Il tuttologo Corrado Augias, collezionista di gaffe e tragiche assurdità

augias fortunaI tuttologi sono per definizione persone incompetenti che pretendono di dimostrarsi opinionisti attendibili, collezionando gaffe e controversie.

Il giornalista Corrado Augias è forse il massimo esponente italiano, «è il nuovo Celso», lo ha definito Francesco Agnoli, «con qualche idea “nuova” e più adatta ai tempi. La sua fama da popolare presentatore televisivo lo trasforma ipso facto –per uno strano e perverso meccanismo- nel personaggio più adatto a parlare sempre di tutto e di tutti, nel tuttologo a cui in tanti sono pronti a dare un credito illimitato» (Indagine sul cristianesimo, Lindau 2014). Non a caso il celebre filosofo Costanzo Preve lo ha definito «giornalista dilettante», da qualche anno è stato messo a rispondere alla “posta del cuore” di Repubblica. Rubrica che, se non parlasse ossessivamente di religione, rimarrebbe vuota, come è stato commentato di recente.

Chiamato a commentare l’omicidio della piccola Fortuna Loffredo, di sei anni, ad opera di un uomo che, prima di ucciderla, l’ha anche stuprata, Augias ha pensato bene di puntare il dito sul modo di vestire della piccola: «la guardi bene… guardi com’è atteggiata, e com’era pettinata, e come sono i boccoli che cadono… Questa è una bambina che a 5-6 anni si atteggia come se ne avesse sedici o diciotto». Dopo le polemiche ha rincarato la dose: «Insisto nel sostenere che permettere a una bambina di atteggiarsi come una signorinetta è improprio».

Ora, parlare della sessualizzazione precoce dei bambini è una cosa doverosa e un problema serio, non c’è dubbio. E’ assurdo volerlo fare commentando l’abuso e la morte violenta di una bambina, quasi ad alludere che sia stata la piccola ad aver provocato con il suo “atteggiamento” il pedofilo. Riflettere sulla sua morte, descrivendola come una sorta di inconsapevole adescatrice sessuale è un’offesa tremenda alla memoria di Fortuna, poche ore dopo la sua tragica morte. «Questa è una bambina che a 5-6 anni si atteggia come se ne avesse sedici o diciotto», perché, sarebbe invece lecito stuprare una sedicenne o una diciottenne vestita in modo provocatorio, come gli è stato giustamente replicato? Completamente insensibile, inoltre, alla sofferenza dei genitori contro cui ha fatto piovere l’accusa di aver “sessualizzato” Fortuna, proprio nelle ore in cui bisognerebbe stringersi attorno a loro, accompagnandoli -non accusandoli- nella atroce sofferenza a causa di questa perdita.

Augias ha aggiunto dolore al dolore e i genitori di Fortuna lo hanno querelato, giustamente. Non ha ricevuto alcuna denuncia, invece, dal biologo Edward Osborne Wilson, nonostante sia stato dimostrato che il giornalista di Repubblica lo abbia ampiamente plagiato per scrivere il libro Disputa su Dio e dintorni (Vito Mancuso, coautore del libro, si è definito «amareggiato», ma ha anche lui evitato la querela). Sempre a proposito di questioni legali, ci domandiamo perché il giornalista rosso –ex spia comunista nome in codice “Donat”- non abbia invece denunciato Giuliano Soria, che un anno fa ha dichiarato: «Corrado Augias era il più vorace, addirittura assillante sui pagamenti in nero, sfiorando l’indecenza».

Queste collezioni di controversie sono l’inevitabile destino dei tuttologi, ancor di più se moralizzatori. Come ha sempre voluto esserlo Corrado Augias.

La redazione

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41 commenti a Il tuttologo Corrado Augias, collezionista di gaffe e tragiche assurdità

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  1. Mariangela F. ha detto

    Augias ha ragione, ci sono diverse foto che ritraggono la bambina come se avesse parecchi più anni dei suoi reali, però mai si è sognato di giustificare i pedofili o tanto meno accusare la povera bambina. Tutto il resto sono stupide strumentalizzazioni dei soliti media d’accatto.

    • Laura ha detto in risposta a Mariangela F.

      E anche se dimostrava parecchi anni in più? E’ lecito stuprarla? E se una trentenne veste in modo provocatorio è più lecito abusarla sessuale rispetto ad una bambina?? Perché questo è il problema di Augias, sostenere che la bambina sia una adescatrice del pedofilo per come si atteggiava, affermazione detta poche ore dopo che la piccola è stata stuprata e uccisa, puntando il dito contro la famiglia che la vestiva così. Se per te ha ragione…

      • Mariangela F. ha detto in risposta a Laura

        Ma non leggi cosa si scrive? Quando mai Augias ha detto che se una bambina si atteggia a persona adulta è lecito stuprarla?

        • Laura ha detto in risposta a Mariangela F.

          Augias dice: la bambina è stata stuprata perché si atteggiava come una sedicenne. Innanzitutto sta dando la colpa dello stupro non al pedofilo ma alla bambina che si “atteggiava” e ai genitori che la vestivano così; in secondo luogo sta dicendo che è più lecito stuprare una sedicenne se si veste in modo provocatorio, piuttosto che una bambina di sei anni. E’ logica.
          Se io dico: “Quel tizio su quella Panda si atteggia come se avesse una Ferrari”, sto dicendo che è lecito “atteggiarsi” se possiedo una Ferrari, o comunque è “più lecito”. Senza contare che ha puntato l’indice contro la bambina e contro la famiglia poche ore dopo di questa tragica vicenda….vedi tu!

        • Fefaz ha detto in risposta a Mariangela F.

          In un caso come questo ti pare opportuno fossilizzarsi su una simile osservazione?

          Ma io boh..

          • Cattolico ha detto in risposta a Fefaz

            Conoscevo la parola “boh”, ma non sapevo che fosse un verbo nella lingua italiana. l’hai inventato tu? 🙂

      • Cattolico ha detto in risposta a Laura

        Io inviterei a guardare con sospetto il fatto che al giorno d’oggi qualsiasi critica all’impudicizia di certe mode e i richiami alla modestia nel vestire fatte al genere femminile vengano punite dal pubblico ludibrio. In questo ci vedo il veleno della malizia di Satana, che si serve come alle origini della donna per indurre al peccato. E’ veramente un capolavoro di malizia demoniaca usare i casi di abuso e violenza sessuale come ricatto morale per mettere a tacere il richiamo cristiano alla modestia nell’abbigliamento femminile. Se ci pensiamo è davvero genialmente diabolico l’artificio retorico: il diavolo sa che la donna, con una certa immagine che evoca sensualità, induce molte anime a tentazioni impure, che possono portare all’inferno per l’eternità l’anima di chi cade in quelle tentazioni anche solo col pensiero. Di conseguenza, quale astuto e genialmente diabolico artificio poteva architettare Satana per mettere a tacere i richiami dei cristiani contro questo uso sconveniente della moda femminile? Semplice: basta ispirare la maliziosa insinuazione che chi fa questi richiami voglia in qualche modo giustificare quei crimini sessuali. In questo modo, i cristiani che conoscono questo pericolo e vogliono mettere in guardia la società dai cattivi costumi, avranno soggezione e rinunceranno a fare questa opera di correzione fraterna per paura di essere esposti al pubblico ludibrio, di essere accusati di aver fatto una gaffe clamorosa, e di aver giustificato efferati delitti. Pensate quanto è diabolica questa strategia satanica: addirittura riesce a far passare un santo proposito (un’altruistica correzione fraterna fatta per proteggere i fratelli dal rischio di favorire peccati mortali) per un peccato e una mancanza di sensibilità. Così una cosa che è oggettivamente un bene viene fatta passare per male: il bene viene chiamato male, esattamente una vittoria perfetta per il padre della menzogna. Però ragioniamo un attimo: se anche non esistessero criminali sessuali, se tutti gli uomini fossero perfettamente in grado di controllarsi e non esistesse nessun pedofilo, sarebbe irrilevante che una donna con un abbigliamento sensuale inducesse pensieri impuri in un uomo? Tanto quell’uomo non li tradurrebbe in pratica, non stuprerebbe nessuno, sarebbe perfettamente civile e autocontrollato, e nessuna di queste donne, ragazze o bambine verrebbe danneggiata. Ma l’anima di quest’uomo, pur non commettendo peccati visibili, nel segreto del suo cuore nutrirebbe fantasie impure, e se queste passioni le giudicasse preferibili alla grazia di Dio rischierebbe di andare all’inferno per l’eternità, e le ragazze che con i loro atteggiamenti sensuali hanno contribuito a dare forza alla tentazione che ha fatto cadere quell’uomo saranno corresponsabili della dannazione eterna di quell’uomo. Quindi Satana sa bene che favore gli fanno certi costumi e mode femminili, e ha tutto l’interesse perchè si parli il meno possibile della sconvenienza di questi costumi, e la paura di essere preso per pedofilo o giustificatore di stupratori è un ottimo mezzo per Satana. Vediamo ad esempio questo articolo: in questo articolo si parla di un personaggio (nemmeno cristiano) che in qualche modo ha portato alla pubblica riflessione i pericoli che certe mode femminili possono causare nella società: un bel rischio per Satana, la gente potrebbe riflettere su questa verità, le madri potrebbero impedire alle figlie di vestirsi provocanti, bisogna fare qualcosa, altrimenti il mio progetto di dannare le anime sarà ostacolato proprio laddove mi riesce meglio (i peccati della carne). E allora cosa fa Satana? Semplice: facciamolo passare per giustificatore del pedofilo, così il suo messaggio verrà totalmente rigettato come delirio di un immorale filopedofilo. E molti ci sono cascati. Tra l’altro noi che siamo credenti sappiamo che il pericolo di queste mode non sono soltanto quelli sociali denunciati da Augias (gli stupri e le violenze sessuali) ma sono spirituali (la dannazione delle anime), e che anche qualora le mode sensuali non provocassero crimini sessuali creerebbero ugualmente peccati mortali anche solo di pensiero, che portano le anime all’inferno. E però al posto di Augias fosse stato Padre Pio a criticare il modo di vestire di una bambina? Anche lì vi sareste scandalizzati? Ebbene, Padre Pio l’ha fatto: ha rimproverato una madre per aver fatto andare in chiesa una bambina innocente e pura con una gonna troppo corta. Questo per me è un esempio di come chiamare il bene bene e il male male, fregandosene delle maliziose astuzie di Satana per impedire di chiamare male il male. O forse la morale di questo articolo vorrebbe essere che è, sì, giusto ricordare pubblicamente la sconvenienza e i pericoli delle mode sensuali, è, sì, giusto ammonire e dire che sono costumi che favoriscono il peccato, ma si deve dire solo quando non c’è di mezzo un delitto, quando non c’è un crimine, quasi come se fosse un discorso da bar da non prendere troppo sul serio, mentre quando ci scappa il delitto e il morto questo discorso non si deve più fare perchè in questo caso si deve essere seri, e allora non si devono più dire stupidaggini come che i cattivi costumi e le mode sensuali sono un male: finchè non c’è uno stupratore parlate pure pure di ipersessualizzazione, denunciatene pure i rischi e gli effetti nefasti, ma quando accade uno di questi effetti (tipo un crimine sessuale) rimangiamoci tutto, perchè diventa fuori luogo parlarne. Ma che credibilità ha così la testimonianza cristiana? A questo punto si fa molto prima a dire “io non credo che i peccati della carne siano mortali, che portano le anime all’inferno, e che chi provoca con la tentazione i peccati mortali è corresponsabile della dannazione eterna del peccatore” (in questo caso i genitori, non la bambina). Almeno si sarebbe più coerenti, invece di fare i cristiani a parole.

        • sara ha detto in risposta a Cattolico

          “cattolico”….
          Moralista direi.

          Cosa c’e’ da coprire di cosi’ sporco?

          Allora potremmo giustificare l’ idea di ” Donna” Che Hanno i musulmani…

          Persino per una prostituta non si puo’ Che provare pena..

          La perversione e’ MASCHILE amico Mio.

          Donne e bambini c’entrano poco..tanto meno il loro abbigliamento..

          E se per caso qualche braccio o spalla scoperta ti fa sorgere qualche piccola fantasia…cavati l’occhio , non c’e’ altro rimedio per Chi non ha carita’.

          • Cattolico ha detto in risposta a sara

            La tradizione cattolica vuole una donna femminile, che mostri la sua bellezza in modo puro e modesto, è diverso dal modo islamico di mortificare la dignità femminile. Per essere in grazia di Dio basta non avere modi immodesti. La tua intimazione a non osare coinvolgere il genere femminile nel problema morale della lussuria, che deve essere un problema soltanto maschile secondo un’ideologia femminista secondo cui l’uomo deve sentirsi una bestia inferiore e la donna una santa pura che rimane tale anche mettendosi la minigonna (perchè tanto la donna è pura e qualunque veste si mette, anche provocante, rimane pura, e se l’uomo ci sbava sopra è un problema suo che è un pervertito), è un moderno modo di pensare intrinsecamente satanico non solo per il suo contenuto, ma anche per l’evidente tono moralmente ricattatorio di intimidazione intollerante tipico dei modi di fare ispirati da Satana. Un documento del genere per esempio dovrebbe essere letto con serena approvazione da un cattolico: https://gloria.tv/?media=358979&language=YiwzPCkSG6u

            • sara ha detto in risposta a Cattolico

              Bene. Allora esorcizzami.

              Per la Cronaca: Io odio il Femminismo.

              Non sono io a scrivere questo:

              In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: «Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?». 2 Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: 3 «In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4 Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.
              5 E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me.
              6 Chi invece scandalizza anche uno solo di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse appesa al collo una macina girata da asino, e fosse gettato negli abissi del mare. 7 Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che avvengano scandali, ma guai all’uomo per colpa del quale avviene lo scandalo!
              8 Se la tua mano o il tuo piede ti è occasione di scandalo, taglialo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani o due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. 9 E se il tuo occhio ti è occasione di scandalo, cavalo e gettalo via da te; è meglio per te entrare nella vita con un occhio solo, che avere due occhi ed essere gettato nella Geenna del fuoco.

              • Cattolico ha detto in risposta a sara

                Un genitore che permette a un figlio di vestirsi in modo sensuale e provocante (non nel senso di sessualmente attraente, ma nel senso che evocano atteggiamenti sessualizzati) scandalizza il bambino. Non dico che è il caso della bambina Fortuna, non ho guardato le foto, ma parlo in generale. Per quanto riguarda il punto 8: se anche l’uomo impuro sceglie cavare il suo occhio impuro proteggendosi dalla tentazione, questo potrà mettere in salvo lui dall’inferno, ma la donna che l’ha maliziosamente provocato rimane a rischio, quindi la lotta che l’uomo fa per resistere alla tentazione è utile solo a lui, ma non a lei. Bisogna infine considerare il fatto che nel magistero cristiano la lotta contro il male e contro la tentazione non è un’opera che si compie con le proprie forze: il cristiano non dice mai “è un problema tuo, te la devi vedere tu, cavati l’occhio”, ma dice “non peccare di presunzione pensando di avere la forza di resistere alle tentazioni senza l’aiuto della grazia divina” e lo esorta a lottare con le sue forze ma sempre con l’aiuto indispensabile della grazia del Signore, e per quanto possibile con l’aiuto anche del prossimo.

        • Dario* ha detto in risposta a Cattolico

          Tra le tante cose che hai scritto c’è anche del vero però considera una cosa: i peccati della carne non sono automaticamente “mortali” come sembra trasparire da ciò che scrivi. Addirittura tu etichetti come “peccato mortale” il fatto che un uomo abbia pensieri impuri. Perché un peccato sia mortale ci sono delle condizioni ben definite ed ogni tipologia di peccato può essere o meno mortale a seconda delle circostanze e della predisposizione d’animo del peccatore. Ogni peccato insomma (capiamoci, non ogni tipologia ma ogni singolo peccato) va giudicato a sé, tenendo conto di tutti i fattori. Sembra troppo complicato? Infatti non siamo noi che dobbiamo giudicarli ma solo Chi è in grado di farlo. Ci sono peccati carnali veniali e peccati carnali mortali, non facciamo di tutta l’erba un fascio perché altrimenti si passa dalla devozione al moralismo come ha scritto Sara.
          Detto questo, il desiderio di apparire belle agli occhi altrui fa parte della natura femminile ed è un aspetto che emerge naturalmente pian piano nel corso della crescita. Ovviamente in tutto ci vuole misura ma non mi sembra proprio il caso di “castrare” psicologicamente delle bambine solo perché si corre il rischio di attizzare i più bestiali istinti di gente malata, anche perché quegli istinti non hanno bisogno di un determinato abbigliamento o taglio di capelli per venire a galla. Bisogna proteggere i bambini e bisogna rendere inoffensivi gli aggressori ma non è certo mettendo le bambine sotto un burqa che si otterrà la cosa.
          Come ultima considerazione vorrei aggiungere che l’abbigliamento della bambina (mi baso sulla foto dell’articolo, non ne ho viste altre) non mi pare chissà che provocante o indecente: ha una comunissima t-shirt ed i capelli ricci, se questo è agghindarsi da adescatrice…

    • sara ha detto in risposta a Mariangela F.

      “..ci sono Foto Che ritraggono la bambina come se avesse parecchi piu’ anni dei suoi reali..”

      Non merita nemmeno di essere commentata..
      Mi si sta accapponando la pelle e ritorcendo la budella…

      • Laura ha detto in risposta a sara

        Nemmeno si accorge…sta in qualche modo giustificando l’abuso perché quella bambina era vestita da adolescente. Altrimenti perché dirlo? Senza contare che dà la colpa alla bambina e legittima l’abuso quando una donna è provocante. Pazzesco!

    • Lorenzo Guirino ha detto in risposta a Mariangela F.

      Hai ragione, ho ascoltato l’intera intervista e sono del tuo stesso parere….Augias non ha giustificato alcuno…ha soltanto posto l’attenzione sul contesto …Una bambina conciata da lolita fa male a vedersi in ogni luogo….Chi confonde Augias con i giudici di “Processo per stupro” strumentalizza la vicenda ed offende le menti pensanti.

      • sara ha detto in risposta a Lorenzo Guirino

        ” una bambina du sei anni conciata da Lolita”..

        E questo ” valutare il contesto” come me lo chiami?

        Solo l’idea anche minima di iniziare a considerare l’ abbigliamento di una bambina di sei anni come condizione da analizzare per cercare di estrapolarne dei vaghi concetti Che si rifanno alla sessualizzazione dei bambini per me e’ da malati pervertiti.

        Gurdare una bambina di sei anni vestita come ti pare, anche da “prostituta”, ma solo l’idea Che questo modo di vestire( qualunque) dell’innocenza riporti a una vaga idea di attrazione sessuale e’ inconcepibile. Il marcio e’ sempre in Chi guarda.

        Chi parla cosi’ e’ perche’ forse ha ben chiaro di che cosa sta parlando…

      • Fefaz ha detto in risposta a Lorenzo Guirino

        A te sembra normale e rispettabile fare un’affermazione simile a seguito di una notizia simile?
        C’è una famiglia che soffre, una di cinque bambina brutalmente uccisa e violentata sessualmente e secondo te Augias ha ragione ad evidenziare ed insistere che tale bambina, secondo lui, si atteggiasse per sembrare più grande?

      • lorenzo ha detto in risposta a Lorenzo Guirino

        I giudici di “Processo per stupro”?
        Io pensavo a Nino Manfredi in “Vedo nudo”: https://www.youtube.com/watch?v=FX95AZTIvTA

  2. Steve ha detto

    Altro esponente della tuttologia (mal) applicata da salotto tv è il mitico Cecchi Paone. Che cmq ogni tanto riesce a mettere da parte i paraocchi,prova la sua amicizia con Paolo Brosio.

    Augias è un dinosauro. Così come Rodotà e co.

  3. Cloud ha detto

    Le parole di Augias sono state strumentalizzate, e capite superficialmente? forse. Di certo non credo volesse dare alibi all’assassino, ma rimane una cosa. Doveva TACERE. Per nessun motivo al mondo in una situazione del genere, con una storia del genere, con persone che hanno perso qualsiasi motivo di vivere avrebbe dovuto permettersi di sottolineare il vestiario o gli atteggiamenti della bambina. E’ un delirio di un vecchio brontolone che probabilmente dovrebbe dare da mangiare ai piccioni al parco, uno di quelli a cui probabilmente la gioventù da fastidio.

    Quindi io condanno Augias non tanto per le motivazioni sollecitate nell’articolo, quanto per il suo essere stato assolutamente fuori luogo. Vuoi alimentare l’argomento dei bambini conciati come adulti? ok, ma fallo in un altro contesto. E in altri modi.

  4. beppino ha detto

    Corrado Augias e l’irrefrenabile spinta a pontificare su tutto e su tutti… E più le situazioni sono complesse più apre la bocca… La storia della piccola Fortuna é complessa di suo, se non altro per il fatto che oltre al rapporto con un delinquente pedofilo c’é da tener conto anche del rapporto con una realtà condominiale dove probabilmente sono presenti tutte le facce possibili della miseria umana. E davanti a simili “spettacoli” ci vuole soprattutto “cultura” e “sensibilità umana” nell’affrontare la vicenda in pubblico dibattito. Qualche volta la prima in qualche modo arriva a compensare l’eventuale mancanza della seconda; nel caso di Augias neanche questo evidentemente.

  5. andrea g ha detto

    Il comportamento -in generale- di Augias è quello classico dei
    tuttologi da bar sport: l’unica differenza è il contesto, egli
    può esprimere la propria bulimia logorroica su tv e giornali.
    E’ un pò come Woody Allen, che dice: “continuo a fare film
    per cercare di non pensare alla morte”.
    Tutto qui-

  6. Sophie ha detto

    E’ un momento triste…

  7. Andrea VCR ha detto

    Semplicemente la cultura liberal sta cercando di legalizzare la pedofilia.
    Ci hanno provato ma non ci sono riusciti in Canada nel 2011, ci hanno provato ma non ci sono riusciti in Austria nel 2013 (proposta di Ulrike Lunacek, attuale vicepresidente del Parlamento Europeo), ci stanno riuscendo, un passino alla volta, in Olanda (http://www.lastampa.it/2013/04/03/esteri/sentenza-choc-in-olanda-sulla-pedofilia-via-libera-al-club-che-la-promuove-srVRzSLjEU6tXqpp5dp3nN/pagina.html)… qui in Italia hanno concesso le attenuanti ad un pedofilo perchè la sua vittima 11enne ha dichiarato di amarlo (a 11 anni si è legalmente incapaci di intendere e volere, ma per i pedofili un eccezione si fa).
    Viva Cristo Re

    • ratioman ha detto in risposta a Andrea VCR

      Le fonti anche sulla sua ultima affermazione, gentilmente. Così da verificare la notizia o quantomeno la sua interpretazione dei fatti.
      Grazie anticipatamente.

      • Andrea VCR ha detto in risposta a ratioman

        Certamente, carissimo! Grazie per la richiesta.
        Inserisco un link della stampa nazionale, che tra l’altro evidenzia come non sia stata la prima volta che un’infamia simile venga alleggerita o quasi depenalizzata in tribunale. Ci sono altri articoli sul fatto nella stampa cattolica.
        http://www.ilgiornale.it/news/interni/lui-60-lei-11-i-giudici-amore-974207.html
        Aggiungo anche un ulteriore spunto di riflessione:
        “Anzi, possiamo definire inquietante, ad esempio, il fatto che l’American Psychiatric Association (APA) lo scorso 31 novembre 2013 abbia dovuto rettificare ufficialmente quanto scritto nell’ultima versione del Dsm-5 (Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) pubblicata quest’anno, in cui la pedofilia era stata declassata da “disordine” ad «orientamento sessuale» (dieci anni fa nel Dsm-4 era già stata derubricata da «malattia» a «disordine»).”
        Il brano è tratto da:
        http://www.disinformazione.it/mobilitazione_contro_la_perdofilia.htm
        Viva Cristo Re

        • ratioman ha detto in risposta a Andrea VCR

          Come fonte avrei preferito il testo della sentenza.
          Per quanto riguarda la definizione anche io ritengo inquietante che la pedofilia possa essere ritenuta un “orientamento sessuale”. Tra la scelta di utilizzare “disordine” anziché “malattia” come definizione, non sono qualificato per comprendere le scelte di una tale differenza in un ambito psichiatrico.

          • Andrea VCR ha detto in risposta a ratioman

            Mi dispiace, ma a quella non sono riuscito ad arrivare (problemi di tempo, fiato e probabilmente abilità).
            Dovessi farcela la posterò, anche OT, in nostri colloqui futuri.
            Nel frattempo tante buone cose.
            Viva Cristo Re

    • sara ha detto in risposta a Andrea VCR

      Io aggiungo questo Andrea ..chiunque voglia fare degli approfondimenti, puo’ trarne spunti interessanti..

      http://www.libertaepersona.org/wordpress/2015/08/accettare-linaccettabile-e-diventato-possibile/

      Aggiungo Che in Germania a livello legale si distingue gia’ da atto pedofiliaco a pedofilo come persona.

      Per Cui viene condannato solo l’atto..

      • Andrea VCR ha detto in risposta a sara

        Il buon Francesco Agnoli… lo conosco ed apprezzo tantissimo anch’io!
        Grazie Sara, questo lo avevo perso.
        Viva Cristo Re

  8. ratioman ha detto

    Io l’intervista l’ho vista e ascoltata con attenzione e quello che ho compreso molto chiaramente è che Augias condannava totalmente e fermamente non la bambina ma chi l’aveva educata ad avere comportamenti non adatti ad una bambina di 5 anni. Questo era solo uno degli argomenti riportati da Augias nell’intervista.
    L’analisi di Augias proseguiva anche nel cercare di individuare le cause di una piaga così diffusa in certe zone, identificando una probabile causa nella tremenda ignoranza di alcuni ambienti.
    Non una sola parola è stata detta da Augias in difesa delle pedofilia o nel tentativo di giustificare i pedofili, men che meno adducendo l’alibi della provocazione. La condanna è sempre stata chiara e netta.
    Per quanto mi riguarda trovo che alcune trasmissioni televisive o pubblicità dove le bambine vengono vestite e truccate da adulte, ed addestrate a muoversi e ad avere atteggiamenti provocatori siano veri e propri inviti alla pedofilia.
    Per quanto riguarda la presunta tuttologia di Augias, in quell’intervista l’ho sentito rispondere ad una domanda dell’intervistatore con un sano e intellettualmente onesto “non lo so”. Alla faccia di ogni dogmatismo.

    • sara ha detto in risposta a ratioman

      “Condanna chi l’aveva educata ad avere comportamenti non adatti ad una bambina di 5 anni.”

      Su quali fatti il prof. Augias, può appellarsi nell’affermare quanto dice?
      Era presente quando la bambina è stata ripetutamente stuprata e gettata dal balcone? o ha avuto accesso a qualche fonte che noi non conosciamo, conosceva quella “Sprovveduta” di sua madre?.

      Perchè se non è così, questo, al mio paese si Chiama diffamazione meschina nei confronti di chi ha già parecchio da sopportare.
      parlare è facile, dare le colpe anche.
      Peccato che però si mira sempre alla persona sbagliata.

      Questo costante tentativo di attribuire ogni fatto terribile e ingiustificato che avviene, a livello di Cronaca, come alla mancata o sbagliata educazione dei genitori è un tipo di bombardamento mediatico e propagandistico, che vuole a tutti i costi far derivare ogni mal riuscita di arginarere un problema sociale come un fenomeno da riportare prettamente alla sfera educativa.

      Quindi:
      Se un ragazzo si suicida, è perchè i genitori non l’hanno accettato.
      Se un ragazzo muore in disco per droga, è perchè i genitori non l’hanno educato al rispetto della vita.
      Se una bambina di sei anni appena, viene stuprata e ammazzata è perchè La madre non l’ha educata al buon costume ma anzi educata ad atteggiarsi da ” puttanella”.

      però intanto mi legalizzano la droga, mi fanno andare la rete in palla per la quantità di materiale pornografico, mi aprono le discoteche mettendoci dentro il mondo senza alcun controllo, e vorrebbero aprire alla precoce educazione sessuale nelle Scuole.

      Per quanto riguarda le PUBBLICITA’, merita altra attenzione.

      A quel punto io ti chiedo Ratioman,

      Chi dovrebbe Vigilare affinchè i bambini non vengano presi conciati come donne o uomini e buttati nelle riviste per moda e negli spot pubblicitari?
      Non esistono forse Degli Enti di controllo per il corretto uso del marketing?…o quando ci sono di mezzo i “soldini” tutti chiudono un occhio e molto probabilmente anche due?.
      I bambini, se proprio lo vuoi sapere non dovrebbero entrare in questi sistemi…dovrebbero essere tutelati, secondo le rispettive regole,perchè soggetti deboli e indifesi.
      E come mai non è così?
      Forse come dici tu per il fatto che tramite questo si vuol passare l’idea di un bambino ipersessualizzato, non più innocente e privo di malizia?…ciò che chiede un bel pubblico di pedofili.
      E allora Questa piaga dove sta?,davvero negli ambienti degradati?.

      Ti piacerebbe he fosse solo là? piacerebbe a tutti farla passare come qualcosa legata al malcostume , all’ignoranza o ad una madre sprovveduta che educa la figlia alla “sgualdrina” di turno…

      e ,invece purtroppo ti devo contraddire.
      Non hai idea di che VERTICI ricopre tale piaga, amico mio,e a che alti livelli è arrivata.

      Piantiamola di dare la colpa a chi non ce l’ha , di vedere il marcio dove non c’è.
      prendiamo il problema per quello che è, puro e crudo.

      lo STATO si prenda le sue responsabilità e la famiglia anche.Ma le due cose devono combattere lo stesso FENOMENO, non si può lasciare le famiglie da sole di fronte a questo.
      La liberalizzazione di tutto non aiuta.

      E’ difficile crescere dei figli oggi.
      Non credo che una madre, fosse anche la peggiore di questo mondo possa sopposrtare un peso del genere. Una fine così brutale , orrenda per una bambina.

      Io mi Chiedo ma dove sta la Discrezione?..
      Quale rispetto c’è per un dolore così?

      Ogni fatto di cronaca diventa una serie TV, per cui ogniuno si può scegliere la parte che più gli garba o l’opinione che gli sembra più giusta. Si può fare tutto.

      …Però almeno, dopo, torniamo con i piedi per terra.

      • Gianfranco ha detto in risposta a sara

        Applausi a scena aperta

      • ratioman ha detto in risposta a sara

        Effettivamente, come Augias ha ammesso, l’errore è stato quello di fare riferimento ad una caso specifico per denunciare una subcultura diffusa che, nutrendosi di una profonda ignoranza, usa i minori per dar sfogo a istinti devastanti. Questa situazione è stata confermata in un’intervista ad un prete, di cui ora non ricordo il nome, che confermava con particolari raccapriccianti quanti di questi casi esistono e non vengono denunciati. Ovviamente questa piaga non esiste solo negli ambienti più degradati, ma pare che proprio in questi ambienti trovi terreno più fertile. Sono pienamente d’accordo sul fatto che sia lo stato che la famiglia debbano prendersi le loro responsabilità.
        Infine non comprendo il riferimento alla liberalizzazione.

        • Andrea VCR ha detto in risposta a ratioman

          Penso intendesse liberalizzazione di tutto: incesto, pedofilia, un meccanico di 47 anni con vari figli da mantenere che improvvisamente “si sente” una bambina di 6 anni e viene adottato come tale (e magari chiede pure di tornare alle elementari, entrare nei bagni delle alunne e “giocare al dottore” con i “coetanei”)… tutte queste meraviglie liberal.
          Viva Cristo Re

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