«Scelsi di fare il ginecologo per far nascere i figli, non per eliminarli»

Scioccante intervista all’ultimo ginecologo abortista del Molise, Michele Mariano. “Conosco la scienza, so che sto sopprimendo una vita”. Ma continua a farlo, credendo alla bufala dell’aborto clandestino.




Ogni volta che un ginecologo abortista viene intervistato diventa una testimonianza scioccante.

«Faccio 400 aborti l’anno, sono l’ultimo ginecologo non obiettore rimasto in tutto il Molise. Ma questo mestiere io l’avevo scelto per far venire al mondo i figli, non per eliminarli».

E’ amara la riflessione emersa ieri su Repubblica da parte del ginecologo Michele Mariano dell’ospedale “Antonio Cardarelli” di Campobasso.


«Conosco la scienza, non sono felice di sopprimere una vita»

Il suo intervento si inserisce nella polemica di questi giorni per l’avvio di un concorso di assunzione di due ginecologi non obiettori all’ospedale San Camillo di Roma, rimasto senza medici disposti ad uccidere.

L’Ordine dei medici di Roma è intervenuto duramente: «Prevedere un concorso soltanto per non obiettori di coscienza ha il significato di discriminazione di chi esercita un diritto sancito dalla bioetica e dalla deontologia medica».

La notizia si trova ovunque, ci hanno colpito più di tutto però le parole di Mariano. Si dichiara ateo, «ma sono un medico e conosco la scienza». E la scienza cosa dice? «Non dobbiamo avere paura della verità. Quel feto potrebbe diventare un bambino, come negarlo?».

Quel feto è già un bambino e le sue parole sono tragiche: «Non voglio che le donne tornino all’aborto clandestino e muoiano nelle mani di chissà quali macellai. Questo non vuol dire che quando sopprimo una vita sono contento». Lo spauracchio dell’aborto clandestino è una vecchia bufala, ma non vogliamo polemizzare. Ci basta l’onestà della consapevolezza di sopprimere una vita.

«Sapete qual è la mia più grande soddisfazione?», chiede il ginecologo. «Quando una donna sceglie di tenerlo il bambino. Quando lo fa nascere. Io provo sempre a capire se c’è un margine per evitare l’aborto. Se ci ripensano per me è una festa».


Come lui, anche altri ginecologi abortisti.

La stessa, drammatica, consapevolezza del ginecologo abortista Massimo Segato, vice primario di Ginecologia all’ospedale di Valdagno (Vi), di cui abbiamo parlato poco tempo fa.

Stesse parole utilizzate anche da Alessandra Kustermann, ginecologa e primario di ostetricia e ginecologia della Mangiagalli di Milano: «So benissimo che sto sopprimendo una vita. E non un feto, bensì un futuro bambino. Ogni volta provo un rammarico e un disagio indicibili».


Aborto conquista di civiltà?

Il giornalista Enrico Mentana ritiene la legge 194 una “conquista di civiltà”. Gli abbiamo risposto su Facebook che se così fosse, non esisterebbe alcun permesso legislativo a praticare l’obiezione di coscienza, il 70% dei ginecologi non obietterebbe mai verso una presunta civiltà, i ginecologi abortisti non esulterebbero quando la donna decide di non intraprendere la strada prevista da questa legge.

Nessuno, tanto meno a tali percentuali, obbietterebbe ad esempio verso la “conquista di civiltà” della libertà d’informazione e non esisterebbe alcun permesso statale che permettesse di obiettare alla “conquista di civiltà” del suffragio femminile. Eppure, ciò esiste per l’aborto e l’obiezione viene praticata in massa proprio dalla categoria professionale che è costretta a praticarlo in quanto sa benissimo che non c’è alcuna “civiltà” nell’interruzione, non di una gravidanza, ma di una vita umana.

Un’evidenza, a quanto pare, ben nota anche ai pochi ginecologi non obiettori.

 

ginecologo aborti

 

La redazione

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13 commenti a «Scelsi di fare il ginecologo per far nascere i figli, non per eliminarli»

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  1. lorenzo ha detto

    Mastro Titta ginecologo: l’importante è osservare la legge…

  2. Fabio ha detto

    Quando la Chiesa invita ad astenersi dai rapporti ante ed extra matrimoniali, non esercita soltanto una funzione di educazione spirituale, essendo il corpo di un uomo o di una donna, tempio dello Spirito Santo, ma svolge anche un ruolo di educazione sanitaria e sessuale, mirato ad evitare che vi possano essere gravidanze indesiderate, (con conseguenti omicidi abortivi), specie fra le adolescenti o ragazze poco più che ventenni.
    Come scrissi qualche settimana fa, il valore della castità lo si comprende solo dopo aver sperimentato il peccato nelle sue varie forme, che comunque seguono un filone logico: dalla violazione della verginità/innocenza, all’omicidio di essere umano tramite aborto.

  3. Klaus B ha detto

    Non offendiamo Mastro Titta, che giustiziava persone condannate da un regolare processo e lo faceva con grande competenza, procurando loro il minimo possibile di sofferenza. Tanto che a Roma esiste ancora il detto “farsi ammazzare da un boia capace”…

  4. beppino ha detto

    Oggigiorno la donna può essere seguita gratuitamente e nella più completa privacy durante tutta la eventuale gravidanza indesiderata.
    Oggigiorno la donna può partorire con piena e gratuita assistenza e in pieno anonimato.
    Oggigiorno la donna può disconoscere in modo assolutamente anonimo la vita che ha fatto crescere dentro di se.
    Oggigiorno la donna, dopo aver eventualmente disconosciuto il figlio, può essere tranquilla che il neonato avrà piena assistenza e troverà sicuramente una famiglia che amorevolmente lo prenderà in carico.
    Oggigiorno é SOLO la donna a decidere (non conta una mazza l’uomo che l’ha resa gravida, non conta una mazza la sua o l’altrui famiglia, non conta una mazza tutto il sistema sanitario, nessuno può metterci lingua…).
    In realtà la 194 non é servita ne serve a niente in quanto qualora la donna fosse oggetto di stupro e qualora la donna fosse in pericolo di vita per la propria gravidanza GIA’ prima della 194 le era garantito il procurato aborto (per il semplice fatto che nessuno può obbligare una persona ad “immolarsi” per salvarne un’altra).
    Da un punto di vista laico la 194, che attualmente implica ogni 5 minuti nella sola Italia un procurato aborto, é solo una vergognosa vigliaccata. Questo é e questo, sinteticamente, rimane.
    Da un punto di vista etico la 194 non può essere considerata simbolo di civiltà … casomai “semplice” prevaricazione del più debole da parte del più forte. Con buona pace della cosiddetta pannelliana “conquista di libertà”.
    Da un punto di vista giuridico é una grande presa in giro dei principi base della Carta Costituzionale e solo per elucubrazioni da azzeccagarbugli la 194 ha avuto l’avvallo della corte costituzionale trent’anni fa.
    Il Mentana e la sua “conquista di civiltà” dovrebbe chiedersi perché, dopo decenni, non c’é uno Stato al mondo dove non si continui a discutere sull’opportunità o meno di intervenire su questa tragedia (sia amplificandone la fattibilità come venne proposto dall’amorfa Clinton in campagna elettorale o anche riducendone le possibilità come ultimamente acquisito in Polonia).
    Dall’origine dell’uomo la “specie umana” ha avuto circa 100*10^9 parti (in circa 10^5 anni); SOLO nell’ultimo trentennio, in modo lecito e legale, ci sono stati 5×10^9 procurati aborti. Non c’é nessuna altra specie animale che può vantare certi record…

    • Michele ha detto in risposta a beppino

      Il problema grosso è che personaggi come Mentana (o Saviano), che è un conduttore televisivo e nulla di più, vengono assurti al ruolo di “maître à penser” come se le loro affermazioni, condensato del politicamente corretto del momento senza troppa elaborazione intellettuale, rappresentassero una sintesi elevata della coscienza morale e politica del Paese. Giornalisti, di per sé categoria alquanto ignorante, divenuti punti di riferimento. Simbolo della decadenza intellettuale di questo paese.

    • Fabio ha detto in risposta a beppino

      10 elevato alla nona potenza di aborti, tradotto matematicamente in un giga di persone uccise.

      Tradotto umanamente in mera mostruosità, cose che inducono a riflettere come il Padre Eterno possa aver sopportato uno sterminio del genere.

  5. Livio ha detto

    Questo dottor Mariano mette in crisi sinceramente. Al di là del fatto che sia non obiettore o ateo, è consapevole di quello che va a fare praticando 400 aborti l’anno, non gioca con le parole come fanno i medici abortisti di professione e i Mentana.
    Allora per quale motivo non si ribella? Per amore della legge?

    • claudia2674 ha detto in risposta a Livio

      Lo dice lui stesso: perché altrimenti le donne si rivolgerebbero a centri che praticano aborti clandestini con tutto quello che ne deriverebbe. Ma è logico che uno che ha studiato medicina lo ha fatto perché voleva salvare vite umane e non il contrario.

  6. franco bacci ha detto

    Infatti,d’accordo con i commenti sovraesposti,l’aborto e’ quello che e’ sempre stato,la soppressione di un essere umano in sviluppo nell’utero materno.
    I radicali ,i sinistri di varia natura,hanno portato l’individualismo,l’egoismo, l’interesse personale e privato a supremo dogma collettivo,non interessano i diritti altrui,ma quelli personali,e’ questo che la sinistra(principalmente ma non esclusivamente),dopo la rivoluzione sessantottina ha portato avanti.
    Ormai gli interessi della classe operaia ,non hanno piu’ alcun valore,sono solo “discussioni teoriche e ideologiche”,ricordi di “quando si lottava per “il potere al popolo”,rispolverati,come sta facendo la Sinitra Italiana,quando occorre conquistarsi uno spazio politico di potere,la sinistra nel suo complesso ha ormai perso la sua egemonia culturale,come diceva Gramsci,puo’ solo attuare provvedimenti autoritari o repressivi,come la legge recentemente approvata in Francia che persegue penalmente chi contrasta l’aborto,la sinistra ormai ha perso,deve ricorrerre alla dittatura(se puo’ farlo).
    Una cosa Mao Te Tung,l’aveva detta giusta: ogni pensiero filosofico,ogni ideologia,o opinione politica raggiunge un massimo poi inizia il suo declino,probabilmente e’ cosi’ anche per la sinistra,ma non va sottovalutata la sua influenza,perche’ questa ha in mano i mezzi di diffusione delle notizie come televisioni e giornali.

  7. Daniela67 ha detto

    Tutte queste storie di medici abortisti che si “pentono” fra virgolette, mi lasciano basita. Ma se sei a disagio e pensi che stai sopprimendo una vita PERCHE’ DIAMINE continui a farlo?

    • sara ha detto in risposta a Daniela67

      Perche’ qualcuno il lavoro sporco lo deve pur fare Daniela…

      Pero’ tu hai ragione c’e’ sempre una scelta a monte..

  8. Pippo ha detto

    giuramento di Ippocrate che tutti i medici fanno “Non somministrerò ad alcuno, neppure se richiesto, un farmaco mortale, né suggerirò un tale consiglio; similmente a nessuna donna io darò un medicinale abortivo.” a che serve questo giuramento se poi viene violato?

    • Fabio ha detto in risposta a Pippo

      Perché un medico che pratica l’aborto, ha abbandonato il Giuramento di Ippocrate, per darsi all’opera di un ipocrita.

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