Journal of Psychiatry Research: «maggior rischio di suicidio per figli dei divorziati»

Come la cultura laicista tiene sempre a sottolineare, la legge sul divorzio è stato il primo vero e grande successo anticlericale della storia contemporanea. I divorzi dal 1970 triplicarono e gli effetti sulla famiglia furono devastanti. Una conquista radicale basata su una "presunta" libertà e -come si era ampiamente detto- non nessun benessere o grado di modernità. Lo dimostra un'ennesima ricerca sociologica, pubblicata su Psychiatric Research e diffusa da ElMundo. Gli autori, Esme Fuller-Thomson e Angela Danto dell'Università di Toronto (Canada), hanno infatti rilevato che «sia i bambini che gli adulti, maschi e femmine, figli di genitori divorziati sono più propensi a pensare seriamente al suicidio rispetto ai figli di famiglie intatte».

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Bernard Nathanson, super abortista ateo e poi paladino pro-life cattolico

Parlavamo qualche giorno fa di una conversione incredibile, quella di Jane Roe la donna atea e lesbica che portò la legalizzazione dell'aborto in America e che oggi è invece un'attivista pro-life cattolica (cfr. Ultimissima 21/2/11). Ma non è certo l'unica storia di tale eccezionalità.

È purtroppo scomparso questa settimana, all’età di quasi 85 anni, Bernard Nathanson, il medico americano campione dell’aborto (si era vantato di essere stato responsabile, diretto o indiretto, di 75mila aborti), membro fondatore della National Association for the Repeal of Abortion Laws ("Associazione Nazionale per l'Abrogazione delle Leggi sull'Aborto", oggi NARAL Pro-Choice America) e direttore del Center for Reproductive and Sexual Health ("Centro per la Salute Riproduttiva e Sessuale"), la più grande clinica di aborti di New York. Protagonista in seguito di una clamorosa, famosa conversione che lo ha portato sul versante opposto, alla cultura della vita e al cattolicesimo.

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USA: legge che vieta il finanziamento all’aborto è approvata dalla Camera

Un forte vento conservatore soffia negli Stati Uniti d'America. Lo avevamo profetizzato già tre mesi fa (cfr. Ultimissima 4/11/10), quando informavamo che i Repubblicani cattolici erano riusciti a conquistare la Camera. A inizio mese invece, un pò nello scetticismo dei nostri lettori, annunciavamo dell'intenzione di John Boehner, il nuovo speaker della Camera degli Stati Uniti, di voler togliere il finanziamento all'aborto come principale priorità (cfr. Ultimissima 4/2/11). Ad incrementare la situazione è stata anche la bufera piovuta sulla Planned Parenthood, il più grande ente abortista americano e internazionale, quando degli attivisti pro-life hanno scoperto attraverso video amatoriali che i dipendenti dell'impero abortista sfruttavano la prostituzione minorile (cfr. Ultimissima 7/2/11

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Nonostante l’ateismo di stato, cresce la Chiesa anche in Ungheria

La Chiesa cresce anche in uno stato ex comunista come l'Ungheria. Ovviamente -come in tutte le dittature del '900- vi fu instaurato l'ateismo di Stato dal 1948 al 1989, eppure il vescovo Pryryz, intervistato da Aiuto alla Chiesa che soffre, ha spiegato che circa la metà dei seminaristi deve alloggiare fuori dai seminari per mancanza di spazio. Addirittura bisogna arrivare a respingere anche le richieste. La onlus citata sostiene economicamente 86 seminaristi, e 287 sacerdoti ungheresi. Il Vescovo ha così ringraziato: «Invio i miei sinceri saluti ed esprimo i nostri più sentiti ringraziamenti per la vostra risposta alle richieste ad aiutare la nostra Chiesa, così da affrontare le molteplici esigenze che sono emerse dopo un lungo periodo di persecuzione». Ha poi spiegato che i giovani sono molto affascinati da un prete diocesano, Omelio Korch, che ha offerto aiuto agli ebrei durante l'occupazione nazista e per questo venne ucciso nel campo di concentramento di Majdanek, alla periferia di Lublino, in Polonia nel 1944. Nonostante gli aiuti della famiglia ha voluto rimanere nel campo di concentramento per stare vicino agli ebrei. E' ancora oggi «un grande esempio per i giovani»

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Il fallimento dell’educazione sessuale in Inghilterra, Francia e Svezia

Il 10 gennaio 2011 Benedetto XVI nel suo discorso tenuto di fronte al corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede, ha sottolineato la presenza di «un’altra minaccia alla libertà religiosa delle famiglie» laddove «è imposta la partecipazione a corsi di educazione sessuale» che trasmettono concezioni della persona che «riflettono un’antropologia contraria alla fede e alla retta ragione». Il Pontefice ha poi esortato «tutti i governi a promuovere sistemi educativi che rispettino il diritto primordiale delle famiglie a decidere circa l'educazione dei figli e che si ispirino al principio di sussidiarietà, fondamentale per organizzare una società giusta». Recentemente, lo specialista in Medicina Interna e Segretario dell’associazione “Scienza & Vita” di Pisa e Livorno, dott. Renzo Puccetti, è intervenuto sulle parole del Santo Padre e sulle critiche ricevute per queste parole. «Si sostiene infatti che l’educazione sessuale obbligatoria nelle scuole è un progresso e si porta l’esempio di cosa è avvenuto in Francia, Olanda, Svezia, indicando quelle esperienze come veri modelli di civiltà, di pluralismo e scientificità»

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Adolf Hitler e il suo odio anticristiano e anticattolico

Recentemente è stato ristampato un interessante libro: "Conversazioni a tavola di Adolf Hitler (Goriziana 2010). Quest’opera, riporta lo scrittore Francesco Agnoli su Il Foglio, non dice nulla di sostanzialmente nuovo per chi abbia affrontato testi fondamentali del nazismo, come il "Mythus" di Alfred Rosemberg, le memorie di Albert Speer, i diari di Goebbels, le conversazioni di H. Rauschning, i discorsi di Walter Darrè ecc..

Hitler era un fierissimo avversario della visione biblica, cioè dell’idea di un Dio Creatore del cosmo, come della dottrina cristiana della fratellanza fra gli uomini, figli di un unico Padre. Sono idee ben conosciute dallo storico, ma non dalla vulgata, se è vero come è vero che non di rado si può sentire qualche anticristiano contemporaneo ripetere, come un disco rotto: “Ma Hitler era battezzato e ha avuto un'infanzia cattolica!” (come d'altraparte l'ha avuta anche Odifreddi, se è per questo). Citiamo qualche frase del dittatore contenuta nel libro, pronunciata non in modo pubblico ma quando era impegnato ad istruire i suoi ospiti, in tutta libertà, cioè non vincolato da considerazione di opportunità politica o di strategia mediatica.

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La Sorbona di Parigi studia il ruolo della Chiesa cattolica nella storia

La celebre Università Sorbona ha studiato il ruolo geopolitico della Chiesa cattolica nel mondo, affidandosi all’analisi dello storico, Manlio Graziano, docente di Geopolitica delle religioni a Parigi. La ricerca -rivela Avvenire- è stata tradotta e diffusa recentemente in Italia: "Il secolo cattolico. La strategia geopolitica della Chiesa" (Laterza 2010). L’approccio dello storico è decisamente neutrale e approfondito, teso ad illustrare, attraverso una letteratura di riferimento ampia, i punti di quella che egli definisce la strategia storica della Chiesa cattolica, volta da sempre a «conformare le nostre società al Vangelo, e non il Vangelo alle società». Sembrano emergere quattro punti chiave:

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L’UE riesce a condannare la persecuzione dei cristiani in Medio Oriente

Dopo oltre tre settimane di dibattito, l’Unione europea è riuscita a produrre un testo in cui si citano in modo esplicito i cristiani come vittime di persecuzione e oggetto di attacchi violenti. Un testo precedente era stato preparato in gennaio, dopo l’attacco terrorista in una chiesa a Bagdad e le uccisioni in una chiesa di Alessandria d’Egitto, ma era stato bocciato proprio per la mancanza di riferimenti ai cristiani, avendo la Ue preferito usare il termine generico di “minoranze religiose”. Il documento ufficiale approvato condanna «fermamente gli attacchi contro i cristiani ed i loro luoghi di culto, i pellegrini musulmani e le altre comunità religiose» ed esprimono «profonda preoccupazione per il numero crescente di manifestazioni di intolleranza e discriminazione fondate sulla religione, di cui sono testimonianza le violenze e gli atti di terrorismo condotti recentemente in diversi Paesi». Presiedendo la riunione dei ministri, la rappresentante della politica estera della Ue, Catherine Ashton, ha rivolto un appello ai dirigenti tunisini perché consegnino alla giustizia gli assassini di Marek Rybinsky, il prete cattolico polacco ucciso la settimana scorsa. Un primo testo -ricorda Avvenire

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Piergiorgio Odifreddi cerca di diffamare Blaise Pascal e Albert Einstein

Nel giro di un mese il nostro Ciccio Odifreddi ci regala due belle odifreddure... Si sa che lui, avendo sempre voluto fare lo scienziato da grande, è costretto ad invidiare coloro che ci sono riusciti. Ha pensato così di inveire contro due grandi uomini di scienza come Blaise Pascal e Albert Einstein. E' stato però subito bacchettato.

Odifreddura su Pascal. Ne ha parlato sulla rivista Le scienze, scrivendo una marea di inesattezze e forzate manipolazioni tanto da far intervenire addirittura uno dei principali tradurri italiani di Pascal, Bruno Nacci, il quale scrive: «Un articolo imbarazzante perché ra­ramente mi è capitato di imbat­termi, nel merito, in una tale se­quenza di inesattezze a proposito di uno dei maggiori scienziati moderni, nonché il massimo scrittore in prosa del Seicento francese, ma anche – mi si perdo­ni la franchezza – in una visione tanto miope e puerile dell’animo umano»

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Nel 2010 più di 10 milioni di pellegrini al Santuario di Aparecida in Brasile

Numeri record per il Santuario di Aparecida, nello Stato brasiliano di San Paolo, ha accolto 10,3 milioni di visitatori nel 2010. E' il Santuario nazionale del Brasile, nello stato di San Paolo, ed è dedicato alla Nostra Signora di Aparecida, patrona del Brasile. «E' un numero storico, non solo per il Santuario, ma anche per il Brasile – ha dichiarato il rettore del Santuario, Darci Nicioli a Zenit.it–. Nel nostro Paese, nessun altro luogo riceve tanta gente». L'amministratore del Santuario, padre Luiz Cláudio, ha sottolineato il lavoro svolto da più di 1.200 collaboratori e i progetti di comunicazione del Santuario, tra cui Radio e TV Aparecida, la Rivista di Aparecida e il portale A12.com.. Il prefetto di Chiesa del Santuario, Rodrigo Arnoso, ha invece sottolineato l'accoglienza al Santuario ad opera di oltre mille volontari e i grandi pellegrinaggi che visitano la Basilica ogni anno.

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Legge sul “fine vita”: attenzione a quei cinque profeti della “dolce morte”

Cinque furiosi laicisti sono scesi tutti in campo in questi giorni per tentare di ostacolare l'approvazione della legge sul "fine vita" che la Camera comincerà ad esamniare. Anche se, l'unica critica che sembra veramente interessante è quella che arriva da Giuliano Ferrara su Il Foglio. Per il resto sono sempre i soliti: Marino, Englaro, Vendola, Cappato e Saviano. Ovviamente le battaglie per affermare il proprio punto di vista sono più che legittime, ma i laicisti dovrebbero stare molto più attenti a coloro a cui affidono queste campagne culturali...

Ignazio Marino ha allestito un bell’happening teatrale sull'argoento. Eppure pare essere una persona sempre più confusa: si dichiara devoto «cattolico» (cfr. Wikipedia) ma è palesemente schierato contro la chiesa cattolica, è il più indaffarato promotore del testamento biologico ma poi dichiara di essere «contro l'eutanasia» e intanto si allea con il padre di Eluana, colui che ha praticato l'eutanasia a sua figlia, come ha dichiarato

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La donna che portò l’aborto legale negli USA è oggi cattolica e paladina pro-life

Il 23 gennaio 2011 negli USA è stato ricordato il 38° anniversario dell'introduzione dell'aborto legale. Ne approfittiamo per raccontare che il caso che spianò la strada alla legalizzazione della pratica abortiva, cioè quello di Jane Roe (pseudonimo di Norma McCorvey). Nel 1973 la Corte Suprema le concesse infatti la libertà di abortire e divenne così la bandiera del femminismo e del laicismo americano. Essendo ovviamente lesbica, per molti anni visse con la sua compagna, Connie Gonzales, a Dallas (qui una sua intervista del 28/7/1994 del New York Times).

Ma nel 1995 qualcosa di incredibile accadde. Lo raccontò lei stessa nel suo libro "Won by Love" (1998): «Ero seduta in un ufficio, quando ho notata un poster con uno sviluppo fetale. La crescita del feto era così evidente, gli occhi erano così dolci. Il mio cuore mi faceva male solo a guardali. Sono corsa fuori dalla stanza e mi sono detta: "Norma, hanno ragione". Qualcosa in quel poster mi ha fatto perdere il respiro, continuavo a vedere l'immagine di quel piccolo embrione di 10 settimane, e non ho potuto non dire: "questo è un bambino". E' come se un paraocchi mi fosse caduto gli occhi, ho capito subito la verità: è un bambino! Mi sentivo schiacciata sotto la verità di questa realizzazione. Ho dovuto affrontare una realtà terribile: l'aborto non si trattava di un "prodotto del concepimento" o di "periodo mancato". Si trattava di bambini uccisi nel grembo della madre. In tutti quegli anni mi ero sbagliata. Tutto il mio lavoro nelle cliniche abortiste era sbagliato. Divenne chiaro, dolorosamente chiaro»

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Chi ha dato di più alla cultura? Ateismo o cristianesimo?

Sul noto sito americano The American Culture è apparsa un'interessante riflessione sull'ateismo. Ci si chiede: «Guardando il film "La vita è meravigliosa", qualcuno si sarà sicuramente chiesto: potrebbe un ateo o una cultura atea aver prodotto un film del genere?». La domanda sembra superficiale ma in fondo non lo è affatto. Molti atei e agnostici moderni, soprattutto dopo l'11 settembre 2001, ritengono che la religione sia un'illusione pericolosa (si veda gli argomenti di Hitchens ecc..).

Ma quanto esattamente l'ateismo ha dato al mondo? Forse il contribuito più importante è stato l'Illuminismo, arenatosi però presto nella ghigliottina e nel terrore francesce, alveo pure del razzismo, come spiegano ad esempio lo storico del razzismo ebreo Lèon Poliakov nel suo "Il mito ariano" (Editori Riuniti 1999) e George Mosse in "Il razzismo in Europa" (LaTerza 2007). Gli illuministi arrivarono a progettare una teoria scientifica della razza (in Italia abbiano ad esempio Cesare Lombroso

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Emma Marcegaglia riflette sull’enciclica “Caritas in Veritate”

La presidente di Confindustria e dell'università Luiss Guido Carli, Emma Marcegaglia, è intervenuta all'incontro «Cattedrale aperta» a Genova del 16/2/11. Lo ha fatto riflettendo sull'enciclica di Benedetto XVI, Caritas in Veritate: «L'enciclica è stata ed è ancora per noi tutti, per credenti e non credenti, una straordinaria occasione di riflessione in questi anni di aspra crisi. Come Confindustria, e io personalmente come suo presidente, abbiamo espresso un giudizio molto positivo sulla Caritas in Veritate. Ovviamente, non tocca a noi entrare nel merito teologico dell'analisi interpretativa ed evolutiva del magistero sociale della Chiesa, al quale l'enciclica ha aggiunto un nuovo importante mattone, sulla scia che dalla Rerum Novarum di Leone XIII passa per la Populorum Progressio di Paolo VI, la Laborem Exercens, la Sollicitudo Rei Socialis, e la Centesimus Annus di Giovanni Paolo II. Come imprenditori, ci tocca riflettere sulle parti dell'enciclica che più direttamente riguardano il mercato, lo Stato e il ruolo centrale dell'uomo». Ha continuato così  prendendo in esame il ruolo dell'impresa. E ancora: «Benedetto XVI e Giovanni Paolo II prima di lui sostengono la crescita, rafforzandola con indicatori dello sviluppo umano [...] È per tutto questo che voglio e posso affermare che per la Confindustria, che ho l'onore di guidare, l'etica come fondamento dell'impresa non è una scelta che discenda dal solo fatto che sia giusta. L'etica è un fondamento dell'impresa anche perché contribuisce a produrre migliori utili»

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I cattolici nel mondo crescono di 15 milioni dal 2008 al 2009

L’Annuario Pontificio 2011 è stato presentato al Santo Padre il 19 febbraio 2011 dal Cardinale Tarcisio Bertone, Segretario di Stato e il volume sarà prossimamente in vendita nelle librerie. Le novità relative alla vita della Chiesa cattolica nel mondo, a partire dal 2010, sono l'avvio di 10 nuove Sedi Vescovili e i dati statistici, riferiti all’anno 2009, i quali forniscono un’analisi sintetica delle principali dinamiche nelle 2.956 circoscrizioni ecclesiastiche del pianeta. I fedeli battezzati nel mondo tra il 2007 e il 2008 sono cresciuti di 19 milioni (cfr. Ultimissima 26/10/10) e dal 2008 al 2009 la crescita è stata di 15 milioni. L'Annuario Pontifiico calcola che da 1.166 milioni nel 2008 si è passati a 1.181 nel 2009 (+ l'1,3%). L’America, dal 2008 al 2009, ha mantenuto quanto a popolazione, un’incidenza costante sul totale planetario pari al 13,6%; di contro i cattolici hanno raggiunto nei due anni, il 49,4% della popolazione cattolica nel mondo. In Asia la crescita è stata dal 10,6% al 10,7%. L’Europa ha un peso per la popolazione inferiore di tre punti percentuali a quello dell’America, ma la sua incidenza nel mondo cattolico è quasi la metà di quella dei paesi americani (24%). Tanto per i paesi africani quanto per quelli oceanici il peso della popolazione sul totale è poco dissimile da quello dei cattolici (15,2% e 0,8%, rispettivamente, per l’Africa e Oceania). Aumenta il numero dei Vescovi (da 5002 a 5065) e quello dei sacerdoti, sia diocesani che religiosi, da 405.178 nel 2000 a 410.593 nel 2009 (cfr. Ultimissima 15/2/11

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