Matteo Selmo, è diventato in questi giorni star del web per aver cantato i brani dell'ultimo Sanremo durante l'omelia (video più sotto).
Un'idea di per sé anche comprensibile, cioè voler usare un linguaggio «per portare il Vangelo nella vita di tutti i giorni», ha spiegato lui stesso. «E questo è l’insegnamento di Gesù, che nel suo stare tra la gente contestualizzava la parola del Padre nella vita quotidiana».
Sbaglia chi lo sta ferocemente criticando, forse dimentica la difficoltà (e spesso la solitudine) dei nostri sacerdoti nel rendersi comprensibili dai giovani, superando secolari pregiudizi