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«Le campane delle chiese sono bellissime». Dawkins sorprende ancora.

«Sto ascoltando le bellissime campane di Winchester, una delle nostre grandi cattedrali medievali». Questo l'ultimo tweet dell'ateo fondamentalista più famoso del mondo, Richard Dawkins, autore di God Delusion. Si è battuto per anni per annientare "il virus della religione cristiana" ma oggi, un po' invecchiato, è seduto su una panchina ammirando la Winchester Cathedral. Chi l'avrebbe mai detto?

Dawkins, appurato di «aver fallito» la propaganda dell'ateismo -come ammise già nel 2008- sta maturando un ripensamento della sua posizione. I temi sull'inesistenza del Creatore hanno lasciato spazio a quelli più politici (anti-Trump, anti-Brexit ecc.) e sempre più frequentemente si mostra preoccupato dell'avanzata dell'islam in E

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Di fronte all’Islam, Richard Dawkins vede nel cristianesimo un baluardo

Ricordate lo zoologo Richard Dawkins? Quello che «la fede cristiana è uno dei più grandi mali del mondo, paragonabile al virus del vaiolo ma più difficile da estirpare» (The God delusion). Ieri era uno degli intellettuali più in voga, oggi è spesso lo zimbello dei media e del mondo accademico. Ma non è questo il punto, piuttosto il suo continuo cammino di conversione.

La parola conversione è errata, egli continua a dire che Dio, probabilmente, non esiste. Ma la sua posizione si è ammorbidita. Se nel 2012 invitava i suoi sottoposti a deridere pubblicamente i credenti, poco tempo dopo -come abbiamo documentato

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Richard Dawkins, per i suoi colleghi «ha danneggiato la scienza»

Un tempo andava di moda ed era considerato uno degli intellettuali britannici più influenti. Le tesi dello zoologo Richard Dawkins dominavano il confronto pubblico sulla religione, da lui considerata come un pericoloso virus della mente umana che infetta la mente degli sciocchi credenti. Essa andrebbe sconfitta attraverso la divulgazione dell'evoluzione darwiniana, la quale dimostrerebbe l'inesistenza di Dio. Così, dopo la conversione di Antony Flew, ha preso il suo posto nell'immaginario collettivo come "l'ateo più famoso del mondo".

Poi qualcosa ha iniziato a scricchiolare. Nel 2008 in un'intervista al Corriere della Sera ha dichiarato: «ho fallito, ho perso la battaglia per l'ateismo». Il motivo? «Una maggiore influenza della religione». Ne

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Richard Dawkins: «denigriamo i cristiani ma rispettiamo gli animali»

L'ex zoologo Richard Dawkins, noto "cavaliere dell'ateismo" fino a qualche anno fa, ha trovato un interessante escamotage per riabilitare mediaticamente la sua figura. Da anni è, infatti, costantemente al centro di polemiche tanto che sono sempre più numerosi gli appelli del "movimento ateo" che invitano a rinnegarlo pubblicamente. Lo considerano controproducente, un odifreddi italiano per intenderci.

Ecco quindi l'idea di far sua una campagna tanto di moda oggi, sopratutto sui social network. Ha infatti paragonato la lotta contro gli allevamenti intensivi

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Papa Francesco, Richard Dawkins e il rispetto della vita

Papa francesco crociNell'agosto scorso due notizie hanno avuto molta diffusione sul web. Interessanti poiché, per chi ha occhi per vedere, mettono a confronto due visioni opposte della vita di due "rappresentanti" di un approccio alla realtà.

Il primo è Richard Dawkins, una nostra vecchia conoscenza: il cosiddetto "principe dell'ateismo", un anziano signore con il pallino della scienza che crede che la religione sia un virus mentale e ha passato gli ultimi trent'anni a cercarne un antidoto. Oggi è un personaggio imbarazzante per gli attivisti laicisti a causa della sua volgarità e del sessismo che frequentemente crea infinite divisioni tra i suoi fans. «E' segno di civilizzazione abortire i feti con Sindrome di Down», ha scritto su Twitter. Rispondendo ad una donna che parlava di "dilemma" il fatto di portare in grembo un b

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Richard Dawkins difende la pedofilia?

Richard Dawkins E' ufficiale ormai, Richard Dawkins ne combina di più perfino del nostro simpatico Odifreddi. Dopo essersi classificato tra i peggiori misogini del 2011 per aver chiesto di tacere ad una donna che si lamentava degli abusi subiti in una conferenza di atei militanti, in questi giorni "l'ateo più famoso del mondo" (che però ha cambiato idea dicendo di essere agnostico) ha difeso la "pedofilia mite". Questo è quanto dicono i media, in realtà non è vero.

In un'intervista al "Times", il 72enne inglese ha raccontato che nel 1950 uno dei suoi maestri di scuola una volta lo ha messo sull

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Discendente di Darwin diventa cattolica grazie a Richard Dawkins

Laura KeynesNon solo una diretta discendente del celebre naturalista Charles Darwin è diventata cattolica, ma si è convertita grazie alla militanza ateistica di Richard Dawkins basata  principalmente sulla strumentalizzazione del pensiero di Darwin.

Mai ci saremmo immaginati di riportare una vicenda del genere ma è accaduto con Laura Keynes, la quale oltretutto si è unita a "Catholic Voices", un progetto online di divulgazione e apologetica cattolica.

Laura ha scritto di essere tornata alla fede cattolica dopo un periodo di agnosticismo. Figlia di un padre miscredente e una madre cattolica ma in seguito diventata buddista, fu battezzata cattolica ma scivolata nell'agnosticismo nei suoi anni dell'adolescenza e «lontana da ogni contatto con la Chiesa».

Tuttavia, me

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Altro fuoco amico su Richard Dawkins

Richard Dawkins Douglas Murray scrittore e giornalista inglese, nonché direttore del think thank Centro di Coesione Sociale, distintosi negli ultimi anni come strenuo critico del fondamentalismo islamico, dalle colonne del prestigioso quotidiano The Spectator muove un’acuta critica al re degli ateologi Richard Dawkins, il quale nel corso di un intervento alla Cambridge Union Society aveva affermato che: «Non c’è posto per la religione nel XXI secolo».

Per la verità, la dichiarazione di Dawkins, era stata già ampiamente criticata di fronte ad un uditorio di 800 persone - in gran parte studenti - lo scorso gennaio. L'esito della votazione alla mozione proposta dallo scienziato, infatti, aveva sancito la sconfit

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Dawkins: da super-ateo ad agnostico, fino a cristiano culturale

Richard DawkinsÈ decisamente una curiosa parabola quella di Richard Dawkins: passato agli onori della cronaca come "l'ateo più famoso del mondo" dalle posizioni recisamente anticlericali, antireligiose e spesso genuinamente anticristiane, si scopre in realtà «agnostico» e «culturalmente cristiano» (?) - ma, quello che ad un occhio ingenuo potrebbe sembrare un ravvedimento, è soltanto un semplice caso di pura incoerenza.

La parabola del professore inizia nel 2007, con la pubblicazione de «L'illusione di Dio», nella quale, per 400 pagine, sostiene che la fede in un Creatore si qualifica come un'illusione, facendolo entrare di diritto nel jet-set degli pseudo-intellettuali come il "paladino dell'ateismo militante". Nondimeno, questo non gli ha impedito, tra una conferenza e l'altra, nel dibattito contro l'ex arcivescovo di Canterbury (che peraltro, il professore,

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Dawkins fa il bulletto con i cristiani, ma non con l’Islam

Richard DawkinsL'ex zoologo Richard Dawkins, assieme ai vari integralisti Daniel Dennett, Christopher Hitchens, Sam Harris e agli italiani Odifreddi, Augias e Flores D'Arcais, ha avuto il merito di rivelare pubblicamente quanto possa essere intollerante e discriminatorio l'ateismo militante.

Le loro posizioni non solo hanno riportato Dio al centro del dibattito in Occidente, ma hanno anche stimolato tantissimi intellettuali non credenti a confrontarsi ed avvicinarsi a quelli cristiani, riconoscendo in essi degli interlocutori seri con i quali allearsi per respingere le aggressive banalità del laicismo antireligioso.

Ormai questi soggetti hanno fatto il loro tempo (non a caso superano tutti i 60 anni di età), tanto che perfino nella secolarizzata Gran Bretagna l'ex arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams,

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