Se il gorilla abbattuto è più mediatico dei cristiani sgozzati dall’Isis

critianigorilla 

di Giulio Meotti*
da *Il Foglio, 08/06/16

 

Può l’abbattimento di un gorilla in uno zoo di Cincinnati, commesso per salvare la vita di un bambino, scatenare più emozioni e più copertura mediatica della decapitazione di ventuno cristiani in una spiaggia in Libia mentre invocavano in arabo il nome di Gesù e sussurravano preghiere?

Sì. Uno studio del Media Research Center rivela che le televisioni mainstream hanno dedicato alla morte del gibbone Harambe sei volte il tempo che hanno riservato alla macabra esecuzione da parte dello Stato islamico dei cristiani copti un anno fa.

Sabato 28 maggio, i funzionari di sicurezza dello zoo hanno sparato al gorilla per proteggere un bambino di tre anni caduto nella gabbia dell’animale. Nei cinque giorni dopo la morte dello scimmione, le tre reti principali degli Stati Uniti hanno dedicato alla vicenda un’ora, ventotto minuti e diciassette secondi. Nel febbraio 2015, un gruppo di tagliagole dell’Isis vestiti di nero ha sgozzato ventuno cristiani copti su una spiaggia nei pressi di Tripoli. Il Media Research Center ha calcolato che Abc, Cbs e Nbc hanno dedicato un totale di soli quattordici minuti e trenta secondi per riferire del massacro di cristiani: meno di un sesto del tempo delle trasmissioni sul gorilla.

La tristezza per la morte di un animale bellissimo è stata trasformata in una piattaforma per i sentimenti più confusi diretti contro due genitori della classe operaia. Dalla Cnn a Msnbc, i media hanno fustigato fino all’isteria la “negligenza” dei genitori del bambino finito nella gabbia, Deonne Dickerson e Michelle Gregg. Un esemplare commento è venuto dal comico inglese Ricky Gervais: “Sembra che alcuni gorilla facciano i genitori meglio di alcune persone”. Una petizione online chiede allo stato dell’Ohio di togliere ai genitori la custodia dei figli (400 mila firme, numeri impressionanti rispetto a quelli raccolti in favore dei cristiani orientali). Un gruppo di manifestanti angosciati dalla morte del gorilla ha organizzato veglie allo zoo per piangere l’animale. Per i cristiani, silenzio. Non si ricorda neppure la stessa foga contro i genitori dei volontari europei dello Stato islamico; anzi, c’è quasi comprensione nei loro confronti.

Jack Hanna, un guardiano dello zoo, ha detto in una dichiarazione ai media: “Scommetto la mia vita su questo, quel bambino non sarebbe qui oggi”, se i funzionari dello zoo non lo avessero ucciso. A meno che non ti chiami Peter Singer, esiste una distinzione precisa tra il valore della vita di un gorilla e quella di un bambino. Quella che manca, ai media, è la stessa compassione per le vittime cristiane dei macellai dello Stato islamico. Ma forse i media passano soltanto ciò che la gente chiede, panem et circenses. Non è che l’uccisione di quel primate in gabbia tira di più del falò di venti ragazzine yazide in gabbia da parte degli stupratori islamisti incappucciati?

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29 commenti a Se il gorilla abbattuto è più mediatico dei cristiani sgozzati dall’Isis

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  1. Giorgio ha detto

    Non solo ha suscitato meno emozioni, ma la maggior parte della popolazione neanche conosce la notizia.

    • claudia2674 ha detto in risposta a Giorgio

      Il punto è che noi umani siamo 7 miliardi, questo gorilla invece faceva parte di una specie rarissima in via di estinzione ( ormai preservate solo nei bioparchi, che non sono lager come qualcuno pensa, ma sono diventati l’ultimo baluardo per la protezione delle specie a rischio). Una volta estinti, nessuno ci ridarà più questi animali che erano sulla terra da ben prima di noi.

      • Laura ha detto in risposta a claudia2674

        Mi spiace per lui, ma non ho capito se la tua è una giustificazione ad interessarsi più ad un gorilla in estinzione piuttosto che a 21 cristiani sgozzati, perché tanto ci sono altri 6 miliardi e 979 mila persone nel mondo…correggimi se sbaglio.

      • Andrea VCR ha detto in risposta a claudia2674

        Certo, fino a quando si parla della pelle degli altri è facile… scommettiamo che aggredita da un gorilla urleresti “Aiuto!!!” anche tu? E faresti causa a chi gli sparasse un anestetico invece che una pallottola, se dopo questo intervento animalista avessi riportato lesioni?
        Viva Cristo Re

        • pendesini alessandro ha detto in risposta a Andrea VCR

          Andrea :
          Non mi risulta da diversi documentari forniti da eminenti etologi che i gorilli siano per natura agressivi !
          In uno di questi documentari ho notato che un bambino in uno zoo era scivolato nel recinto di un gorilla, ma invece di aggredirlo il gorilla ebbe un comportamento paternalistico, gli addetti allo zoo riuscirono senza difficoltà a ricuperare il bambino sano e salvo.
          Ovvio che quando un gorilla si sente minacciato reagisca con violenza proprio come farebbe una qualsiasi persona.

          • Andrea VCR ha detto in risposta a pendesini alessandro

            Bentornato carissimo!
            Da quanto ho capito, il bambino ha ricevuto cure per le lesioni subite.
            I gorilla non sono esseri umani, quindi non sono persone.
            Quando un animale aggredisce una persona, la cosa più sicura, anche per i lavoratori che si occupano quotidianamente di essa, è l’abbattimento.
            Viva Cristo Re

      • Marco S. ha detto in risposta a claudia2674

        Agghiacciante !

  2. Fabrizia ha detto

    Non sono d’accordo con l’articolo. Le reazioni all’uccisione del gorilla sono numerose perché si ha l’impressione che qua ( in casa nostra, per cose che dipendono da noi ) si può fare qualcosa rapidamente: aumentare la protezione perché i bambini non caschino nei recinti degli animali, avere immediatamente a disposizione narcotici potenti, eccetera. Ma di fronte ai continui, ripetuti, atroci massacri in paesi non occidentali, cosa può fare il cittadino normale, se non sentirsi assolutamente impotente? A cosa sono serviti tutti i nobili e scandalizzati articoli della stampa? I discorsi alati degli uomini più potenti della terra? Le denunce? Gli incontri al vertice? Più che aiutare la Caritas e le altre organizzazioni che sono attive nella massima discrezione, non si può fare. Quindi, per cortesia, diamo credito alla gente: si tratta di persone che hanno ben chiari i propri limiti, e non sono vittime di un delirio di onnipotenza.

    • Fabrizia ha detto in risposta a Fabrizia

      …e aggiungo. Qualche dubbio sui genitori di quel bambino – ma dove avevano la testa? – ce l’ho anch’io. Quanto ai genitori dei vari terroristi islamici, quello che penso non si può pubblicare, perché vi chiuderebbero il sito. E penso che siamo qualche milione di islamofobi razzisti fascisti a pensarla così.

      • Li ha detto in risposta a Fabrizia

        Scusa Fabrizia, ma dov’è che qua si può fare qualcosa rapidamente?
        A partire da ottenere permessi, al completamento di strutture e infrastrutture si va lenti. Funebri.
        Solo ciò che interessa viene terminato in tempi brevi, come le leggi per la distruzione dell’umanità e della sua individualità.
        Faceva tenerezza il gorilla, che si stava occupando del bambino come fosse il libro della giungla, ma non dimentichiamo che per un animale ucciso, migliaia di cristiani sono barbaramente uccisi o costretti a violenze fisiche e sessuali.

      • Sophie ha detto in risposta a Fabrizia

        Sara, però datti una calmata, questo sito non è uno sfogatoio e ognuno è libero di esprimere le propria opinione.

      • Andrea VCR ha detto in risposta a Fabrizia

        Mi pare che tu non abbia nemmeno la minima idea di cosa significhi portare in giro 2+ tati da sola…
        Una critica agli insufficenti sistemi di protezione passiva sarebbe stata giusta, ma mettrere in croce una mamma è più facile.
        Viva Cristo Re

        • Andrea VCR ha detto in risposta a Andrea VCR

          Ti prego di perdonarmi, Fabrizia, per l’intervento troppo duro nei tuoi confronti.
          Il più grande dei miei tati ha circa l’età del bambino aggredito dal gorilla, sta iniziando ad esplorare l’autonomia ed io sono una “chioccia ansiosa” che fa violenza a sé stesso per non tarpargli le ali.
          Viva Cristo Re

    • Panthom ha detto in risposta a Fabrizia

      Credo che tu abbia un po’ peccato di ingenuità, Fabrizia. Te lo dico con rispetto, ovviamente.

      Non si parla della gente ma di quanto le televisioni e i media patinati ne hanno parlato e hanno dato spazio alla notizia, evidentemente ritenendola più importante dei cristiani perseguitati. E il popolino si adegua facilmente, ubriacato dall’ideologia animalista e anti-umanista imperante. Se fosse vero quanto dici, allora nemmeno la strage a Charlie Hebdo avrebbe dovuto generare l’immensa ondata di sentimenti che invece ha generato perché, secondo la tua tesi, anche in quel caso siamo totalmente impotenti e di certo stragi come quella non si fermano con le marce per il diritto di parola.

      Senza contare che i genitori del bambino sono stati assolti in quanto ritenuti non colpevoli e non irresponsabili: http://www.mirror.co.uk/news/world-news/harambe-gorilla-shooting-parents-not-8126901

      • Fabrizia ha detto in risposta a Panthom

        Sempre con rispetto, caro Phantom, ma non sono d’accordo. Resto convinta che è più facile far qualcosa perché non si ammazzino più i gorilla in un nostro zoo che non far qualcosa perché non si ammazzino più i cristiani che per disgrazia si trovano nei paesi musulmani o addirittura i gorilla che per disgrazia si trovano liberi nei paesi africani. Quanto al l’immensa ondata di sentimenti dopo Charlie Hebdo, è stata immensa perché è stata la prima volta che si massacravano così alcuni giornalisti. Se ci fosse, per assurdo, un massacro simile alla settimana sono sicura che non ci sarebbero più tali ondate. Come del resto accade dopo ogni attentato a Baghdad. L’essere umano si adatta e si abitua, per sopravvivere. Reagisce dove pensa di avere qualche possibilità di cambiare le cose. Si rassegna e tira a campare quando non intravvede nessuna possibilità. E purtroppo è più facile provare a salvare un gorilla in uno zoo occidentale che salvare un cristiano in un paese musulmano.

        • Fabrizia ha detto in risposta a Fabrizia

          Scusa, dimenticavo le televisioni e i media patinati. Mi dispiace, ma è da tempo che prendo con le molle tutto quello che dicono. Per questo leggo UCCR ;)))))

        • Panthom ha detto in risposta a Fabrizia

          Ma scusami, è proprio per quello che dici tu che è scandaloso! Come puoi pensare che ci si possa abituare allo sgozzamento dei cristiani? Ma secondo te, io persona concreta, ho qualche possibilità di non far sciogliere i ghiacciai? Più o meno è la stessa del salvare un cristiano perseguitato. E perché allora se ne parla ovunque del primo e mai dei secondi? Scusami ma la tua teoria la trovo poco convincente.

  3. lorenzo ha detto

    … nel tuo paradiso avrai invece un gorilla maschio innamorato di te!!!

  4. riccardo ha detto

    la notizia ha indignato l’ opinione pubblica perché l’ uccisione di un animale, già tenuto in cattività per il puro divertimento dei visitatori, si sarebbe evitata con una maggiore accortezza da parte dei genitori del bambino lasciato incustodito. L’ uccisione dei coopti , anch’essa esecrabile, ha l’aspetto di un atto di guerra dove le vittime avrebbero avuto una possibilità di difendersi. A mio giudizio la maggiore risonanza all’ uccisione del gorilla è dovuta proprio al senso di colpa che la maggior parte degli esseri umani avverte per la prepotenza e la sopraffazione che l’ uomo applica nei rapporti con gli altri esseri viventi, ritenendosi , non si capisce perché, superiore

    • Laura ha detto in risposta a riccardo

      L’uomo si ritiene, giustamente, superiore perché in questo momento ci sono uomini che si rammaricano per la morte di un gorilla mentre mai si verifica o si è mai verificato l’inverso.

    • Cloud ha detto in risposta a riccardo

      Il motivo per cui l’essere umano si sente superiore agli altri esseri viventi è perchè di fatto lo è. L’equiparazione delle due cose o i discorsi che gli animali son meglio di noi ecc sono ecocazzate mischiate a riduzionismo, e non lo dico da cattolico non essendolo.

      Che questo non implichi che bisogna far loro del male, prepotenza o sevizie è ovviamente scontato: in quanto biologicamente di maggiore intelligenza dovremmo arrivarci.

    • Andrea VCR ha detto in risposta a riccardo

      1) I cristiani sgozzati dall’ISIS non erano combattenti ma lavoratori emigrati in Libia, con capacità di autodifesa inferiori a quelle di un gorilla (altrimenti sarebbero stati costretti a sparargli, no?).
      2) Visita qualche parco e conta il numero di specie “estinte in natura” che ospita. Conta poi che la maggior parte di queste specie si trova in tale felice condizione non a causa dei negri cattivi che sparano agli animali per mangiarli, altrimenti muoiono di fame (e crepino pure, tanto i negri sono in esubero, no?) ma delle multinazionali, che se la tirano da animaliste e poi deforestano per coltivare palme da olio, soia o sfruttare il legname (tutti prodotti vegan-compatibili, no?).
      3) Rimango sempre stupito da questi animalisti alti, biondi e con gli occhi azzurri…
      4) In ogni caso una bestia è una bestia, un essere umano di solito no, a meno che da bestia non si comporti (evidenza oggettiva) o non affermi di essere solo una bestia (se lo dice, bisogna credere alle sue affermazioni su sé).
      Viva Cristo Re

  5. mariasole ha detto

    I cristiani siriani SONO UNA SPECIE IN VIA DI ESTINZIONE: forse questo li aiuterà.. 🙁

  6. pendesini alessandro ha detto

    Sono perfettamente daccordo con coloro che ritengono che la maggioranza dei Media adulano e sfruttano più di quanto sia desiderabile o indispensabile l’emotività e affettività, cosi come le paure irrazionali del pubblico per interesse triviale, narcisistico, anziché etico.

    Vorrei fare notare che la vera guerra nel corso della quale gli eserciti combattono fino alla morte è nota solo negli esseri umani e certe specie d’insetti sociali. Aggiungo che l’uomo è il solo animale che puo’ uccidere per sport ! Basti vedere i cacciatori –ma non solamente- come si vantano e godono vedendo i cadaveri delle loro prede e, sovente, le loro teste appese nelle loro sontuose dimore !
    Affermare inoltre che « l’uomo è un lupo per l’uomo », frase che sentiamo o leggiamo puntualmente, non è molto gentile per il lupo, faceva gia notare Plauto alla sua epoca…

    Se è vero che siamo « i più intelligenti » del regno animale, è altrettanto vero che siamo sovente irrazionali, sbagliandoci intelligentemente…..E su questo esiste una miriade di prove della nostra –diciamo per minimizzare- irrazionalità !
    P.S. Esiste una serie di connessioni neurosinattiche imperfette tra sistemi emozionali (cervello limbico) e cognitivi (neocortex) allo stato attuale evolutivo del nostro encefalo. Questo è il prezzo che paghiamo per avere delle capacità cognitive evolute, relativamente recenti, ma non pienamente integrate nel nostro cervello mammaliano !… Cest ici que le bât blesse

    • Andrea VCR ha detto in risposta a pendesini alessandro

      Carissimo pendesini alessandro, mi permetto di contestare l’affermazione “Vorrei fare notare che la vera guerra nel corso della quale gli eserciti combattono fino alla morte è nota solo negli esseri umani e certe specie d’insetti sociali.” dato che è scientificamente scorretta: è stata documentata la guerra anche tra gli scimpanzè (a Gombe, terminata con lo sterminio completo degli sconfitti). Aggiungo un link.
      https://it.wikipedia.org/wiki/Guerra_degli_scimpanz%C3%A9_del_Gombe
      Alla prossima!
      Viva Cristo Re

      • Ezechiele ha detto in risposta a Andrea VCR

        Per non parlare del fatto che per Pendesini, cervello limbico e sistema limbico sono la stessa cosa , che esisterebbero tra il sistema limbico ed il neocortex delle connessioni sinaptiche imperfette ( bbbbona sera), insomma l’ennesima pessima sintesi….stavolta di McLean ( anni 70-90) già letta su uarr.
        Senza contare che anche i piccoli felini uccidono per sport e sadismo ….
        Ca va sans dire

        • pendesini alessandro ha detto in risposta a Ezechiele

          Caro Ezichiele (Ezichiele chi ???) :
          Contrariamente a quello che lei crede, il problema delle connessioni non è stato che parzialmente risolto. Infatti la connettività all’interno delle reti di elaborazione corticale, rende possibile le capacità cognitive sviluppate del cervello umano. Ma la parte che non è stata completamente risolta sono le connessioni tra sistemi cognitivi e di altre parti del trilogia mentale, vale a dire i sistemi emotivi e motivazionali.
          Questo spiega perché, ad esempio, un brillante matematico, artista o un imprenditore che ha ben “riuscito” materialmente nella sua vita, può –come qualsiasi persona- essere vittima di una seduzione sessuale, di collera al volante, di una scenata di gelosia, essere pedofilo o stupratore o ancora andicappato da depressione o ansia.
          Lei, persona di grande talento, dovrebbe sapere che il nostro cervello non si è evoluto al punto in cui i nuovi sistemi neocorticali che rendono possibile un pensiero complesso possono facilmente controllare i vecchi sistemi limbici che danno origine alle nostre esigenze o bisogni, le nostre motivazioni e le reazioni emotive sovente decisionali !

          N.B.-I gatti domestici non uccidono i topi, ad esempio, per piacere di uccidere come lei crede, solo l’uomo puo’ avere comportamenti sadici…ma per puro istinto voluto dal suo Creatore ! E se in seguito non li mangiano è perché sono gia saturi, a volte obesi, dalla esagerata quantità di cibo che gli viene dato dai loro proprietari !

          P.S. Le buone ragioni per credere sono ragioni “epistemiche”, vale a dire, le prove o dati disponibili per i soggetti, che vanno chiaramente nella direzione di quello che hanno scelto di credere, prendendo i loro desideri per realtà o Verità Assoluta, ed è proprio questo un tipico esempio di comportamento irrazionale ! Ne prenda nota…

      • pendesini alessandro ha detto in risposta a Andrea VCR

        Andrea VCR
        La ringrazio per l’informazione che, fino prova contraria, non sembra essere una bufala. Una cosa è certa : non è mai esistita una guerra di religione nelle etnie degli scimpanzé ne in altre specie esclusa l’umana….
        Questo mi fa pensare che gli animali siano dotati di una certa aggressività, non di certo crudeltà…Possono pero’ anche soffrire sia per malattie, malformazioni, incidenti o conseguenze belliche. Fino qui penso che saremo d’accordo…
        A questo punto vorrei chiederle : se la sofferenza umana è la conseguenza del Peccato Originale come afferma la Chiesa cattolica, solo gli uomini dovrebbero risentirla. Delle due cose l’una, infatti, per la logica teologica di questa teodicea : o riteniamo che gli animali soffrono per diverse ragioni, ed in buona ortodossia bisogna ammettere che abbiano peccato, tesi che appare assurda ! O riconosciamo l’origine umana e diabolica del Peccato Originale, e dobbiamo dedurre che gli animali, non avendo ovviamente partecipato a questo peccato, NON dovrebbero soffrire, salvo per ingiustizia divina,..Ma poiché Dio è giusto e d’infinita bontà non certamente sadico, le chiedo, con preghiera, gli animali POSSONO SOFFRIRE o non soffrono ???
        Inoltre l’istinto, la ferocia o aggressività di certi animali dominanti che dipende quasi interamente del loro patrimonio genetico, l’ha voluto Dio e non di certo gli animali dotati di un’astrazione mentale, o intelligenza, che non oltrepassa nel migliore dei casi quella di un bambino di 4-5 anni. A questo punto possiamo affermare che Dio, il creatore, ha voluto che gli animali non solamente possano soffrire ma che siano inoltre visceralmente dotati di aggressività al punto di uccidere non solo i loro simili ma anche l’uomo?
        La ringrazio per la risposta

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