Unioni civili per lo 0,02% della popolazione. E la Cirinnà strillava: «Sono urgenti!»

Unioni civili in Italia e la legge Cirinnà. I dati evidenziano l’inutilità di una legge ideologica imposta dopo due anni di furiose battaglie che bloccarono il Paese, cercando di convincerci che fosse una necessità impellente ed urgente richiesta dal popolo.

 

«Mi state dicendo che abbiamo bloccato il Paese per due anni per lo 0,02% della popolazione? E poi ci lamentiamo della natalità, delle politiche familiari assenti, del fatto che i giovani non hanno futuro». Così Gigi De Palo, presidente del Forum delle famiglie, ha commentato la conferma di ciò che già tutti sapevamo: al 1° gennaio 2018 coloro che hanno beneficiato delle unioni civili sono lo 0,02% della popolazione italiana. Sono crollati i matrimoni, mentre aumentano i divorziati.

Lo ha certificato l’Istat, segnalando anche che gli uniti civilmente hanno un’età media di 49,5 anni se maschi e di 45,9 anni se femmine. «Le unioni civili sono urgenti!», ripeteva instancabilmente la senatrice Monica Cirinnà, autrice della discussa legge sulle unioni civili. E, a pappagallo, ripetevano a ruota anche i cosiddetti “cattodem”, i cattolici militanti nel Partito Democratico (ma anche gran parte dei cattolici di Forza Italia). «Questa legge è urgente», diceva il senatore Giorgio Tonini. Nel frattempo Papa Francesco ripeteva che «non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione», aggiungendo, che le convivenze «sono nuove forme, totalmente distruttive e limitative della grandezza dell’amore del matrimonio».

I Grasso, le Boldrini, le Cirinnà e i Matteo Renzi crearono una bagarre ideologica a favore di 13mila persone, abbandonando 29 milioni di coniugati: «Chi voleva mettere su famiglia è stato trascurato e abbandonato. Chi, invece, è riuscito nell’impresa di sposarsi, è stato condannato all’indigenza, a non arrivare fino alla fine del mese», ancora il commento di De Palo. «Uno Stato che costringe le giovani coppie ad andare all’estero, perché qui non è possibile fare un figlio, è uno Stato che ha perso la sua dimensione umana». E la vera urgenza è sempre stata una seria politica a favore della famiglia.

Sembra che nemmeno l’attuale governo abbia molta premura da questo punto di vista, anche considerando che il ministro Fontana è privo di portafoglio. Le recenti dichiarazioni della fidanzata di Salvini, Elisa Isoardi, sulla necessità dello Stato di occuparsi dei “diritti civili” (e sappiamo tutti che dietro a questa formula si nasconde l’arcobaleno), vanno proprio nella direzione opposta.

La redazione

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27 commenti a Unioni civili per lo 0,02% della popolazione. E la Cirinnà strillava: «Sono urgenti!»

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  1. andrea g ha detto

    Grande Cirinna’: insieme a Saviano e Asia Argento
    sarebbe perfetta a completare il quadro dirigente
    della Nuova Sinistra Attici & Champagne.
    I lavoratori sono estasiati.

    • Olivia70 ha detto in risposta a andrea g

      Invece Salvini sai che uomo Pio e retto, soprattutto non razzista e non fascista. Ma capisco che c’è gente che pur di non votare qualcosa che possa ricordare la sinistra è pronta a vendersi al Diavolo

      • minimus ha detto in risposta a Olivia70

        Dalle ghigliottine al Terrore rosso, dal socialismo reale al politicamente corretto, la sinistra è quanto di peggio il “pensiero” politico occidentale sia riuscita a partorire in due secoli.
        Distruzione della società cristiana, distruzione della religiosità umana, distruzione del concetto stesso di realtà. Nel mentre, innumevevoli massacri sotto il pretesto del progresso e dell’uguaglianza.

        • Gianluca C. ha detto in risposta a minimus

          Ti sei dimenticato di scrivere che mangiavano i bambini

          • minimus ha detto in risposta a Gianluca C.

            “Il fascismo è il male assoluto, il comunismo è stato applicato male” (cit.)

            Ok.

            Repressioni nella guerra civile, 1.5 milioni.
            Carestia del 1922, 1 milione.
            Decosacchizzazione, mezzo milione.
            Dekulakizzazione, 5 milioni.
            Carestia ucraina (voluta), 7.5 milioni.
            Carestia kazaka (voluta), 2.5 milioni.
            Morti nelle deportazioni per fame, freddo ecc., 1 milione.
            Morti nei gulag per fame, freddo ecc., 1.5 milioni.
            Purghe staliniane, 1.5 milioni.
            Prigionieri di guerra (tedeschi, italiani, perfino sovietici tornati e accusati di tradimento per essersi fatti catturare!!!) per maltrattamenti, mezzo milione.
            Oltre 20 milioni di morti nella sola Unione Sovietica. Stalin se la gioca tranquillamente con Hitler.

            Sotto lo zar la media era di una condanna a morte alla settimana, durante le purghe si arrivò a 10.000 AL GIORNO. O per paragonare, ogni giorno si emanava un numero di condanne 300 volte superiore a quelle emesse dal tribunale speciale fascista IN TUTTA LA SUA ESISTENZA.

            A Butovo, dove sono stato personalmente, furono fucilate e sepolte in fosse comuni 20.000 persone, tra cui una ventina di comunisti italiani (la rivoluzione mangia i suoi figli…) e un ragazzino di 13 anni, Misha, un orfanello che aveva rubato una forma di pane.

            Ma probabilmente a convincere i kompagni non basterebbe tutta l’evidenza del mondo.

          • Andrea2 ha detto in risposta a Gianluca C.

            Mangiavano i bambini e ne mangiavano anche tanti: solo di bambini italiani, dal 1978 ad oggi, se ne sono mangiati sei milioni!

      • Minstrel ha detto in risposta a Olivia70

        Da quando mi sono scoperto di sinistra, ho smesso di votare quella italiana…

  2. Klaud ha detto

    Dopotutto, se ad usufruirne sono così in pochi, il casino lo hanno creato quelli che vi si opponevano. A che pro?
    Che fossero pochissimi lo si era detto e capito da subito, ma le battaglie ideologiche si combattono dando aria alla bocca.
    Però, ora che si è capito che sono quattro gatti, li si addita come fossero la rovina di trenta milioni di regolari. Regolari secondo chi, l’opinione della chiesa?

  3. Il cavaliere oscuro ha detto

    Questo ad esempio non mi sembra un uomo di Chiesa:
    https://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=48790

  4. Emanuele ha detto

    Però, facciamo bene i conti. Al 1° gennaio corrente anno, la legge era in vigore da 18 mesi. Quindi mediamente ci sono state 720 unioni civili al mese.
    Nel frattempo ci sono stati 16.170 matrimoni al mese (prendo a riferimento il 2014, ultimo dato che ho trovato)

    Quindi, le unioni civili rappresentano il 4.5% rispetto ai matrimoni. Numeri piccoli, ma non trascurabili socialmente.

    Questo per dire che non è la quantità di beneficiari a decretare la giustizia di una legge. Altrimenti, dovremmo difendere l’aborto praticato su almeno 6 milioni di nostri concittadini.

    • Gianluca C. ha detto in risposta a Emanuele

      Quello che tu dici è corretto, ma vuoi mettere come fa più effetto “0,02%” anziché “4,5%” per fare facile ironia sulla legge Cirinnà?
      A quando il titolo
      Bambini thailandesi intrappolati in grotta lo 0,0001% della popolazione. E i soccorritori strillavano “sono urgenti”
      ?

    • Seba ha detto in risposta a Emanuele

      @Emanuele, già il fatto che becchi il consenso del caro Gianluca, il debunker di Pizzo Calabro, dovrebbe allarmarti.
      Il fatto è che tu confronti con i matrimoni, scelta legittima ma senza senso. Se si confronta con la popolazione, appare lo 0,02%. E infatti è il metodo usato dall’Istat: https://www.istat.it/it/archivio/220713

      @Gianluca C.
      La tua facile ironia dovresti rivolgerla all’Istat dato che giustamente confronta il dato con la popolazione e non con i numeri dei matrimoni (come fa Emanuele e non si conosce il motivo).
      Ecco cosa riporta l’Istat: “Considerando sia le unioni civili costituite in Italia sia le trascrizioni di unioni costituite all’estero, al 1° gennaio 2018 le persone residenti unite civilmente sono circa 13,3 mila (0,02% della popolazione), di sesso maschile nel 68,3% dei casi”
      https://www.istat.it/it/archivio/220713

      • Gianluca C. ha detto in risposta a Seba

        Ma chi ti conosce e che cosa vuoi?
        Le battute razziste falle a tuo fratello, ok?

      • Emanuele ha detto in risposta a Seba

        Il motivo è molto chiaro… e lo scritto.

        Potrà essere senza senso confrontare nello stesso periodo di tempo le coppie formstesi da unioni civili con quelle formatesi per matrimonio.

        In effetti ha molto più senso confrontare le famiglie che si sono formate in un lasso di tempo di 19 mesi con quelle che si sono formate in 84 anni (1008 mesi), prendendo la coppia più longeva in Italia.

        Quindi, i numeri dell’Istat (che non trae conclusioni sociopolitiche, ma fornisce i numeri per poterle fare), presi così dimostrano un “ovvioma”: i benefici (o malefici) di una legge si vedono ad anni di distanza.

        Pensa te che 6 mesi dopo la pubblicazione della legge cirinnà, le coppie erano poche centinaia. Addirittura il giorno dopo la promulgazione della legge, nessuno si unì civilmente! Una legge quindi inutile.

        E ragionando così invece diventano essenziali e giuste le leggi su aborto e divorzio, usate da milioni di concittadini.

        • Gianluca C. ha detto in risposta a Emanuele

          Senza ironia: complimenti per la pazienza avuta nello spiegare una cosa apparentemente ovvia (l’incidenza delle unioni civili rispetto ai matrimoni dev’essere considerata nel medesimo intervallo temporale) ma che evidentemente per qualcuno tanto ovvia non era.
          Paradossalmente, la ratio tra unioni civili e matrimoni in Italia in questi 18 mesi è stata più alta della media europea (3 per cento, più o meno). Vaglielo a spiegare a De Palo…

  5. Max De Pasquale ha detto

    Se almeno adesso si facessero politiche a favore delle giovani coppie che vogliono mettere su famiglia… anche solo per ragioni pratiche: se no tra un po’ chi ci pagherà le pensioni? se non sbaglio, ci sono regioni d’Italia dove c’e’ meno di 1 figlio per coppia.

    • Klaud ha detto in risposta a Max De Pasquale

      Ho qualche dubbio sul fatto che chi oggi vive di sussidi sia colui che mi pagherà la pensione domani. Uno schema Ponzi al contrario.
      Avrebbero dovuto pensarci quarant’anni fa a prevedere l’andazzo dell’economia; università e politecnici cosa sono lì a fare?

      • Gianluca C. ha detto in risposta a Klaud

        Uno schema Ponzi al contrario.

        😀 😀 😀

        università e politecnici cosa sono lì a fare?

        Forse è quarant’anni che discutevano sulla legge Cirinnà, e hanno trascurato tutto il resto

      • Max De Pasquale ha detto in risposta a Klaud

        Allora, completiamo la precedente considerazione: politiche a favore delle giovani coppie che vogliono mettere su famiglia, ed un’economia con piu’ posti di lavoro veri, non sussidi.
        Campa cavallo in entrambi i casi.

  6. De-bunker di Pizzo Calabro ha detto

    Le unioni civili sono poche, e vi lamentate perché la legge era inutile.
    Se erano tante, vi lamentavate perché la famiglia regolare era in pericolo.
    Chissà cosa dicevate se le unioni civili erano medie.

  7. giuliano ha detto

    Sono sempre stato contrario alla Cirinnà (le unioni civili di fatto aprono la strada al futuro riconoscimento del “matrimonio” per le omocoppie e soprattutto alla futura vergognosa possibilità di comprarsi e crescere i figli). Ma comunque la Cirinnà, dal mio punto di vista, ha introdotto anche cose interessanti; mi riferisco alle norme sulle convivenze (parlo ovviamente in riferimento alla coppia uomo+donna che vuole formare una famiglia generazionale).

    I conviventi ora hanno gli stessi diritti dei coniugi uniti in matrimonio qualora uno dei due fosse arrestato. Stesso discorso in caso di malattia o ricovero; il convivente di fatto può designare l’altro quale suo rappresentante per le decisioni in materia di salute. In caso di morte del proprietario della casa di comune residenza il convivente di fatto superstite ha diritto di continuare ad abitare nella stessa per un periodo pari alla convivenza col limite dei cinque anni. I conviventi di fatto ora sono agevolati nelle graduatorie per l’assegnazione di alloggi di edilizia popolare. Ci sono norme che rispettato i reciproci diritti nell’impresa e nel lavoro. E’ stato chiarito bene il discorso sui contratti di convivenza a fini patrimoniali, ecc…

    Noi ci siamo sposati in chiesa prima che in Municipio. Dopo il matrimonio “civile” abbiamo scoperto che essere sposati cumula il reddito e abbiamo avuto un sacco di problemi con le graduatorie all’asilo e con le dichiarazioni prima casa (due case ereditate). Unico vantaggio del matrimonio civile è la reversibilità (chissà perchè data anche alle omocoppie… bho…) e qualche legge che “difende” (o dovrebbe difendere) i figli in caso di separazione.

    Altri lati negativi della convivenza (oltre alla mancanza di reversibilità e alla mancanza di “tuitio” statale dei figli in caso di separazione) è che la donna deve usare solo il suo cognome e l’uomo deve usare solo il suo cognome (ma non mi sembra un gran problema… anzi…) e per la successione bisogna necessariamente predisporre il testamento.

    Secondo me la miglior scelta per una coppia cattolica è il matrimonio sponsale (dal punto di vista del credo religioso) e la convivenza (dal punto di vista civile). Ha sempre meno senso sposarsi sponsalmente ed utilizzare l’istituto del matrimonio previsto dallo Stato (di fatto sta diventando sempre più una burletta).

  8. Tiziana ha detto

    Condivido pienamente l’articolo! I dati Istat dimostrano che questa legge non solo ha danneggiato l’istituzione della famiglia come da Costituzione (l’unica in grado di generare prole e continuare la specie), ma anche favorito gli “scaltri” single di pari sesso che candidamente hanno ammesso, in numerosi casi, di aver approfittato di questa formazione sociale, per usufruire dei vantaggi economici con un semplice e mero rapporto di amicizia. Tutto questo è un’offesa per milioni di famiglie alle quali questa “scaltrezza” viene addebitata ogni giorno e nonostante tutto mettono al mondo figli per questa “povera” Italia.

  9. Roberto ha detto

    e voi gridavate ” è il baratro dell’umanitaaaa” !!

    Tu scherzi, adesso sono lo 0,02%, tra qualche anno lo 0,04%, andrà a finire che tra cinquant’anni saranno lo 0,1% e allora sì che la sacralità della famiglia naturale cadrà definitivamente in rovina sotto i colpi delle lobby gay

    e certo siccome ci si puo sposare tra omosessuali allora tutti diventano gay per per il gusto di sposarsi !!

    che gente…

  10. Foxino ha detto

    Lo 0.02% sono 13.000 persone.
    A me, etero, non cambia nulla.
    A queste 13.000 persone cambia la vita in meglio.

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