Facebook: atei, anticlericali e uaarini deridono Sarah Scazzi e Yara Gambirasio
E’ da tempo che abbiamo notato come gli utenti atei del web adottino anche in Italia un comportamento che negli Stati Uniti è stato definito il “cyberbullismo ateo”, cioè l’insulto sistematico e continuo verso la Chiesa, i suoi esponenti, i cattolici, i cristiani e tutti i credenti, in ogni spazio possibile: il sito dell’UAAR con la complicità dei moderatori,su Youtube, su Blog personali, nei commenti sui siti dei quotidiani nazionale e sopratutto su Facebook. In quest’ultimo social network compaiono ogni giorno pagine e gruppi promotori della bestemmia libera, dell’insulto al Papa e ai preti, ai credenti, ai cristiani ecc.. Non stupisce che queste persone stiano in questo momento diffondendo e animando vergognose pagine e gruppi Facebook in cui si prendono in giro le due povere ragazze, Sarah Scazzi e Yara Gambirasio, purtroppo al centro della cronaca di questi giorni. Sopratutto il recente ritrovamento del corpo di Yara ha moltiplicato la creazione di queste pagine, come: «Yara Zombie – Anche i morti ballano», «Yara e Sara due bimbe minchia in meno» ecc… Il Corriere della Sera ha scritto un articolo in merito ed è sicuramente più esplicito nel raccontare i contenuti di questi gruppi. Abbiamo fatto una veloce ricerca e subito si può notare che gli account delle persone che animano questi gruppi abbiamo tutte una particolarità comune: molti sono iscritti a pagine dell’UAAR e delle sue sezioni regionali, altri aderiscono a gruppi in cui si incita la bestemmia, si insulta il Papa, la storia cristiana, i cattolici, la Chiesa e le morti dei cristiani in Medio Oriente. Qualche esempio potete trovalo qui sotto (la ricerca è stata fatta osservando i dati di persone che hanno voluto liberamente renderli pubblici).
Nella bacheca della pagina : “Non me ne frega un benemerito cazzo di Sarah Scazzi” , troviamo in mezzo al delirio dei post datati 6-7 dicembre in cui compaiono pesanti insulti a Benedetto XVI, a Giovanni Paolo II, ironie sull’esistenza di Dio e sull’esistenza di Cristo, elogio della protesta gay contro la recente visita del Papa nel Regno Unito e perfino ironie sulla Shoah (inseriamo solo il link generale alla pagina perché i contenuti sono veramente offensivi). Gli iscritti sono pochi e pochissimi sono coloro che cliccano su “Mi piace” sui post che gli amministratori propongono. Fra questi ce n’è uno (l’unico non anonimo), Stefano S. Nel suo account leggiamo che si definisce “anticlericale” ed è iscritto ad una serie di pagine come “Odio il Papa e tutto il Vaticano” ecc, e ovviamente è fan dell’UAAR.
In un’altra pagina simile, “A me non interessa un cazzo di Yara Gambirasio” (è stata chiusa da poche ore), l’utente più attivo è Duevirgolacinqueallegriragazzi Morti. Dalla sua bacheca notiamo l’adesione a una lunga serie di pagine blasfeme.
Nella pagina “Yara e Sara due bimbeminchia in meno”, interviene il cretore della pagina. Si chiama Angelo Civero. Nella sua bacheca troviamo varie adesioni a gruppi e pagine blasfemi, anticlericali e denigratori dei credenti.
Gli amministratori del gruppo “Una volta credevo in Dio, poi ho scoperto Babbo Natale”, si sono invece divertiti a pubblicare diversi articoli ironici e macabri come: “Oggi la piccola Sarah Scazzi avrebbe dovuto compiere 16 anni, sapete per caso dov’è la festa?“. Fra i pochissimi che approvano c’è Ivan Z., fan dell’UAAR di Venezia, di Corrado Augias, di Vauro e del CICAP sostiene ironico: «gliel’hanno già fatta la festa». Un altro utente, Saverio C., iscritto a diverse pagine “irreligiose”, si complimenta con l’amministratore: «mamma mia sei un grande Babbo quando fai questi link!». In un altro post, “Yara è stata trovata morta mentre giocava a nascondino”, si sottolinea che «tanti adesso inizieranno tutti a fare i link sopra Yara e Sarah Scazzi, se l’ha saranno già dimenticata sti moralisti del cazzo». Alcuni membri del gruppo disapprovano ferocemente questi link, molti altri invece gioiscono ed ironizzano a loro volta. Fra questi feriscono particolarmente queste frasi: «Per me l’hanno uccisa i genitori per quanto cazzo era brutta». Le scrive Antonio I., fan di pagine come “Se dio avesse voluto che credessimo in lui sarebbe esistito” e simili.
Nel gruppo “Le narici abnormi e asimmetriche di Sarah Scazzi”, si ironizza anche qui sulla povera Sarah. Un utente pubblica una serie di commenti in cui condanna giustamente la pagina ma l’utente Bernardette impura lo ridicolizza e ricomincia ad offendere Sarah Scazzi. Quest’ultimo ovviamente, come si può vedere dalla sua bacheca, è iscritto a tutta una serie di gruppi blasfemi, anticlericali e di promozione dell’ateismo.
Nel gruppo “Dammi tre parole: Gambirasio senza prole” (chiuso da qualche ora), due utenti sono molto attivi. Il primo è un certo Luca G., che contribuisce all’ironia verso la famiglia Gambirasio, iscritto anche lui a vari gruppi blasfemi, alla pagina UAAR e UAARdiRoma. E anche un certo “Il Merendero pazzo”, iscritto a gruppi blasfemi, il quale si diverte con la rima «Dammi tre parole: Sara-Yara e bara».
Nella pagina “Sarah Scazzi contro Yara Gambirasio (Schieramento Sarah Scazzi)“, gli amministratori oltre a divertirsi alle spalle delle due ragazze, deridono coloro che pregano per Sarah e Yara e ironizzando sull’esistenza di Dio scrivono un post intitolato: “Non sapete che il drago Shenron ti ascolta solo se raccogli le sfere del drago?”. Si deride anche chi vota contro l’aborto «perchè Gesù non vuole». In un altro post si invita a schierarsi contro il ddl sugli stati vegetativi. L’utente blasfemo “Monoscopio Blasfemo” è iscritto a questa e altre pagine che ironizzano sulle due ragazze. Si nota anche che quei pochi che difendo l’oppurtunità di una pagina del genere, per contrastare il moralismo italiano che si indigna per due ragazzine sconosciute, lo fanno inserendo bestemmie a tutto andare. Come ad esempio l’utente Ahh Edi Edi e Michele C., il primo fan della “laicità di Stato” e per l’abolizione dell’ora di religione, il secondo con preferenze verso pagine blasfeme non pronunciabili, e così via…
Nella pagina “Alessandro Sala del Corriere della Sera ci ha reso famosi, grazie”, nella quale si insulta il giornalista de Il Corriere della Sera per aver reso pubbliche tutte queste pagine, l’utente Ramses Terzo Ban si lamenta per non essere stato inserito nell’elenco fornito dal quotidiano. Possiamo vedere dalla sua bacheca come anch’egli promuova la blasfemia e sia iscritto ai gruppi anticlericali e antiteisti.
Potremmo continuare per ore con queste segnalazioni. Come ultima sottolineiamo che anche Nonciclopedia ha scritto un intero articolo in cui si prende gioco della povera Sarah Scazzi. Basta una piccola ricerca (non inseriamo alcun link perché i contenuti sono profondamente violenti) per rendersi conto di quanto questo sito sia pesantemente offensivo verso i credenti, i cattolici e il Papa.
Aggiornamento 1/3/11: dopo alcune segnalazioni ricevute riteniamo opportuno specificare che non è nelle intenzioni di questo articolo generalizzare sulla cultura atea, né associare direttamente associazioni o personaggi citati ai gruppi Facebook che abbiamo segnalato.