Sondaggio tra i membri dell’UAAR: culto di Satana e misoginia

Aveva allora pienamente ragione il mitico Padre Livio Fanzaga, direttore di Radio Maria l'emittente con circa 30 milioni di ascoltatori quotidiani (cfr. La Provincia di Como, 3/5/10) in ogni parte del mondo (e quasi 2 milioni solo in Italia, dalle rilevazioni di Audiradio).

Verso fine marzo il sacerdote, in merito al "caso De Mattei", ha accusato (con il suo solito e ironico modo di fare), i membri dell'UAAR di satanismo. Essi avrebbero «sulla mano il numero della Bestia» e vorrebbero «la dittatura dell’ateismo» o la devozione di Satana. Accusa loro di essere irrazionali: «per carità, la ragione non sapete neanche dove sta di casa», profetizzando così il giudizio dell'antropologo di Oxford, Jonathan Lanman, di cui abbiamo parlato in Ultimissima 13/4/11

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Centinaia le conversioni di immigrati islamici al cattolicesimo

Nelle chiese cattoliche, durante le veglie del sabato santo, è ormai frequente assistere al battesimo di persone adulte. Si tratta spesso di immigrati musulmani che, talvolta, diventano cristiani insieme a moglie e figli, il tutto circondato come sempre da grande discrezione.

Il movimento di conversione riguarda tutte le confessioni cristiane, in ambito cattolico, dopo Francia e Germania, prime a sperimentarlo, anche negli altri Paesi Ue le Chiese si stanno dotando di un catecumenato post islamico. In Germania, a scegliere il battesimo, sono i turchi di seconda generazione e gli espatriati serbo-bosniaci ed albanesi. Oltralpe, il movimento di conversione riguarda i giovani immigrati di seconda e terza generazione. E nelle cattedrali francesi è ormai usuale che il sabato santo, il battesimo di adulti raggiunga cifre che oscillano fra 500 e 2000.

Il quotidiano l'Unità

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Aumentano i media spagnoli che promuovono la GMG 2011

Sono già oltre 50 i mezzi di comunicazione e le agenzie pubblicitarie che collaborano per la diffusione della Giornata mondiale della gioventù, in programma a Madrid dal 16 al 21 agosto. Giornali, riviste, radio, televisioni, siti web e agenzie stanno lavorando disinteressatamente da mesi offrendo i loro spazi per la pubblicazione di varie campagne promozionali della Giornata.

Il cardinale arcivescovo di Madrid Antonio Maria Rouco Varela, presidente del Comitato organizzatore della Gmg, ha ringraziato i media e le agenzie che stanno collaborando. Sono molti i grandi gruppi di comunicazione spagnoli che hanno firmato un accordo di collaborazione: Unidad Editorial, Grupo Cope, Grupo Voz, Grupo Vocento (Abc), Grupo Dixi Media ecc.. . Anche molte televisioni - si legge su Agenzia Sir-, non solo spagnole, partecipano alla promozione della Giornata. Non manca poi l’appoggio di siti web, radio e riviste specializzate. Gabriel González-Andrío, direttore del marketing e delle campagne della Gmg, ha affermato:  «Siamo piacevolmente sorpresi dalla grande quantità di mezzi di comunicazione che stanno diventando media partner per questa Giornata mondiale. Siamo felici di verificare che ogni settimana si aggiungono nuovi mezzi di comunicazione dentro e fuori la Spagna»

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Lenman, antropologo di Oxford: «l’ateismo è un’irrazionale scelta di difesa»

L'antropologo di Oxford, Jonathan Lanman, fa ricerca sui non credenti e in un recente articolo apparso su New Scientist propone la tesi che l'ateismo sia irrazionale, opponendosi ai fondamentalisti che vedono l’ateismo come prodotto della razionalità e di crescenti livelli d’istruzione. Secondo lo scienziato, gli atei sono naturalmente emotivi, di parte, accecati da argomenti che non rientrano nella loro visione del mondo, e inclini a dichiarazioni grossolane.

Dopo aver condotto ricerche tra gruppi di non credenti in Scandinavia e Nord America, ha fatto una distinzione fondamentale tra il "non-teismo", ovvero il non credere nell’esistenza di un agente soprannaturale, e "l‘ateismo forte", cioè l’essere moralmente contrari a valori e credi religiosi. Due ateismi, dice, negativamente correlati, che si oppongono e non sono certo alleati. Il non-teismo – maggioritario ad esempio in Svezia e della Danimarca – sarebbe legato alla relativa “sicurezza esistenziale” garantita dalle numerose politiche di welfare e dalla mancanza di grosse minacce di natura economica e sociale in Scandinavia. Secondo Lanman, tuttavia, questo legame tra sicurezza esistenziale e non-teismo non deve portare a credere che la religione sia semplicemente una fonte di “conforto”

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Un altro ex gay fa “coming out”: «l’omosessualità non è genetica, ne sono uscito»

Un altro ex gay ha trovato il coraggio di fare "coming out", si chiama Guillermo Márquez ed è messicano.

Ha raccontato la sua conversione e la sua uscita dal mondo omosessuale: «Dio mi ha guidato, anche attraverso i consigli dei sacerdoti che ho consultato consultato. Una vita sessuale attiva con una persona del mio stesso sesso non mi ha potuto portare la felicità. A poco a poco mi sono reso conto che più tempo passavo senza fare sesso, e più mi sentivo meglio, ero felice, ero una persona stabile. Così ho cominciato ad essere attento e sono stato attratto dalla vita di castità. È stato un percorso lungo, a volte difficile, ma di certo emotivo e spirituale».

Questo percorso -racconta Márquez su FxF- gli ha permesso di trovare finalmente quello che stava cercando rifugiandosi nelle braccia di altri uomini. Ricordando il suo passato, ha affermato: «la Chiesa cattolica non mi ha mai respinto, né abbandonato. L'omosessualità non è genetica e non si nasce omosessuali

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Intervista a John Glenn, primo americano in orbita nello spazio

Oggi la comunità scientifica ricorda il cinquantesimo anniversario del primo uomo in volo nello spazio e cioè il russo Jurij Gagarin, il quale compì un'intera orbita ellittica attorno alla Terra il 12 aprile 1961.

Il primo americano ad essere inviato in orbita fu invece John Herschel Glenn, che nel 1962 a bordo della navetta Friendship 7 compì tre orbite intorno alla Terra. Riportiamo alcune parti di un'intervista che gli fece Oriana Fallaci nel 1965, pubblicata in O. Fallaci, "Se il sole muore, Rizzoli", Milano 1981, pp. 136-145 e ripresa integralmente dal sito web DISF-Documentazione Interdisciplinare di Scienza e Fede.

Fallaci: «Perfino quando si fa la barba lei agisce come se dovesse dare il buon esempio a un boyscout». Glenn: «Non esageriamo. Sono cosciente, questo sì, della responsabilità che viene dall’esser famosi. Non è una responsabilità? Pensi ai giovani che mi credono davvero un eroe, ai bambini, ai boyscouts. Che penserebbero se mi comportassi male, se facessi cose sbagliate? Io mi interesso molto dei giovani, dei boyscouts per esempio. [...] E poi mi dedico molto ai gruppi religiosi..»

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Ricercatori spagnoli: la scienza è nata nel medioevo cristiano

Perché la scienza moderna si è sviluppata solo nell'Occidente cristiano e non in Cina, India, Grecia o l'Islam? Guiomar Ruiz, docente di física e matematica applicata presso la Escuela de Ingeniería Aeronáutica al Politecnico di Madrid è una delle curatrice della mostra esposta nella Sala Convegni della Casa de Campo di Madid, la quale prendendo spunto dal libro del fisico inglese Peter Hodgson sull'origine cristiana della scienza (cfr. Euresis 2005), documenta la tesi secondo cui il metodo scientifico moderno non è nato nel XVI secolo con Galileo (devoto cattolico, prima e dopo la scomunica), ma nel medioevo cristiano, con un boom di creatività e tecnica teorica a partire dai secoli XII e XIII.

La scienziata spiega a La Razon che è non è affatto casuale questo feeling tra scienza e cristianesimo, anche perché «la Genesi dice che il mondo è buono e quindi vale la pena conoscerlo. Non è un mondo assurdo e caotico: è comprensibile, è fatto per essere studiato. Nella Genesi Dio ordinò all'uomo di dominare il mondo, rendendolo conoscibile alla mente. Come disse Aristotele, il nostro non era l'unico mondo possibile, ma è stato qualcosa che Dio ha creato liberamente. La sua stessa struttura incoraggia la scienza sperimentale. La concezione del tempo giudaico-cristiana è lineare e non ciclica come in Oriente: è quindi possibile fare dei progressi, migliorare. I medioevali volevano cambiare il mondo»

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Gli atei di Madrid annunciano: «bruceremo le chiese e castigheremo i cattolici!»

In un programma radiofonico andato in onda il 24 marzo, il portavoce degli atei di Madrid, "Ateos en Lucha”, che è anche uno degli organizzatori della processione atea organizzata proprio nel giorno del Giovedì Santo (cfr. Il Sussidiario 1/4/11), ha riconosciuto che ciò che vogliono è «esclusivamente castigare la coscienza cattolica. Il nostro scopo è quello di fare del male e danneggiare l'ideologia di queste persone».

La processione, organizzata dalla Asociación Madrileña de Ateos y Librepensadores (cioè l'UAAR spagnola), si svolgerà per le strade di Madrid. Su YBarcelona si legge che durante un programma su Radio Ela, radio di ultra-sinistra, il rappresentante ha poi ricordato l'incendio appiccato alla Escuelas Pías, un istituto religioso spagnolo: «Questa chiesa è stata bruciata nella città di Madrid durante la rivolta contro la Repubblica. Per noi è un riferimento imprescindibile»

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Ora anche la pedofilia diventa “variante naturale della sessualità”

In Canada alcuni parlamentari hanno proposto di modificare le leggi contro la pedofilia ed esperti di psicologia hanno sostenuto che essa è una "variante naturale della sessualità" paragonabile all'omosessualità.

E' accaduto il 14 febbraio scorso e gli esperti in questione sono il dottor Vernon Quinsey, professore emerito di psicologia presso la Queen's University e il dottor Hubert Van Gijseghem, ex professore di psicologia presso l'Università di Montreal. Da qualche anno esistono orientamenti sessuali che sono definiti “perversioni” (come il feticismo, la zoofilia, la coprofilia, la necrofilia...) e orientamenti sessuali che sono “varianti naturali della sessualità umana”. Quando un orientamento sessuale passa dalla prima alla seconda categoria, spiega Roberto Marchesini su Libertà e Persona deve essere immediatamente accettato con tutte le sue conseguenze. Infatti il dottor Van Gijseghem ha aggiunto che non è possibile modificare questo orientamento

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L’ateo Hitchens apprezza la Bibbia e il suo ruolo nella storia

Uno dei guru della religione atea internazionale, lo scrittore Christopher Hitchens, ha recentemente reso omaggio alla Bibbia di Re Giacomo (versione anglicana), riconoscendone e apprezzandone il contributo che ha dato alla letteratura inglese.

«Anche se sono a volte restio ad ammetterlo, c'è davvero qualcosa "senza tempo" nella Bibbia», ha dichiarato Hitchens nel suo commento su Vanity Fair. «Per generazioni ha fornito un patrimonio comune di riferimenti e allusioni, paragonabile solo a Shakespeare. E' risuonata nella mente e nei ricordi delle persone alfabetizzate, così come di coloro che l'hanno impararta solo ascoltando».

L'autore di "Dio non è grande" è da tempo malato di cancro e recentemente ha dichiarato di avere pochi mesi di vita, nonostante il prezioso aiuto che sta ricevendo dal suo amico Francis Collins, genetista a capo del National Hearing Care e devoto cristiano (cfr. The Christian Post 28/3/11

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Il cosmologo Martin Rees vince il Premio Templeton 2011

Il vincitore del Premio Templeton 2011, riconoscimento assegnato a quanti si sono distinti nella ricerca di Dio, nella spiritualità e nell'ambito della conoscenza scientifica, è stato vinto dal cosmologo ed ex presidente della Royal Society, Martin Rees.

Rees è considerato tra i più grandi scienziati viventi. Non si dichiara religioso, anche se ammette di andare in chiesa e di sentirsi bene (cfr. The Guardian 7/4/11), frequentare infatti la cappella universitaria dell'Università di Cambridge ogni settimana (cfr. Csmonitor.com, 6/4/11).  Ritiene di essere «un prodotto della cultura e dell’etica cristiana della Chiesa anglicana in cui sono stato allevato. Sono andato in una scuola, dove tutti andavamo in chiesa. Sono stato molto influenzato da questa cultura e apprezzo grandemente la tradizione estetica e musicale della Chiesa di Inghilterra nella quale sono cresciuto. Sono un sostenitore della Chiesa d’Inghilterra come istituzione: ritengo che siamo particolarmente fortunati perché due suoi arcivescovi, John Sentamu e Rowan Williams, persone con modi di pensare completamente diversi, sono entrambi individui rimarchevoli, che hanno notevolmente risollevato gli standard del dibattito pubblico nel Regno Unito. Quindi, non credo ci sia incompatibilità tra scienza e fede. Ci sono molti cosmologi che sono credenti: solo che io non sono tra loro»

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Mary Eberstadt, filosofa a Stanford, parla delle gravi lacune degli atei moderni

Consigliamo un libro decisamente interessante. S'intitola "Le lettere del perdente" (Nova Millennium Romae 2011) e l'autrice è Mary Eberstadt, filosofa americana, research fellow alla Hoover Institution della Stanford University, consulting editor di Policy Review ed editorialista, fra gli altri, per il Wall Street Journal, Los Angeles Times, e The Weekly Standard.

Il quotidiano Liberal, sottolinea che la filosofa «riesce ad evidenziare con imbarazzante semplicità tutte le contraddizioni in cui il pensiero puramente ateo cade a contatto con il cristianesimo». Nel suo libro la filosofa fa scrivere ad una giovane ragazza americana apparentemente convertita all'ateismo, dieci lettere rivolte ai nuovi atei, come Christopher Hitchens. In ognuna affronta temi decisivi, come lei racconta:

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Si allarga la chiesa in Ucraina: l’età media dei sacerdoti è di 35 anni

Da una settimana Monsignor Sviatoslav Schevchuk guida i cinque milioni di cattolici ucraini di rito bizantino e recentemente è stato ricevuto dal Papa, che lo scorso 25 marzo ha approvato la sua elezione da parte del sinodo della sua Chiesa, nonostante i suoi 45 anni: «Approvando la mia elezione il Santo Padre mi ha tributato una grande fiducia e gliene sono grato», ha detto Shevchuk nel corso di una conferenza stampa.

Schevchuk ha inoltre spiegato che «l'età media dei nostri sacerdoti è di 35 anni». Qualcuno suggerisce che il motivo sia perché i sacerdoti cattolici di rito orientale si possono sposare, ma per il nuovo leader della chiesa non è questo il motivo dell'alto numero di conversioni. La ragione, invece, è «l'esplosione della Chiesa dopo il crollo dell'Unione sovietica e la fecondità dei "semi del cristianesimo" nei paesi che fino all'89 stavano oltre la Cortina di ferro».

Ha anche rivelato -si legge su Virgilio Notizie

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Le 13 case della Littizzetto e le critiche alla chiesa sui profughi di Lampedusa

Nell'ultima puntata di “Che tempo che fa” su Rai3, condotto da Fabio Fazio, Luciana Littizzetto ha invitato la Chiesa ad offrire maggiore accoglienza agli immigrati di Lampedusa. Ha usato anche alcuni richiami evangelici trasformati in battute sempliciotte: «ero nudo e mi avete vestito, ero malato e mi avete visitato, avevo sete e mi avete dato da bere... Il discorso della montagna lì non vale perché sono al mare?». Ha urlato ai vescovi «dicano qualcosa su questa questione...adesso stanno zitti? Fate qualcosa! Cosa fanno?».

Oltre al fatto che la Chiesa non è certo obbligata a risolvere le questioni legate allo Stato e quindi a farsi carico di tutti i clandestini che vengono dall’Africa, la Littizzetto pare completamente disinformata (e anche Fazio), poiché il 1/4/11, due giorni prima della puntata del programma di Fazio, il segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), mons. Mariano Crociata, aveva annunciato che 2500 posti distribuiti in 93 Diocesi italiane erano stati messi a disposizione per l’accoglienza dei profughi

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Lo stato del Minnesota rifiuta di legalizzare il matrimonio omosessuale

I giudici dello stato del Minnesota hanno confermato che il matrimonio tradizionale è legge dello stato e hanno rifiutato di legalizzare il "matrimonio omosessuale".

Successo dunque per i sostenitori dell'attuale legge del Minnesota che definisce il matrimonio l'unione tra un uomo e una donna.

I repubblicani, si legge sul Christian Telegraph, stanno creando un emendamento più specifico che dichiari la vera definizione del matrimonio, in modo tale che non sia più possibile modificarlo.

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