Il falso mito dei pagani perseguitati dai cristiani

Persecuzione dei pagani, i dubbi degli storici. Mentre è ampiamente attestata la persecuzione dei cristiani da parte del mondo pagano, da Nerone a Costantino, gli storici smentiscono una persecuzione antipagana al di là di singoli episodi di violenza e sanzioni imperiali.

 

Qualche mese fa si è parlato di un ritorno al culto degli dèi in Grecia, con relativa diffusione del politeismo e della tradizione etnica. Ad accompagnare la notizia anche la segnalazione della distruzione di una chiesa ortodossa sull’isola di Creta da parte dei “seguaci di Zeus”: oltre ad atti di vandalismo sono state depositate feci al suo interno e sono comparsi messaggi contro il cristianesimo sulle pareti della chiesa.

Questo perché i seguaci neo-pagani vedono il cristianesimo come una religione che ha sostituito le pratiche religiose degli antichi greci, e per certi versi, lo avrebbe fatto con la violenza. Ma è davvero andata così? Innanzitutto, bisognerebbe ricordare cosa accadde prima che il cristianesimo divenne religione predominante dell’impero romano.

 

La persecuzione pagana ai cristiani: da Nerone a Costantino.

La più famosa e iniziale persecuzione ai danni dei cristiani originò dall’imperatore Nerone che, secondo la studiosa italiana Marta Sordi, ordinario di Storia greca e Storia romana all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, ha provocato «qualche centinaio di vittime» (M. Sordi, I cristiani e l’impero romano, Jaca Book 2011, p.31). L’oppressione continuò con l’imperatore Domiziano (81-96 d.C.), mentre sotto l’imperatore Traiano (98-117 d.C.) il cristianesimo venne considerato illecito. Nel 112 Plinio il Giovane, governatore della Bitinia, scrisse: «Io chiedo loro di persona se sono cristiani, e se loro ammettono, io ripeto la domanda una seconda e poi una terza volta, avvertendoli della punizione che li attende. Se persistono, ordino che vengano portati via per essere giustiziati» (Lettere, Rizzoli 2009, 10.96). Soltanto nel 260 venne abrogata la legge della trasgressione capitale, ma le persecuzioni ricominciarono sotto l’imperatore Galerio nel 305 d.C. che -secondo il prof. Timothy Barnes dell’University of Edinburgh-, era nientemeno che «un pagano fanatico» (T. Barnes, Constantine and Eusebius, Harvard Univeristy Press 1981, p.19), il quale fece pagare ai cristiani le avversità che avevano colpito l’impero.

L’editto di Galerio (a nome di Diocleziano) del 303 «mise al bando tutti i raduni cristiani, comandò che tute le scritture cristiane fossero bruciate, estromise i cristiani dai pubblici uffici. In tutto, circa tremila capi e membri illustri furono giustiziati, e migliaia di altri furono condannati alla schiavitù e mandati in miniera» (M. Grant, “The History of Rome, Faber and Faber 1978, p.308). Nel 311, Galerio, sul letto di morte, revocò tutti i decreti che aveva fatto promulgare contro i cristiani e ordinò che essi pregassero per la sua guarigione. La cosa più incredibile è che, nonostante questa profonda persecuzione, «la rapida crescita della popolazione cristiana continuò!» (R. Stark, Il trionfo del cristianesimo, Lindau 2012, p.195). L’Editto di Milano, emanato nel 313 da Costantino, stabilì la libertà di culto per tutte le religioni e pose fine alle persecuzioni contro i cristiani nell’Impero romano.

Come spiegato dal rinomato sociologo Rodney Stark, docente alla Baylor University, «moltissimi romani, sopratutto appartenenti all’èlite politica, credevano sinceramente che fossero stati gli dei a rendere Roma quel grandioso impero che era diventata. Stando così le cose, il cristianesimo costituiva un chiaro insulto nei confronti degli dei». I persecutori romani, ha proseguito, «prestarono attenzione anzitutto ai leader della Chiesa. I vescovi di Roma e Antiochia furono torturati e giustiziati quasi contemporaneamente, i vescovi di Gerusalemme e Antiochia morirono in prigione, diversi cristiani ordinari furono catturati, fra cui varie anziane inermi come Apollonia di Alessadria a cui furono rotti i pochi denti rimasti prima di essere arsa viva» (R. Stark, Il trionfo del cristianesimo, Lindau 2012, p.188-191).

 

Pagani perseguitati dai cristiani? I dubbi degli storici.

Da Costantino in poi, sopratutto quando i suoi figli presero il potere, la situazione politica si capovolse e l’opposizione antipagana arrivò con gradualità. La cosiddetta “persecuzione pagana” da parte dei cristiani si concretizzò in diversi templi e statue abbattute, testi bruciati e forte opposizione ai sacrifici cruenti, spesso umani, compiuti dai fedeli pagani e conseguente proibizione delle pratiche divinatorie che li contemplavano (l’ultimo editto dell’imperatore Teodosio, ad esempio, recitava: «È nostra volontà e piacere che nessuno dei nostri sudditi, sia magistrato o cittadino privato, nobile o plebeo, presuma in qualsiasi città o luogo, adorare un idolo inanimato col sacrificio di vittime innocenti»). Alcune cose sono però da puntualizzare: innanzitutto, la chiusura dell’Accademia di Atene da parte dell’imperatore Giustiniano nel 529, citata spesso come esempio dell’oppressione dei cristiani nei confronti dei pagani, è da ritenersi «l’azione isolata di un monarca tirannico, un evento significativo solo per i diretti interessati e ben lontano dalla fine della filosofia antica», come ha scritto lo storico inglese James Hannam, il cui lavoro è entrato nella rosa dei candidati per il premio della British Society for the History of Science. Al contrario, per quanto riguarda la distruzione della biblioteca di Alessandria, «la storia che l’imperatore cristiano Teodosio la abbia distrutta», ha scritto sempre Hannam, «è chiaramente una finzione».

Anzi, sempre lo storico inglese Hannam ha ricordato che se conosciamo la letteratura latina, «dobbiamo ringraziare la Chiesa per quello che abbiamo». Furono infatti i monaci cristiani a ricopiare i testi classici, conservandoli nel tempo e permettendo la loro sopravvivenza. La sua conclusione è che «non è mai avvenuta una distruzione indiscriminata della letteratura antica da parte del cristianesimo istituzionale; non c’è stato alcun tentativo di sopprimere la scrittura pagana di per sé, le opere magiche ed esoteriche sono state trattate esattamente nello stesso modo di come lo erano sotto gli imperatori pagani, che non le apprezzavano molto; con alcune eccezioni, il rispetto per la cultura pagana era diffuso tra i cristiani; la sopravvivenza della letteratura classica è quasi interamente attribuibile agli sforzi dei monaci cristiani che hanno laboriosamente copiando a mano i testi».

Effettivamente durante il governo degli imperatori “cristiani” (bisognerebbe poi aprire un capitolo sulla loro reale devozione, al di là della convenienza politica) non sembra si siano affatto verificate le violente stragi che hanno invece caratterizzato il dominio pagano sui cristiani. Ci fu certamente un conflitto politico-religioso -caratterizzato da azioni certamente condannabili, oggi- ma nessun dilagante spargimento di sangue. Lo storico Giovanni Filoramo, ordinario di Storia del Cristianesimo all’Università di Torino, ha infatti scritto che il cristianesimo tentò di eliminare l’errore, non coloro che erravano. Al di là di singoli episodi violenti, riconducibili ad una forma di guerriglia urbana, la legislazione degli imperatori “cristiani” imponeva e rendeva legittimo il contrasto alla religione pagana ma mai autorizzava la lotta armata per la loro eliminazione fisica (G. Filoramo, La croce e il potere, Mondadori 2011, pag. 361). Nel periodo costantinopolitano, ha spiegato ancora lo storico italiano, «l’appoggio ai cristiani non si tradusse in persecuzione antipagana, né Costantino si indusse mai a rifiutare la collaborazione dei pagani e la loro presenza a corte e nelle cariche più alte» (G. Filoramo, Storia del cristianesimo. L’antichità, Laterza 2008, p. 292). Il paganesimo venne maggiormente osteggiato dai figli di Costantino, ma le loro «non numerose leggi» a vantaggio della chiesa cristiana «non costituirono in nessun caso una dichiarazione di guerra alla vecchia religione» (p. 302). In particolare, «non avevano contenuti specificamente antipagani, ma risentivano della moralità cristiana le leggi che condannavano la pederastia (alla pena capitale) e il matrimonio tra consanguinei» (p. 303). E ancora: «il processo di cristianizzazione fu lento e talvolta desultorio», vi furono tentativi di ristabilire il vecchio culto (noto quello di Giuliano, in particolare) ma «il nuovo mondo cristiano mostrò di avere vitalità sufficiente per superare ritardi e battute di arresto» (p. 303).

Tra il 361 e il 365 d.C. si inasprirono le sanzioni imperiali verso il culto pagano, ma «neanche in questo caso si trattò di una persecuzione antipagana» (p. 312), ha precisato ancora Filoramo. Più controverso, infine, il governo di Teodosio dove vennero promulgate durissime pene (anche la condanna a morte) verso chi celebrava i sacrifici pagani: fu «proibita ogni forma di culto non cristiano», in particolare «adorare gli idoli, innalzare loro degli altari e immolare vittime in loro onore» (p. 323). Tuttavia, uno dei pochi casi realmente cruenti verso i pagani fu la strage in seguito alla ribellione di Tessalonica (generata per non aver permesso i giochi annuali): il vescovo di Milano Ambrogio, venutone a conoscenza, scrisse sdegnato a Teodosio chiedendo di umiliarsi davanti a Dio e invitandolo a chiedere pubblicamente perdono (cfr. Epistola 51). «Ambrogio insorse a condannare l’inumano massacro e scomunicò l’imperatore», scrive Filoramo. «Abbandonò Milano e annunziò che non vi avrebbe fatto ritorno fino a quando l’imperatore non avesse fatto pubblica penitenza. Anche questa volta Teodosio cedette e, sconfessando il proprio operato, fece pubblico atto di riparazione» (p. 329).

Parlare di “persecuzione” violenta dei pagani è altamente scorretto dal punto di vista storico, sopratutto quando si finge di dimenticare la vera persecuzione, fatta di morte e sangue, che subirono sistematicamente i cristiani fino all’arrivo dell’imperatore Costantino (indipendentemente dalla veridicità o meno della sua conversione).

La redazione</p”>

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71 commenti a Il falso mito dei pagani perseguitati dai cristiani

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  1. Gianfranco ha detto

    Un’altra panzana che gira su Wikipedia è che il tempio di Artemide a Efeso, una delle sette meraviglie del mondo antico, fu distrutto per ordine di san Giovanni Crisostomo, che insieme ad una folla inferocita di cristiani uccise i fedeli e i sacerdoti pagani. In realtà fu distrutto cento anni prima dai Goti, non fu ricostruito e la zona, divenuta paludosa, fu abbandonata dagli abitanti della città. In seguito i marmi furoni impiegati per la costruzione della basilica di Santa Sofia di Costantinopoli, adesso moschea.

    • Alèudin ha detto in risposta a Gianfranco

      Che bella Santa Sofia, veramente stupenda, ho avuto modo di visitarla in tempi più tranquilli, comunque non è ancora una maschea, è un museo, speriamo rimanga tale.

  2. ACQUARIUS ha detto

    è vero quanto dice l’articolo….diciamo che il cristianesimo almeno alle suo origini non ha avuto la necessità di imporsi per potersi diffondere….

  3. OttoVonBrak ha detto

    Insomma la storia secondo questo sito:

    – Galileo fu solo invitato a cambiare idea, cosi’ con gentilezza.
    – il medioevo fu era di benessere e prosperita’
    – il cristianesimo non e’ storicamente una religione totalitaria ma bensi’ aperta e tollerante agli altri culti
    – gli altri culti invece no, sono cattivi, e perseguono i cristiani…senza contare che sono palesemente falsi
    – Giordano Bruno era un mago quindi ben gli sta il rogo, cosi’ impara a fare il mago
    – La rivoluzione francese, cattivona che ha imposto la laicita’
    – La vita e risurreszione di Gesu’ suffragata da prove imponenti come le opere lettararie di quattro pecorari ignoranti
    – Il cristianesimo fonte di sapere e conoscneza. Ma solo quello cattolico, evanglici, protestanti, calvinisti, test di jeova e menoniti sono anche loro cattivoni, tutti all’inferno

    Davvero complimenti!

    • lorenzo ha detto in risposta a OttoVonBrak

      La storia secondo OttoVonBrak:

      – Le fonti storiche in contrasto con i miei miti non contano.

      Davvero complimenti.

      • OttoVonBrak ha detto in risposta a lorenzo

        Ti faccio un esempio, cosi’ mi intrattengo ancora un po…

        Da uccr:
        “Galilei, inoltre, utilizzò come unica prova l’argomento dell’esistenza delle maree,”

        FALSO: Galileo aveva un idea sbagliata delle maree, ma l’argomento fu usato solo er giustificare che la terra si movesse. Allora il concetto di inerzia (specie per i moti circolari) non era chiaro e serviva una giustificazione al “movimento”. A favore di Copernico Galileo porto’ nel Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo, soprattuto le fasi di veneri, a sfavore di Tolomeo e Aristotele: i satelliti di Giove le macchie solari e i “monti sulla Luna”.

        Cmq giuste o sbagliate la chiesa le bollo’ come avverse alle sacre scritture( la terra e’ centro) e ogni sostenitore meritevole del rogo. Questa e’ la storia, ma e’ normale che cristiani estremisti cercano di riscriverla
        https://arxiv.org/ftp/arxiv/papers/1402/1402.6168.pdf

        • Max ha detto in risposta a OttoVonBrak

          Otto, che raccolta di luoghi comuni storicamente assai discutibili.

          Ora rispondo su Galileo, poi passero’ al resto. Ripeto cio’ che ho gia’ scritto al suo confratello Klaud, che mi sembra una persona piu’ ragionevole e meno dogmatica di lei.

          La Chiesa non ha mai imposto di credere alla lettera al racconto biblico, specie le parti piu’ antiche. Anzi una lettura… letterale era considerata di solito quella meno valida. Inoltre i cattolici, a differenza dei protestanti, usano sia la Bibbia sia il “Libro della Natura” per arrivare alla verita’.

          Ai tempi di Galileo, il 99% dei filosofi naturali di Europa ed Asia sostenevano che il Sole ruotasse intorno la Terra e non viceversa. Era stato il pagano Tolomeo, che di cose celesti se ne intendeva, a mostrare che questa era la spiegazione piu’ plausibile per le osservazioni. Di consequenza, la Bibbia era stata interpretata alla lettera nel passaggio in cui si intendeva che il Sole ruotasse intorno la Terra.

          Il cardinale Bellarmino non disse a Galileo che questa era l’assoluta verita’, ma disse che mentre lui era libero di insegnare la tesi eliocentrica quale ipotesi, non la poteva accettare come verita’ se non dietro dimostrazione sperimentale. Nonostante quello che si crede, Galileo non provo’ l’ipotesi eliocentrica ma porto’ importanti indizi a favore di essa. Per esempio, sistema tichionico restava ancora in currency. I gesuiti, presso i quali Galileo aveva studiato, lo sostennero.

          Galileo non diede invece spiegazioni convincenti per ragionevole obiezione che si faceva al modello eliocentrico: se il Sole fosse stato fisso al centro e la Terra vi avesse ruotato intorno, perche’ non avremmo visto l’effetto di parallasse, ovvero lo spostamento delle posizione delle stelle fisse rispetto al Sole stesso? Nonostante tutto cio’, anni dopo il richiamo di Bellarmino, Galileo con il suo Dialogo sui Massimi Sistemi torno’ a proporre a spada tratta il suo modello, trattandolo come verita’ e mettendo in bocca a Simplicio, in sempliciotto difensore del modello geocentrico, espressioni di papa Urbano IV, che fino ad allora era stato protettore di Galileo. Si era in tempi di riforma e controriforma protestante, ed era difficile che Chiesa potesse accettare che qualcuno le dicesse come interpretare la Bibbia, per giunta mancando una buona spiegazione. Ne’ esisteva il concetto di liberta’ di opinione come lo assumiamo noi in una societa’ post-liberale e post-illuminista. Il resto lo sappiamo.

          Le prove del modello eliocentrico sarebbero arrivate con Keplero e Newton; essi diedero un supporto matematico e fisico al modello. Infine Bradley, 100 anni dopo, scopri’ l’aberrazione della luce. Questa fu la prova definitiva. Quando cio’ avvenne, la Chiesa non ebbe grossi problemi a permettere di discutere liberamente dell’eliocentrismo come fatto e non come ipotesi.

          Se vuoi trovare una buona sintesi, sicuramente molto migliore della mia, qui c’e’ l’accurata descrizione di un ateo, amante della Storia e di una descrizione unbiased della medesima:

          https://www.quora.com/What-is-the-most-misunderstood-historical-event/answer/Tim-ONeill-1

          • ACQUARIUS ha detto in risposta a Max

            bravo max….anche se una reale evoluzione filosofica all’interno del cristianesimo la si è avuta solo a partire dalla patristica..
            “La Chiesa non ha mai imposto di credere alla lettera al racconto biblico”…vero, vedi già agostino al suo tempo….

          • OttoVonBrak ha detto in risposta a Max

            Le fasi di Venere sono previste nel sistema Tolemaico?

            E per giunta Newton e Keplero hanno spiegato la mancata paralasse?

            E per giunta perche’ tutti i testi che cercano di avvalorare la teoria eliocentrica saranno nel Index Librorum Prohibitorum (gia’ il nome…) fino al 1758?

            Ma la cosa agghiacciante, ammettendo che Galileo dicesse veramente cazzate, e che accettate che uno che dice cazzate possa essere messo al rogo.

            • lorenzo ha detto in risposta a OttoVonBrak

              Galileo condannato al rogo?
              Sai a che quali erano i capi d’accusa e quale condanna gli è stata inflitta?

              La sapevi che chi condannava al rogo era lo stato e non la Chiesa?

              • Klaud ha detto in risposta a lorenzo

                Non entro nella questione Galileo, ma affermare che ‘…chi condannava al rogo era lo stato e non la Chiesa…’ è un po’ sfacciata!
                Nello Stato della Chiesa chi è lo stato?

                • lorenzo ha detto in risposta a Klaud

                  Nel caso il potere politico si identifichi col potere religioso hai ragione… è un po’ sfacciata!
                  Mi sono lasciato trascinare così in basso dalla condanna al rogo di Galileo…

                • Mariasole ha detto in risposta a Klaud

                  Eppure il rogo è stato ereditato dai romani e usato dallo STATO medievale e rinascimentale. Giovanna d’Arco fu condannata dal tribunale LAICO e da un vescovo cenduto agli inglesi.

                  LA CHIESA NON AVEVA POTERE POLITICO, se non nel suo piccolo stato, dove le condanne capitali erano molto più rare.

                  I PROTESTANTI HANNO UCCISO 10 VOLTE TANTO I CATTOLICI, MA NESSUNO LI CONDANNA, CURIOSO.

                  • Mariasole ha detto in risposta a Mariasole

                    “L’Inquisizione, grazie alla prescrizione, sempre rispettata, di mettere per iscritto le fasi della procedura, le deposizioni e le testimonianze, è una delle prime istituzioni del passato su cui è disponibile una quantità di dati tale da rendere impossibile ogni travisamento storico, sia relativamente all’organizzazione sia alla prassi adottata. Infatti, gli studiosi che negli ultimi anni hanno cominciato a esplorare l’imponente documentazione archivistica, si sono trovati, con stupore, al cospetto di tribunali dotati di regole eque e di procedure non arbitrarie, di corti giudiziarie pronte a sconsigliare l’uso della tortura o a scoraggiare denunce infondate e delazioni, di organismi molto più miti e indulgenti dei tribunali civili del tempo.” http://alleanzacattolica.org/linquisizione-medioevale-2/

                  • Klaud ha detto in risposta a Mariasole

                    Mariasole
                    Non ho stigmatizzato l’uso dei roghi, ho voluto puntualizzare che nello Stato della Chiesa braccio secolare e chiesa coincidevano.
                    Se i protestanti hanno ucciso 10 volte più dei cattolici, per me fa un totale di 11 uccisioni. La contabilità delle uccisioni non prevede la colonna del ‘noi’ e ‘loro’. Ma io sono ateo e certe sottigliezze mi sfuggono.

                    • lorenzo ha detto in risposta a Klaud

                      Non dimenticare però che la distinzione tra potere politico e religioso è una conquista del cristianesimo e che, nello stato della Chiesa tale distinzione era applicata: un conto era il peccato, un conto il reato.

            • Max ha detto in risposta a OttoVonBrak

              Sigh… non ha letto quello che ho scritto ed il link cui l’ho rimandata, vero? Era tutto spiegato li’.

              Avevo infatti scritto:

              “il sistema tichionico era ancora in currency”.

              Il modello di Tycho Brahe spiegava le fasi di Venere, eppure aveva ancora la Terra al centro ed il Sole che vi ruotava intorno. E non c’era solo il modello tichionico in giro nel ‘600:

              Heraclidean. Geo-heliocentric. Mercury and Venus circle the Sun; everything else circles the Earth.
              Ptolemaic. Geocentric, stationary Earth.
              Copernican. Heliocentric, pure circles with lots of epicycles.
              Gilbertian. Geocentric, rotating Earth.
              Tychonic. Geo-heliocentric. Sun and Moon circle the Earth; everything else circles the Sun.
              Ursine. Tychonic, with rotating Earth.
              Keplerian. Heliocentric, with elliptical orbits.

              Galileo non provo’ che la Terra ruotasse intorno al Sole. Non supero’ le obiezioni che erano state mosse dai filosofi naturali del tempo. Ci vollero secoli prima che gli scienziati potessero essere concordi sull’ipotesi eliocentrica. Il lavoro di Copernico non fu messo all’Indice semplicemente; solo la versione senza alcun edit lo fu; pote’ circolare una versione che ne aveva pochi, ed erano soltanto aggiunte in cui si diceva “e’ una teoria”. D’altra parte, il lavoro di Copernico era stato pubblicato nel 1543 – su invito di uomini di Chiesa di allora – e nessuno aveva toccato un capello a Copernico. E stranamente Keplero, un protestante, pote’ continuare a lavorare alla corte di un Principe tedesco cattolico senza problemi. Strano?

              I filosofi naturali poterono continuare a discutere dell’ipotesi copernicana, senza affermare che fosse la realta’, dato che comunque non era possibile farlo con i mezzi di fine ‘600 e primi ‘700.

              I problemi scientifici con l’eliocentrismo furono le obiezioni chiave della Chiesa e non furono risolti fino al 1687, con la pubblicazione dei Principia di Newton. Questo fu 45 anni dopo la morte di Galileo. Con l’accettazione delle idee di Newton – ci volle tempo – e la sintesi con il modello di Keplero (che Galileo aveva rifiutato), la Chiesa annullo’ le sue obiezioni alle pubblicazioni di Galileo nel 1741.

              Nel 17o secolo, impedire che idee pericolose e sbagliate potessero essere diffuse era cio’ che tutti facevano. Le idee di Galileo non furono condannate per ignoranza; gli uomini di Chiesa che giudicarano il caso non erano ignoranti. Al contrario, conoscevano benel l’Astronomai del tempo ed il 99% degli astronomi del tempo consideravano Galielo in errore. Quindi la Chiesa non era contro la Scienza – al contrario, avevano la Scienza dalla loro parte ma, nonostante questo, chiesero a Galileo di esporre pubblicamente le proprie idee e ricerche. Il problema nacque quando Galileo disse alla Chiesa come essa doveva intepretare teologicamente la Bibbia. E siccome Galileo lo aveva fatto in base non a prove certe ma osservazioni non definitive, la Chiesa condanno’ Galileo. Giusto, sbagliato? Per i nostri tempi e’ sbagliatissimo, ma questo significa giudicare con criteri post-illuministi e post-liberali. Sarebbe come giudicare nel XXV secolo i modi di fare XXI secolo, secondo una qualche dottrina arrivata duecento anni dopo di noi.
              Altresi’, abbandonare un’interpretazione basata sulla Scienza di 2000 anni per un mathematicus che quasi nessuno pensava avesse ragione era difficile da farsi.

              Infine tutte le Istituzioni del tempo avevano l’Indice, con il quale controllavano le informazioni. La Chiesa era soltanto una delle varie. Ed a Galileo, alla fine, ando’ molto bene per lo standard dei tempi.

              Fonte:

              https://www.quora.com/What-is-the-most-misunderstood-historical-event/answer/Tim-ONeill-1#

              • Max ha detto in risposta a Max

                Dimenticavo le parallassi stellari: si dovette aspettare fino all’800, con Bessel, prima che fosse misurate. Nel ‘700 e soprattutto nel ‘600 uno avrebbe dovuto sostenere che l’obiezione ad un modello ipotetico non andava bene perche’ c’era ipoteticamente una spiegazione: l’estrema lontananza delle stelle fisse. Una cosa del genere non sarebbe accettata da persone serie, ancora meno da scienziati.

                • Otto Der Zweite ha detto in risposta a Max

                  Sigh ti rifiuti di affrontare il punto, ma almeno cominci ad ammettere che la chiesa era un istituzione come tutte le altre. Il punto non e’ se Galileo aveva le prove o meno che e’ motivo di discussione, il punto e’ bisogna avere le prove per non finire al rogo?

                  Dalla condanna:
                  “Che il Sole sia centro del mondo e imobile di moto locale, è proposizione assurda e falsa in filosofia, e formalmente eretica, per essere espressamente contraria alla Sacra Scrittura;”

                  ps. ultimo post prima di dedicarmi alla vita reale
                  ps ps dimentichi di dire perche’ il sistema Ticonico divento’ popolare (nache se solo per un breve periodo) solo nel mondo cattolico….

                  • lorenzo ha detto in risposta a Otto Der Zweite

                    Ti ripeto la domanda:
                    Quali sono i capi d’accusa per i quali Galileo ha subito il processo.
                    Quale è stata la sua condanna.

                  • Max ha detto in risposta a Otto Der Zweite

                    Abbiamo sempre ammesso che la Chiesa e’ fatta di uomini.

                    A differenza di Otto, capisco il senso di quella affermazione contenuta nella sentenza: “falsa in filosofia” significa “scientificamente falsa”, per delle buone ragioni scientifiche. La Scrittura era stata interpretata letteralmente per via del fatto che i filosofi naturali, sulla base della migliore scienza del tempo, sostenevano che questa era la spiegazione migliore.

                    Come ho gia’ scritto piu’ sopra:

                    “La Chiesa non ha mai imposto di credere alla lettera al racconto biblico, specie le parti piu’ antiche. Anzi una lettura… letterale era considerata di solito quella meno valida. Inoltre i cattolici, a differenza dei protestanti, usano sia la Bibbia sia il “Libro della Natura” per arrivare alla verita’.”

                    Ai tempi di Galileo, il 99% dei filosofi naturali di Europa ed Asia sostenevano che il Sole ruotasse intorno la Terra e non viceversa. Era stato il pagano Tolomeo, che di cose celesti se ne intendeva, a mostrare che questa era la spiegazione piu’ plausibile per le osservazioni. Di consequenza, la Bibbia era stata interpretata alla lettera nel passaggio in cui si intendeva che il Sole ruotasse intorno la Terra.”

                    Quindi mi chiedo chi sia a non ascoltare?

                    Il modello copernicano era stato ben accettato dalla Chiesa Cattolica, aveva circolato per 100 anni prima della condanna di Galileo, continuo’ a circolare con brevi edit anche di seguito. Keplero, un protestante, pote’ continuare a lavorare senza problemi sotto un Principe cattolico.

                    Il modello Ticonico era solo 1 dei 7 che c’era in circolazione nel ‘700. Aveva pro e contro come gli altri 6. Altri (es. l’eracliano) spiegavano le fasi di Venere. Anche se il modello Ticonico fosse stato in vigore per poco tempo, non cambia la sostanza delle affermazioni di cui sopra.

              • lorenzo ha detto in risposta a Max

                Non credo che “Galileo disse alla Chiesa come essa doveva interpretare teologicamente la Bibbia”,
                credo invece che Galileo, stante il suo carattere, snobbò a tal punto l’accusa “Che il Sole sia centro del mondo e imobile di moto locale, è proposizione assurda e falsa in filosofia, e formalmente eretica, per essere espressamente contraria alla Sacra Scrittura”, da spingere sette inquisitori su dieci a condannarlo.

                • Max ha detto in risposta a lorenzo

                  La sostanza e’ simile, direi. La Chiesa credeva al modello geocentrico perche’ era quello che spiegava meglio le osservazioni che si avevano, quindi la Chiesa aveva interpretato alla lettera i passaggi della Bibbia dove il Sole viene descritto in moto intorno la Terra. Galileo, escludendo il modello geocentrico, stava dicendo alla Chiesa che doveva re-interpretare la Bibbia come egli diceva.

                  Una nota che puo’ aiutare tutti a capire: quel “falsa in filosofia” va letto come “falsa in filosofia naturale”, vale a dire “scientificamente” sbagliata. La Filosofia come la intendiamo oggi non c’entra molto.

                  Comunque, guarda, piu’ sopra ho sostanzialmente tradotto quello che dice O’Neill, che a sua volta ha preso da storici della Scienza come Numbers, Blackwell, Lindberg, Shea & Artigas, de Santllana, Finocchiaro, Olson ed Hannam.

                  • Otto Der Dritte ha detto in risposta a Max

                    Ecco ci siamo arrivati, Galileo fu processato e condannato per aver contraddetto (con prove) la bibbia in un momento in cui alla chiesa gia’ scricchiilavano le gambe. Prove o non prove c’entra nulla. Il modello ticotiano era ancora piu’ comnplesso di quello tolomeico ed era, anche a detta del creatore, un vano tentativo di difendere la fede.

                    • Max ha detto in risposta a Otto Der Dritte

                      Ovviamente ci furono anche giochi di potere politico ed accademico e non fu certo bello per Galieo dover abiurare sul suo lavoro. Ma la classica immagine di una Chiesa ignorante ed a-scientifica che impone il proprio scricchiolante dogma su uno scienziato e’ solo un cartoon.

                      Ripeto: la stragande maggioranza dei “natural filosophers” era contro il modello eliocentrico, le osservazioni di Galileo non provavano il modello eliocentrico e Galileo non seppe efficacemente rispondere alle flaws del suo modello. La Chiesa credeva al geocentrismo perche’ aveva dalla sua la Scienza del tempo.

                      Eppure Galileo, quando inizialmente annuncio’ le sue scoperte, venne accolto a Roma con onore. il celebre libro “Dialogo sui Massimi Sistemi” fu scritto da Galileo sotto invito del Papa per esporre le sue tesi. La Chiesa di per se’ non aveva timore del modello eliocentrico.

                      Bellarmino nel 1616 aveva detto a Galileo che avrebbe creduto al modello eliocentrico e reinterpretato le Scritture di conseguenza, quando Galileo o chi per lui avesse portato le prove e superato tutte le obiezioni* (e la Chiesa, in seguito, fece cosi). I guai per Galileo, come dicevo prima, arrivarono quando sostanzialmente disse alla Chiesa come doveva interpretare la Bibbia sulla base di scienza ancora poco sicura. Copernico e Keplero non vennero perseguitati perche’ si guardo’ dall’affermare con certezza che il suo modello fosse quello corretto e soprattutto non si misero a fare interpretazioni in queste condizioni.

                      Aggiungo che sebbene Galileo aveva indovinato il fatto che il Sole fosse fermo al centro mentre i pianeti si muovevano, pensava che le orbite fossero circolari. Keplero invece mostrava che le orbite erano ellittiche. Galileo espressamente rifiuto’ il modello di Keplero. E nemmeno lui sapeva rispondere a tutte le obiezioni sul suo modello, eppure leggendo il Dialogo sembra che quello che aveva fatto era perfetto.

                      *E non c’era solo l’argomento delle parallassi stellari, ma altri ancora, molti basati su argomenti scientifici:
                      https://www.quora.com/Why-were-Aristarchuss-theories-dismissed-and-forgotten-up-to-Renaissance

                  • Mariasole ha detto in risposta a Max

                    GALILEO ERA MASSONE?

                  • lorenzo ha detto in risposta a Max

                    La scienza, come la conosciamo noi, nasce proprio con Galileo.
                    Prima di allora scienza, filosofia e teologia erano legate da commistioni pressoché inestricabili e di questo Galileo, a quanto pare, sembra non preoccuparsi più di tanto.
                    Alla fine arriva addirittura a sostenere che, “assicurato dalla prudenza de’ superiori, cessò in me ogni ambiguità, e tenni, sì come tengo ancora, per verissima e indubitata l’opinione di Tolomeo, cioè la stabilità della Terra e la mobilità del Sole”: la cosa, ovviamente, irrita ancora di più i suoi giudici che si erano sentiti snobbati fin da quando, all’inizio dl processo, nega la notifica del «precetto» da parte del card. Bellarmino.
                    Io mi sono fatto l’idea che, più che condannarlo per le sue idee, i giudici lo abbiano condannato per l’irritante sufficienza con cui erano stati trattati.

                    • Max ha detto in risposta a lorenzo

                      Diciamo che ci fu un bello scontro di personalita’, oltre che di idee. Galileo aveva dei nemici tra i natural philosophers, il “gruppo del piccione” li chiamava. Inoltre, da buon Toscano, aveva un carattere un po’ difficile. E non fu molto saggio da parte sua sostanzialmente dare dello scemo a Papa Urbano, che fino a quel momento l’aveva protetto (anche quando era cardinale).

        • domics ha detto in risposta a OttoVonBrak

          la cosa più divertente del suo intervento è che a suo sostegno cita un articolo di Graney!
          Uno studioso il cui risultato delle ricerche su Galileo viene sintetizzato da Nature con questo titolo: “Galileo backed Copernicus despite data. Stars viewed through early telescopes suggested that Earth stood still.”
          http://www.nature.com/news/2010/100305/full/news.2010.105.html

          • Otto Der Zweite ha detto in risposta a domics

            Articolo fallace perche’ non parla delle fasi di Venere.

            Puo’ anche darsi che Galileo fosse indotto all’eliocentrismo per la sua avversita’ alla visione Aristotelica gia’ atttaccata sulla caduta dei gravi e gravemente indebolita dai “monti sulla Luna”, le machie solari e i satellitti di Giove. La mia opinione e’ tuttavia che il modello eliocentrico era matematicamente molto piu’ elegante e semplice di quello Tolemaico, troppo bello per non essere vero. Ma la verita’ la sa solo Galileo.

            • domics ha detto in risposta a Otto Der Zweite

              ma quale fallace!
              l’articolo riporta i risultati della ricerca di Graney. Le fasi di Venere erano spiegabili anche con il modello ticonico, modello guarda caso, come dimostra Graney, confermato dalle osservazioni astronomiche fatte dallo stesso Galileo (” had Galileo followed the results of his observations to their logical conclusion, he should have backed another system — the Tychonic view) ma che Galileo evitò di pubblicare!
              Riguardo alla tua affermazione che il sistema ticonico era popolare solo nel mondo cattolico prego ancora leggere l’articolo di Nature dove lo storico della scienza Vermij parla di “a world in which the Tychonic system was regarded as a serious rival of the Copernican system” e lo stesso Simon Marius se non lo sai era luterano (come lo stesso Tycho!).

          • Otto Der Dritte ha detto in risposta a domics

            Visto che le fauci dell’inquisisione mi censurano mi toccano cambiare IP.

            Ci sono indizi che Galileo suportava e’leiocentrismo fin da giovane’. Non ne conosciamo il motivo ma probabilmente perche’ il modello compernicano era motlo piu’ semplice e matematicamente elegante di quello di tolomeo. Portando entrambi a simili risutlati il secondo veniva meno di utilita’.

            • domics ha detto in risposta a Otto Der Dritte

              ed infatti tutti usavano senza problemi il sistema copernicano più semplice per i calcoli astronomici. Ma questo non dimostrava che il modello copernicano fosse quello reale.

    • lorenzo ha detto in risposta a OttoVonBrak

      La storia secondo OttoVonBrak, parte seconda:

      – Le fonti storiche in contrasto con i miei miti vanno ridicolizzate.

      Rinnovo i complimenti.

      • Hugo ha detto in risposta a lorenzo

        Oltretutto questo nostro amico attribuisce a uccr l’interpretazione della storia quando invece ogni articolo di uccr è corredato di fonti e citazioni opportune e autorevolissime, sia in ambito religioso che non religioso. I commenti di Otto sono invece solo corredati dalle opinioni di Otto che, dal livello grammaticale con cui si esprime, è già tanto se ha un diploma alberghiero (con tutto il rispetto per chi lavora nel settore o chi non ha alcun diploma).

    • ACQUARIUS ha detto in risposta a OttoVonBrak

      Anche qui al di là del fatto che condivida quanto dici, ti metto un mi piace……xd
      però c’è da dire, che la dark medieval age, è per lo più una bufala storica, ma soprattutto c’è da ammettere che senza l’esistenza del cristianesimo la scienza e la filosofia non sarebbero fiorite a tal punto ed i meriti vanno quasi esclusivamente al metodo di indagine che usava la scolastica…….quando è giusto è giusto…..

      • Max ha detto in risposta a ACQUARIUS

        Esatto Acquarius, questo e’ stato ormai appurato da fior di storici – Lindbergh, Duhem, Numbers, per citarne solo un paio – che hanno ribaltato l’idea del Medioevo oscuro. La caduta della civilta’ nell’Europa occidentale fu causata dal crollo dell’Impero Romano d’Occidente, che a sua volta ebbe complesse cause.

        Crollo’ la civilta’, le istituzioni culturali e le scuole decaddero e scomparvero, le comunicazioni a lungo raggio cessarono quasi di esistere. Nessuno in occidente sapeva piu’ leggere il greco. Per secoli l’Europa occidentale fu oggetto di invasioni barbariche. Uno non ha molto tempo per fare ricerca (proto)scientifica quando non e’ potuto andare a scuola, all’orizzonte si presenta l’ennesima orda di barbari, ed e’ difficile mettere insieme il pranzo con la cena.

        In tutto questo, la Chiesa cosa fece? Con Boezio, uno dei pochi che ancora sapeva parlare il Greco, tradusse in Latino la “Logica” di Aristotele, in modo che potesse essere compresa e ricopiata. Sant’Agostino e San Clemente d’Alessandria scrissero e diffusero l’idea che il sapere dei Greci andava mantenuto, usando l’argomento dell'”oro degli Egiziani”: cosi’ come Mose’ aveva portato con se’ l’oro degli antichi padroni egiziani e l’aveva usato, cosi’ i Cristiani dovevano mantenere ed usare il dono della Ragione che i Greci, pur pagani, avevano ricevuto da Dio. Inoltre, l’Universo era stato fatto da Dio che era razionale e quindi era intellegibile attraverso la Ragione.

        Nel dodicesimo secolo, quando finalmente la situazione in Europa occidentale si stabilizzo’, gli amanuensi scoprirono che buona parte dei perduti scritti di Aristotele erano nelle biblioteche arabe e bizantine. Molti uomini di Chiesa fecero’ cosi’ riscoprire all’Europa Aristotele e le sue disquisizioni protoscientifiche.

        Gli amanuensi Cristiani ricopiarono di generazione in generazione gli scritti filosofici e proto-scientifici dei Greci (e dei romani). Anche quando erano in disaccordo, come con le teorie dell’Atomismo di Leucippo e Democrito. Ecco come ci sono giunti.

        Tocca ancora leggere questi irrazionali luoghi comuni di Otto, o come si chiama.

        • OttoVonBrak ha detto in risposta a Max

          “Crollo’ la civilta’, le istituzioni culturali e le scuole decaddero e scomparvero, le comunicazioni a lungo raggio cessarono quasi di esistere. Nessuno in occidente sapeva piu’ leggere il greco. Per secoli l’Europa occidentale fu oggetto di invasioni barbariche. Uno non ha molto tempo per fare ricerca (proto)scientifica quando non e’ potuto andare a scuola, all’orizzonte si presenta l’ennesima orda di barbari, ed e’ difficile mettere insieme il pranzo con la cena.”

          E questa sembra proprio l’eta’ della luce. Ma era solo un incipit per propagandare l’operato di madre chiesa.

        • Otto Der Dritte ha detto in risposta a Max

          “Crollo’ la civilta’, le istituzioni culturali e le scuole decaddero e scomparvero, le comunicazioni a lungo raggio cessarono quasi di esistere. Nessuno in occidente sapeva piu’ leggere il greco. Per secoli l’Europa occidentale fu oggetto di invasioni barbariche. Uno non ha molto tempo per fare ricerca (proto)scientifica quando non e’ potuto andare a scuola, all’orizzonte si presenta l’ennesima orda di barbari, ed e’ difficile mettere insieme il pranzo con la cena.”

          Ecco deve essere l’eta della luce questa. ma no aspetta, dovevi vantare l’operato di madre chiesa, quindi ci sta l’incipit negativo e poi il finale in crescendo.

          • Mariasole ha detto in risposta a Otto Der Dritte

            L’età post-romana, che divenne l’età dei comuni.. oggi stiamo per tornare allo stesso punto e giustamente, non riconoscendo le nostre radici.

          • Max ha detto in risposta a Otto Der Dritte

            Ho fatto una una descrizione fattuale, non agiografica. La trovera’ sui manuali di Storia della Scienza scritti da Duhem, Lindberg, Numbers, Thorndike, Edward Grant. Anche vincitori della Sarton Medal, la piu’ alta onereficenza della “History of Science Society” degli USA.

            Se un razionalista non accetta i fatti, non e’ un vero razionalista.

            Se ne vuole un riassunto, ecco qui:

            Recensione di “God’s Philosophers: How the Medieval World Laid the Foundations of Modern Science” di James Hannam
            http://armariummagnus.blogspot.com.tr/2009/10/gods-philosophers-how-medieval-world.html

            Il libro di Hannam e’ stato riconosciuto dalla Royal Society Prize for Science Books e dalla British Society for the History of Science. Piacera’ anche anche a loro due vantare l’operato della Madre Chiesa…

      • OttoVonBrak ha detto in risposta a ACQUARIUS

        Bufala che?
        Hai mai confrontato l’urbanistica di una citta’ dell’anno mille con una citta’ romana?
        Hai mai confrontato l’organizzaione delle legioni imperiali con un esercito medioevale?
        Hai mai confrontato l’istruzione media della popolazione fra i due periodi?
        Senza contare l’igiene, l’alimentazione e le liberta’ culturali…

        Nel medioevo ci saranno anche state buone cose ( capirai un millennio), ma generalmente la qualita’ della vita, rispetto all’eta’ romana, collasso’.

    • Mari ha detto in risposta a OttoVonBrak

      Se tutta la tua conoscenza si basa su dei pregiudizi e delle estremizzazioni è ovvio che ogni tentativo di avvicinamento ad un giudizio storico più ponderato e reale significhi per te essere estremismo, alla fine a leggere un commento come il tuo l’unica cosa che si può concludere è che ogni visione della storia che non soddisfi completamente l’opinione di un ateo sia falsa a prescindere

      • ACQUARIUS ha detto in risposta a Mari

        Non è vero, ad esempio io sono ateo, voglio puntualizarlo. Per favore non facciamo generalizzazioni, ne su gli atei ne sui credenti, alla fine il peso del tuo commento è uguale a quello dell’utente a cui ti stai rivolgendo, lo capisci?

  4. matteobi ha detto

    Articolo spudorato: Per sostenere che i cristiani non abbiano perseguitato i pagani si utilizzano citazioni dal libro La croce e il potere del professor Filoramo, nella cui quarta di copertina si legge esattamente il contrario: “Giovanni Filoramo racconta la storia di come i cristiani da martiri siano divenuti persecutori.” (Basta andare su Amaxon).Non si trattò di persecuzioni sanguinarie ma culturali e ideologiche. Ripeto: articolo e titolo spudorato (e, come sempre, anonimo!). Se volete essere credibili, gli articoli li dovete firmare.

    • Hugo ha detto in risposta a matteobi

      A parte che gran parte delle citazioni arrivano da un altro libro di Filoramo (cioè Storia del cristianesimo), mentre del libro di cui parli non c’è alcuna citazione ma soltanto un riferimento bibliografico. Inoltre proprio tu stesso ammetti che non si trattò di persecuzioni sanguinarie ma opposizione culturale e ideologica (meglio dire religiosa). Esattamente quello che si sta sostenendo nell’articolo: è palesemente scritto. Puoi anche firmare i tuoi commenti ma rimangono vaneggiamenti, credimi.

      • matteobi ha detto in risposta a Hugo

        Certo, utilizzando fonti che dicono che i pagani furono perseguitati religiosamente, titolare “Il falso mito dei pagani perseguitati dai cristiani” è corretto. Come no! Corretto ed equilibrato. È completezza di informazione. Come no! Mi fa poi ridere che Hugo scriva: “Inoltre proprio tu stesso ammetti che non si trattò di persecuzioni sanguinarie ma opposizione culturale e ideologica (meglio dire religiosa).” Io non devo “ammettere” niente: a me interessa solo la verità e la correttezza e completezza dell informazione. Non sono partigiano di nulla, al contrario di chi ha scritto l articolo e di Hugo (sempre che le due figure non coincidano)

      • matteobi ha detto in risposta a Hugo

        Certo, utilizzando fonti che dicono che i pagani furono perseguitati religiosamente, titolare “Il falso mito dei pagani perseguitati dai cristiani” è corretto. Come no! Corretto ed equilibrato. È completezza di informazione. Come no! Mi fa poi ridere che Hugo scriva: “Inoltre proprio tu stesso ammetti che non si trattò di persecuzioni sanguinarie ma opposizione culturale e ideologica (meglio dire religiosa).” Io non devo “ammettere” niente: a me interessa solo la verità e la correttezza e completezza dell informazione. Non sono partigiano di nulla, al contrario di chi ha scritto l articolo e di Hugo (sempre che le due figure non coincidano)

  5. Max ha detto

    Ovviamente ci tocca anche leggere il solito Shiva101 che dice tutto ed il contrario di tutto pur di attaccare la Chiesa e la Religione.

    Qui c’e’ un breve riassunto di Tim O’Neill, su Quora, che mostra come i Cristiani fondamentalmente non perseguitarono i pagani:

    https://www.quora.com/Did-Roman-pagan-religion-become-persecuted-after-Christianity-was-made-the-state-religion-by-Constantine
    “Did Roman pagan religion become persecuted after Christianity was made the state religion by Constantine?”

    Ottimo articolo, e’ lungo ma consiglio veramente di leggerlo. Con tanto di citazioni bibliografiche e fonti storiche.

    • Hugo ha detto in risposta a Max

      Interessantissimo graize! Ora matteobi andrà a leggere la quarta di copertina confermando l’articolo nel tentativo di smentirlo 🙂

    • giovanna ha detto in risposta a Max

      Ma non eri tu, max, che sostenevi che non bisognava rispondere/dar da mangiare alla trollona ? Come dicevo, è quasi impossibile, con tutto i suoi camuffamenti. Anche qui, quanti nick ha assunto, per dire sempre le stesse cose ? Questo genere di articoli sono irresistibili per la trollona o shiva o renato o fidia che dir si voglia. Magari comincia come un Otto serioso e supponente, poi va sempre, sempre, sempre a finire ad insulti.Matematico.

      • giovanna ha detto in risposta a giovanna

        Tipico della trollona è interessarsi oltremodo di chi sia a scrivere gli articoli sui cui commenti passa la giornata. Per lei è indispensabile, così va su google, e può rivolgere in calunnia qualsiasi nota biografica, se va bene, ma pure è capitato che metta in atto una persecuzione al firmatario dell’articolo, si spera solo sul web, ma con incidenza sulla vita reale.Non voglio fare nomi e cognomi per non contribuire al danno, ma ci sono nomi e cognomi di persone reali cui la trollona ha cercato di rovinare la vita.

      • Max ha detto in risposta a giovanna

        Hai ragione, forse avrei fatto meglio a non scrivere cosi’.

        Comunque, non ho risposto direttamente a lei ed ho citato una buona sintesi, con ill tema dell’articolo, fatta di un ateo.

  6. Renato ha detto

    Ma ragazzi miei….così vi rendete solo antipatici….Non potete andare in giro dire che siete migliori degli “altri” e che in passato vi siete comportati meglio degli “altri”. Anche i cristiani hanno commesso atti abominevoli dal Medioevo alla conquista dell’America….come tutti gli altri uomini. Voi credete in Dio e lo fate per fede, il revisionismo storico è SBAGLIATO…e soprattutto ha le gambe corte….fermorestando che secondo me è molto stupido credere che un Dio infinitamente buono e misericordioso ci ha creati per poi abbandonarci su questa terra solo perché una stronza ha mangiato una mela….. lo dico da ateo….

    • Mansueto ha detto in risposta a Renato

      Raccontare i fatti storici come sono realmente accaduti significa dire di essere migliori degli altri? Che anche alcuni cristiani, nel passato e nel presente, abbiano commesso atti riprovevoli nessuno può negarlo, ciò che si contesta è quando viene lasciato intendere che quelle persone hanno commesso tali azioni proprio in quanto erano cristiane, cioè il messaggio cristiano sarebbe la cause di quelle cattive azioni.
      Infine, secondo il cristianesimo, Dio non ci ha abbandonati sulla Terra, ci ha dato una via da seguire per poterci a Lui ricongiungerci dopo la morte. Questo mondo è una prova a cui veniamo sottoposti in quanto Dio ha fatto dono alla nostra specie di un’intelligenza tanto complessa e noi, da subito, l’abbiamo utilizzata per disubbidirgli (la mela).

    • andrea g ha detto in risposta a Renato

      “così vi rendete solo antipatici”

      Ma non mi dire, ragazzo mio.

    • Mariasole ha detto in risposta a Renato

      DIO E’ BUONO, FATTENE UNA RAGIONE E NON ATTRIBUIRGLI I TUOI SBAGLI.

    • Fidia ha detto in risposta a Renato

      Si rendono veramente ridicoli….e il fatto ancor più comico è che campano ogni giorno proprio grazie a quelle conoscenze e capacità emerse nella modernità:) come scrisse Bertrand russell il cristianesimo non è altro che la civiltà in cui letteralmente, “si caga per strada” …

    • lorenzo ha detto in risposta a Renato

      Secondo te, affermare che in nessuna parte della Bibbia è scritto che “una stronza ha mangiato una mela” è revisionismo storico?

    • Sophie ha detto in risposta a Renato

      Io credo in un Dio infinitamente buono perchè se non fosse tale ti avrebbe fulminato già da un pezzo.

  7. Mansueto ha detto

    So che c’entra relativamente, ma qualcuno saprebbe darmi informazioni o consigliarmi testi più dettagliati riguardanti sant’Ambrogio e l’episodio della sinagoga di Callinicum? A testimonianza dei veri rapporti tra sant’Ambrogio e l’ebraismo ho trovato solo questo passaggio sulla Treccani online: “durante il suo episcopato sant’Ambrogio di Milano si mostra spesso attento e consapevole delle tradizioni ebraiche, e alla sua morte nel 397 il suo biografo Paolino riferisce che gli ebrei milanesi seguirono con vivo cordoglio le sue esequie.”.
    La tesi che ho sentito è che sant’Ambrogio si opponeva all’idea che luoghi di culto non cristiani distrutti fossero ricostruiti con il denaro di un’intera comunità cristiana quando in precedenza, per episodi analoghi a parti inverse, non era stato fatto altrettanto ma bensì si cercavano sempre i pochi fanatici coinvolti e si faceva pagare questi ultimi. L’estendere la responsabilità di un crimine perpetrato da una minoranza a un’intera comunità era un abuso, era come se l’autorità pubblica affermasse: “voi siete responsabili di tutto quello che i vostri adepti commettono, a prescindere se ciò sia in linea o meno con il messaggio su cui si fonda la vostra comunità” e sant’Ambrogio per provocazione, visto che ogni cristiano in quanto tale era stato arbitrariamente accusato, si assunse la responsabilità di quell’incendio.
    Era palese infatti che non poteva essere egli il mandante del crimine: Callinicum era una sperduta città della Siria, difficilmente il vescovo di Milano avrebbe potuto conoscerla, e anche se l’avesse conosciuta, se il suo obiettivo era distruggere una sinagoga, con la sua influenza sarebbe stato più logico attaccarne qualcuna presente nella sua diocesi o in una diocesi limitrofa.

    • lorenzo ha detto in risposta a Mansueto

      Sant’Ambrogio si oppose al fatto che il potere politico decidesse ciò che la Chiesa doveva e non doveva fare.
      Quando poi scrivi che “era come se l’autorità pubblica affermasse: “voi siete responsabili di tutto quello che i vostri adepti commettono, a prescindere se ciò sia in linea o meno con il messaggio su cui si fonda la vostra comunità””, mi vengono alla mente le sentenze dei giudici americani sulla pedofilia.

  8. Luca ha detto

    C’È un problema generale che trovo negli articoli di uccr e che mi affrontare in modo diretto. Diciamolo così: ma se per caso qualche volta le tesi che con tanta passione vu sforzate di negare avessero qualche fondamento, che problema ci sarebbe ? Possibile che la Chiesa che pure è fatta di uomini non abbia mai commesso nessuno sbaglio? Che poi francamente mi sembra un’idea diciamo un po’parziale di Chiesa.

    • lorenzo ha detto in risposta a Luca

      Capisci la differenza tra il fornire mezzi idonei a smontare le bufale e negare la storia?

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