Cari fratelli cattolici, la nostra divisione ci fa perdere lucidità

chiesa vuotaNon è facile amici, la situazione è molto complessa e le acque non sono mai state così agitate. Parliamo della realtà cattolica italiana, ovviamente quella che appare a livello mediatico (blog, siti web, quotidiani, noti esponenti ecc.) e che ha il compito di informare e testimoniare ad ampio raggio le ragioni e i valori che contraddistinguono la nostra presenza nel mondo.

In questi anni abbiamo contribuito a neutralizzare l’ateismo organizzato italiano (chi oggi parla o si interessa più dell’Unione Atei Agnostici Razionalisti?) e non solo, rispondendo alle accuse e alle convinzioni dei militanti laicisti più noti. Abbiamo informato adeguatamente circa le più svariate leggende nere diffuse contro la Chiesa cattolica e spesso ci siamo occupati di bioetica, contrastando la pesante ideologia che anima l’opinione pubblica.

La secolarizzazione occidentale non si è certo fermata, tuttavia anche la fede atea è stata intaccata dalla liquidità relativista e individualista, le convinzioni si sono attenuate portando gran parte dei militanti a slegarsi dalle associazioni laiciste iniziando a considerare l’aspetto spirituale della vita e gli aspetti positivi delle religioni (pensiamo alla veloce diffusione delle Atheist Church nel mondo anglosassone). La stessa mutazione liquida avviene da tempo anche nel cristianesimo, l’esempio dello sfaldamento della miriade di confessioni protestanti è sotto gli occhi di tutti. Ma anche il cattolicesimo sta subendo sempre più l’influsso del relativismo, dell’opinionismo, dell’egocentrismo, del sentimentalismo, dell’emotivismo, del “sono quel che mi sento”. L’esempio più evidente è la posizione individuale in antitesi con quella della Chiesa di tantissimi cattolici, praticanti e non, nei confronti della morale sessuale e delle posizioni bioetiche.

Anche in Italia si è infiltrata massicciamente quella che Benedetto XVI chiamava “fede adulta”, ovvero «l’atteggiamento di chi non dà più ascolto alla Chiesa e ai suoi Pastori, ma sceglie autonomamente ciò che vuol credere e non credere – una fede “fai da te”, quindi. E lo si presenta come “coraggio” di esprimersi contro il Magistero della Chiesa. In realtà, tuttavia, non ci vuole per questo del coraggio, perché si può sempre essere sicuri del pubblico applauso. Coraggio ci vuole piuttosto per aderire alla fede della Chiesa, anche se questa contraddice lo “schema” del mondo contemporaneo. È questo non-conformismo della fede che San Paolo chiama una “fede adulta”. È la fede che egli vuole. Qualifica invece come infantile il correre dietro ai venti e alle correnti del tempo».

Se i vari Vito Mancuso fino a qualche tempo fa erano l’eccezione, oggi sono la regola (pensiamo ai tanti amici su Facebook che hanno scelto di colorarsi d’arcobaleno in sostegno dell’ideologia Lgbt). Dall’inizio del pontificato di Francesco, inoltre, stiamo assistendo ad un altro ennesimo fenomeno di divisione interna oltre al progressismo: lo potremmo definire il “soccianesimo” (dall’inconsapevole fondatore, Antonio Socci), cioè la convinzione di tanti devoti praticanti di essere talmente cattolici da poter indicare alla Chiesa e al Papa cosa è giusto o sbagliato, cosa scrivere nelle Encicliche, come esprimersi in pubblico, con chi dialogare e chi incontrare. Ad essi si sono subito associati gli ideologi del pro-life, coloro che identificano l’essere cattolici con la, seppur giustissima, militanza pro-family, anti-aborto, che parlano soltanto di queste tematiche (quanti cattolici parlano solo di omosessualismo sui social network, nemmeno fossero gli ossessionati simpatizzanti dell’Arcigay?). Non hanno infatti accettato che Papa Francesco abbia invece osato ricordare che il primo messaggio cristiano è l’annuncio dell’incarnazione del Senso dell’esistenza, dal quale, poi, dipende tutto il resto. La priorità di un cristiano è aderire a quest’Uomo e testimoniarlo, il convincimento altrui sul perché essere contro l’eutanasia e a favore delle cure palliative arriva dopo, come conseguenza.

Questa confusione dei piani, questo individualismo estremo, questa liquidità della fede e la pressione costante e ridicolizzante nei confronti della fede da parte dell’ideologia mondana, ha prodotto una miriade di divisioni, di litigi, di vendette anche all’interno della realtà cattolica e mediatica italiana. Abbiamo visto organi di informazione cattolici criticarsi a vicenda, La Bussola Quotidiana contro Avvenire e i cattolici di sinistra, La Croce di Adinolfi contro La Bussola Quotidiana (ad esempio nel caso Mattarella), Corrispondenza Romana di De Mattei contro tutto e tutti, Antonio Socci antipapista armato di una retorica infantile copiata dall’anticlericalismo più militante. Insulti, diffamazioni e querele tra cattolici nel caso del commissariamento dei Francescani dell’Immacolata, divisioni interne sul recente Family Day, anche a livello gerarchico (mons. Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la famiglia, a favore e mons. Galantino, segretario della CEI, contrario), attacchi spropositati a Comunione e Liberazione per non aver aderito ufficialmente all’evento, Scout che assistono all’udienza del Papa e poi sfilano al Gay Pride accompagnati da un prete che attacca la Chiesa e la castità. Scontri e diatribe tra i “pro-Medjugorje” e i “contro-Medjugorje”, vaticanisti che manipolano le parole del Papa e in costante litigio tra loro, sospensione dell’accredito alla Sala Stampa Vaticana a Sandro Magister con immediata esultanza dei cattolici che sono stati stati da lui bersagliati in questi anni, come Francesca Immacolata Chaouqui, referente sui dicasteri economici della Santa Sede. Alla gioia della Chaoqui sono quindi seguiti insulti personali nei suoi confronti da parte dei cosiddetti “tradizionalisti” cattolici con conseguente querela nei loro confronti…

A volte sembra soltanto una lecita dialettica interna, ma effettivamente da l’impressione di essere invece una pesante e continua divisione. Le acque ci sembrano davvero agitate, dicevamo all’inizio, troppo agitate per riuscire ad entrare nel merito con ragionevolezza, per contribuire con lucidità come crediamo di aver fatto finora. Per questo, come redazione, preferiamo temporeggiare qualche settimana, qualche mese, altrimenti rischiamo solamente di amplificare questo frazionamento di posizioni. Con i tantissimi che ci scrivono, e che ringraziamo, ci siamo già confrontati su questo. Se interverremo, in questo periodo, lo faremo raramente anche perché, ora come ora, davanti a tutta questa enorme frammentarietà interna, francamente è venuta un po’ meno l’inspirazione.

La redazione

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142 commenti a Cari fratelli cattolici, la nostra divisione ci fa perdere lucidità

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  1. Mattia ha detto

    Il cossidetto fenomeno del “frazionamento” non è per nulla nuovo alla Chiesa: già Paolo nelle sue lettere si lamentava di chi diceva “Io sono di Pietro”, “Io sono di Paolo”, “Io sono di Apollo”; facendo poi notare “Cristo può forse essere diviso?”. Per parte mia consiglio di evitare queste diatribe interne e di continuare ad occuparsi di smontare le “leggende nere” sulla Chiesa e di continuarea rimarcare i valori propri del cristianesimo. Aggiungerei anche la proposta, se possibile, di dedicare una rubrica mensile alla situazione dei cristiani perseguitati.

    • GiuliaM ha detto in risposta a Mattia

      D’altronde il “Diavolo” è il “divisore” per eccellenza… i Romani dicevano “Divide et impera”, e questo frazionamento di idee sta schiacciando la Chiesa.

      • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a GiuliaM

        La parola stessa, diavolo, deriva dal greco diaballo, ovvero dividere.

        Dal libro della Sapienza

        “Si,, Dio ha creato l’uomo per l’incorruttibilità, lo ha fatto immagine della propria natura. Ma per l’invidia del diavolo la morte è entrata nel mondo e ne fanno esperienza coloro che le appartengono.”

    • Redazione UCCR ha detto in risposta a Mattia

      Caro Mattia, crediamo che la realtà odierna sia un po’ più complessa e stratificata di quanto accadde ai primi discepoli, hai fatto bene comunque a ricordarlo. Purtroppo non crediamo sia possibile ignorare le divisioni interne e non soltanto perché sono all’ordine del giorno, ma perché coinvolgono direttamente anche Papa Francesco e i nostri valori e da cattolici abbiamo imparato a rendere ragione delle nostre ragioni. Oggi il problema principale non sono più tanto le leggende nere anticlericali, ma l’individualismo esasperato delle nostre stesse comunità e il bisogno di un’autoaffermazione continua, a discapito dell’unità di sguardo e dell’umile sequela della Chiesa.

      • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Redazione UCCR

        Mah, a dire il vero non so se la situazione odierna sia peggiore di quella della Chiesa dei primi secoli che, fino a Nicea, dovette difendersi contro pericolosissime eresie come quella ariana -che negava la consustanzialità di Cristo col Padre e con lo Spirito Santo, negando quindi che fossero un DIO unico, sostenendo l’inferiorità del Figlio nei confronti del Padre – , il docetismo e molte altre, oltre che alle persecuzioni nei confronti di quella che era, al tempo, la minoranza cristiana.
        Dai, tenete botta, mi siete stati di grande aiuto negli ultimi tempi per rintuzzare molte falsità che circolano su di noi.

        Non fatevi quindi scoraggiare e che DIO vi benedica.

      • Acquarius ha detto in risposta a Redazione UCCR

        Non credevo esistessero tutte queste divergenze all’interno del mondo cattolico, abituato ad osservare solo l’anarchia presente nel mondo protestante. Da non credente, in tutta franchezza,mi frega poco o niente della cosa, a parte magari suscitarmi un po di curisiotà e stupore. Tuttavia, mi auguro che queste divergenze non donino ulteriore energia e giovamento a varie sette evangeliche o movimenti come quello dei testimoni di geova(questi ultime mi sembra in decrescita), che considero il vero cancro della cristianità, o per essere pù precisi, della libertà individuale di ognuno.

  2. GiuliaM ha detto

    Mi dispiace che pure UCCR si senta sperduto nel chiasso di questi ultimi anni, ma purtroppo la divisione che oggi la Chiesa sperimenta è l’inevitabile conclusione di un lassismo e di una laicizzazione partite dal basso.
    Come ho già scritto in un precedente post, nella parrocchia del mio paese natale sono stata testimone di diverse debolezze da parte del parroco locale, che si lasciava andare ad eresie di vario tipo (arrivando a negare di credere nella Resurrezione e a stravolgere passi della Bibbia adattandoli a ideologie moderne) attorniato da un gruppo di parrocchiani che lo adulavano qualunque cosa facesse/dicesse pur di avere un ambito posto nel suo “entourage” di gestori di iniziative varie all’interno della parrocchia. Risultati? Chiesa sempre più vuota e fuga di massa dei giovani dopo la Cresima. Io sono rimasta nell’ambiente finchè ho potuto, ma il lavoro e i casi della vita mi hanno portato a trasferirmi in città e a interrompere gradatamente i contatti.
    All’epoca ero una ragazzina e pensavo fossero casi isolati, ma vedo che questa malattia è salita fino ad arrivare in alto nelle gerarchie, al prete si è sostituito il vescovo e ai parrocchiani ambiziosi si sono sostituiti degli ambiziosi più influenti.
    La cosa che mi consola è che queste persone un giorno renderanno conto a Qualcuno più grande delle loro mire meschine. E se qualcuno di quella(e) parrocchia(e) si riconosce e mi riconosce, venga pure a dirmene quattro, che io gliene dirò otto!

    • Redazione UCCR ha detto in risposta a GiuliaM

      Cara Giulia, non proprio sperduti ma semplicemente come coloro che osservano un grande bisticcio tra fratelli e, se da una parte non vogliono ignorare le divisioni interne, dall’altra credono che intervenendo complicherebbero ancora di più le cose.

      • GiuliaM ha detto in risposta a Redazione UCCR

        In effetti quando membri della stessa famiglia litigano è difficile aiutare perchè sembra di schierarsi da una parte o dall’altra, e questo non fa bene all’unità della famiglia stessa.
        Per quel che vale, avete la mia gratitudine per l’opera di informazione che avete portato avanti in questi anni; vi capisco molto bene, ma non vi fate scoraggiare dalle urla del mondo, una Chiesa viva c’è ancora (come visto nel Family Day) e ci sarà sempre (“non prevalebunt”) anche se il mondo cerca di metterla a tacere evidenziando piuttosto divisioni e contraddizioni.

    • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a GiuliaM

      Giulia, ma quel prete che nega la resurrezione, perché e’ cristiani cattolico? Hai provato a chiederglielo? Gia che ci sei, se Cristo non è risorto, chiedigli anche per cosa San Pietro, nel 64 D.C. , accetto il martirio sotto quella bestia balsfema di Nerone chiedendo di essere crocifisso a testa in giù perché non si sentiva degno di morire come Nostro Signore.

      E, oltre a questo, chiedigli anche cosa significano queste parole di San Paolo nella prima lettera ai Corinzi, e chiedigli anche perché si è convertito fino a morire decapitato

      “Vi ho trasmesso, dunque, innanzitutto, quello che anch’io ho ricevuto: che cioè Cristo morì per i nostri peccati secondo le scritture, ed è risuscitato il terzo giorno secondo le Scritture, e che apparve a Cefa e quindi ai Dodici. In seguito apparve a più di cinquecento fratelli in una sola volta: la maggior parte di essi vive ancora, mentre alcuni sono morti. Inoltre apparve a Giacomo, e quindi a tutti gli apostoli. Ultimo fra tutti apparve anche a me come a un aborto. Io infatti sono l’infimo degli apostoli, e non sono degno neppure di essere chiamato apostolo, perché ho perseguitato la Chiesa di Dio. Per grazia di Dio però sono quello che sono, e la sua grazia in me non è stata vana; anzi ho faticato più di tutti loro, non io però, ma la grazia di Dio che è con me. Pertanto, sia io che loro, così predichiamo e così avete creduto.
      Ora, se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come possono dire alcuni tra voi che non esiste risurrezione dei morti? Se non esiste risurrezione dai morti, neanche Cristo è risuscitato! Ma se Cristo non è risuscitato, allora è vana la nostra predicazione ed è vana anche la vostra fede. Noi, poi, risultiamo falsi testimoni di Dio, perché contro Dio abbiamo testimoniato che egli ha risuscitato Cristo, mentre non lo ha risuscitato, se è vero che i morti non risorgono. Se infatti i morti non risorgono, neanche Cristo è risorto; ma se Cristo non è risorto, è vana la vostra fede e voi siete ancora nei vostri peccati. E anche quelli che sono morti in Cristo sono perduti. Se poi noi abbiamo avuto speranza in Cristo soltanto in questa vita, siamo da compiangere più di tutti gli uomini.
      Ora, invece, Cristo è risuscitato dai morti, primizia di coloro che sono morti. Poiché se a causa di un uomo venne la morte, a causa di un uomo verrà anche la risurrezione dei morti; 22 e come tutti muoiono in Adamo, così tutti riceveranno la vita in Cristo.”

      E, per non farci mancare nulla, chiedigli anche a chi si riferiscono queste parole di Isaia, 500 anni prima dell’incarnazione del Verbo

      Isaia 53

      “Chi avrebbe creduto alla nostra rivelazione? A chi sarebbe stato manifestato il braccio del Signore? È cresciuto come un virgulto davanti a lui e come una radice in terra arida.
      Non ha apparenza né bellezza per attirare i nostri sguardi, non splendore per provare in lui diletto. Disprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che ben conosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non ne avevamo alcuna stima. Eppure egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da Dio e umiliato. Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità. Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui; per le sue piaghe noi siamo stati guariti. Noi tutti eravamo sperduti come un gregge, ognuno di noi seguiva la sua strada; il Signore fece ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti. Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca. Con oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua sorte? Sì, fu eliminato dalla terra dei viventi, per l’iniquità del mio popolo fu percosso a morte. Gli si diede sepoltura con gli empi, con il ricco fu il suo tumulo, sebbene non avesse commesso violenza né vi fosse inganno nella sua bocca. Ma al Signore è piaciuto prostrarlo con dolori. Quando offrirà se stesso in espiazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo, si compirà per mezzo suo la volontà del Signore. Dopo il suo intimo tormento vedrà la luce e si sazierà della sua conoscenza; il giusto mio servo giustificherà molti, egli si addosserà la loro iniquità. Perciò io gli darò in premio le moltitudini, dei potenti egli farà bottino, perché ha consegnato se stesso alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre egli portava il peccato di molti e intercedeva per i peccatori.”

      • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

        Blasfema, non balsfema.

      • GiuliaM ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

        Ora come ora gli posso chiedere poco perchè diversi anni fa fu trasferito in una parrocchia nel nord a 300 km da dove stavo 🙂 Quando fu trasferito avevo 16 anni e non ero nemmeno di lingua tanto pronta, purtroppo. Non immagini il danno che ha creato nella comunità cristiana del paese, le comunioni e le cresime sono diminuite in modo allarmante: alla mia cresima eravamo una 40ina, già 3 anni dopo meno di 10.
        Ora mi dicono che le cose si stanno lentamente risollevando, ma ci vorrà molto tempo per riconquistare fiducia e fedeli, complice anche il clima antireligioso globale. (E chiudo l’OT)

        • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a GiuliaM

          “Non immagini il danno che ha creato nella comunità cristiana del paese, le comunioni e le cresime sono diminuite in modo allarmante: alla mia cresima eravamo una 40ina, già 3 anni dopo meno di 10.”

          Purtroppo, Giulia, lo immaginavo eccomi invece. È inevitabile, cosa vuoi che succeda quando UN PRETE svuota di significato la fede cristiana riducendola al più a “filosofia di vita”?
          Non può che accadere quello che hai descritto: infatti, cosa potrebbe mai importare a qualcuno di seguire una fede basata su “favole artificiosamente inventate”?

          Questa è l’eredità dei tanti teologi protestanti, a cominciare da Bultmann, che hanno svuotata la fede del suo significato, come se il Cristo storico fosse diverso dal Cristo della fede, e quindi i cristiani credessero in una “caricatura” di un comunissimo ebreo di duemila anni fa.

          Quella è l’eredità e questi sono i frutti: da giganti come San Pio a nani come “Minchiuso” (ovvero Mancuso 😀 ), Alberto Maggi, il cardinale Ravasi e ultimo, ma non per importanza, preti come quello (perché sono loro che hanno la responsabilità della vita spirituale dei fedeli, per via del fatto che sono a contatto con loro sempre, ben più di un teologo da operetta come Minchiuso).

          Speriamo bene che la situaziine si risollevi, ce n’è molto bisogno, per il bene di tutti 🙂 .

  3. FREEZER75 ha detto

    Avevo percepito qualcosa, vista la discontinuità degli articoli pubblicati

    Che dire, mi trovo perfettamente d’accordo col pensiero della redazione, inutile pubblicare articoli che dovrebbero avvicinare e mettersi a confronto, quando il germe del male è ben radicato nel Nostro stesso Paniere

    Auguriamoci un tempo prossimo in cui si possa tornare a confrontarci da Cristiani

  4. Maria ha detto

    Calma, calma fratelli. Sappiamo cosa fare noi piccoli:preghiamo e offriamo le nostre sofferenze per l’unità dellaChiesa. Impariamo da San Padre Pio e altri santi che non facevano i teologi, ma testimoniavano con la vita la loro fede. Gesù ha detto che avrebbero perseguitato la sua Chiesa, in qualunque tempo. Manteniamoci saldi. Un abbraccio fraterno e grazie per quello che avete fatto e farete.

  5. Francesco ha detto

    È necessario ritrovare la nostra unità, e lo si può fare solo con dialogo e con il Vangelo in mano. Dio vi benedica tutti.

  6. Daniele# ha detto

    Questo articolo mi sembra che esprima una preoccupazione che non deve appartenere al cristiano. Mattia giustamente ricordava che già vi erano le divisioni della Chiesa ai tempi di Paolo, ma si può andare oltre, e ricordare le divisioni fra gli apostoli con Gesù li a pochi metri da loro ad ascoltarli: (Mc 9,33-37)http://tinyurl.com/mc93337 ). E se la realtà oggi è più complessa, è vero che l’invito a non pensare a tutto ciò ma a preoccuparci solo di essere “l’ultimo di tutti e il servitore di tutti” è valido anche per noi oggi.
    Non capisco poi questa preoccupazione per le acque “troppo agitate”, che poteva andar bene solo per gli apostoli sulla barca… («Maestro, non t’importa che siamo perduti?»). Noi sappiamo come è andata a finire: “Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?»” (Mc 4, 35-40 http://tinyurl.com/mc43540).
    Per questo io sono estremamente sereno e il turbamento espresso in questo articolo mi è molto lontano.

    • Redazione UCCR ha detto in risposta a Daniele#

      Caro Daniele, è vero quanto scrivi. Ma il turbamento non è in antitesi con la serenità, la preoccupazione non è in alternativa alla letizia del cuore. La disperazione, quella sì, sarebbe in antitesi! Gli animi che vediamo non sono affatto sereni, i toni che sentiamo non sono affatto amichevoli, le parole che leggiamo non sono per nulla rassicuranti e i ragionamenti che ascoltiamo non sono per nulla ragionevoli. Non è una dialettica quella che osserviamo ma una insana sfida tra contendenti. Questo preoccupa e turba ma, come giustamente ricordi tu, non mette paura.

      • Marco S. ha detto in risposta a Redazione UCCR

        Mah, tra i vari movimenti ecclesiali non mi pare vi sia mai stata molta simpatia e questo, a mio giudizio, costituisce lo scandalo maggiore che i cattolici danno al mondo.
        Starsene nella propria parrocchia e cercare di andare d’accordo con coloro che Dio ti ha messo vicino, no ?
        E’ cosi’ terribile ?

        In quanto a questo casino, temo che non sia casuale, ma che derivi purtroppo anche dalla carenza di chiari e disambigui indirizzi di molte gerarchie ecclesiastiche, che si’, bene o male, tengono ancora la barca della Chiesa sulla impegnativa e difficile rotta indicata da Cristo, ma talvolta danno l’impressione che amerebbero molto poter poggiare un pochino, per andare su piu’ comode e popolari rotte, molto meglio frequentate.
        O forse e’ il timore di tirare troppo le briglie, ma poi di trovarsi soli la domenica a celebrare la S.Messa.
        Ed il laicato cattolico si sente piu’ che mai in liberta’ e svolazza da tutte le parti, non sempre con esiti felici, come fatto notare.

        In effetti c’e’ una crisi vasta, che si e’ rivelata appieno quasi all’improvviso, ora che le forze tafazziane stanno spingendo sulle note tematiche e noi con stupore vediamo le nostre parrocchie tingersi di arcobaleno, l’ex-cattolica Irlanda votare in massa per il matrimonio tra omosessuali, gli scout, che parteciparono compatti al “Family Day” 2007, disertare quello del 2015, per partecipare invece al “Gay Pride”.

        Comunque ci sono anche segnali positivi, ammesso che vengano considerati tali: per esempio il “Family Day 2015”, a cui ho avuto la gioia di partecipare, ha visto una massiccia partecipazione, a riprova che la Chiesa non e’ proprio alla deriva.
        Ci auguriamo che porti buoni frutti, senza dare adito a mere speculazioni politiche.

        Mai come adesso la Chiesa necessita di persone che parlino pacatamente, razionalmente, rispettosamente, ma anche chiaramente.
        Non sempre le ho viste in azione, nemmeno in questo blog, che pure dovrebbe rappresentare la loro piu’ gelosa tana.
        Per esempio, avere ragione non autorizza a dare giudizi sulla persona dell’interlocutore, per poi magari stupirsi se la discussione degenera in un duello tra clave e crani.

        Mi auguro quindi che i moderatori o webmaster che dir si voglino, continuino a tener in vita questo blog, continuando a pubblicare i loro interessanti articoli, stimolando un razionale dibattito, pur illuminato dalla Fede.
        Non lasciamoci scoraggiare dal marasma, che spesso oscura quello che di buono c’e’ ancora e che e’ certamente destinato a prevalere nel lungo periodo.

        • Daniele# ha detto in risposta a Marco S.

          Nei giorni scorsi ho riflettuto su questo vostro articolo e sul vostro “preferiamo temporeggiare”.
          Secondo me non è questo l’approccio.
          Ci sono questioni su cui non si deve temporeggiare per nulla, ma occorre ritirarsi definitivamente dal dibattito: sono le questioni giornalistiche, di gossip, di scontro. Su quelle ci si astiene a tempo indefinito.
          Ci sono altre questioni su cui la situazione è pacifica ed è bella: il nostro Papa, le sue parole, la sua ultima enciclica… su quelle perché astenersi? In questo sito siamo sempre stati grandi ammiratori di Francesco e lo saremo fino alla fine. Durante la vostra vacanza di giugno è uscita una grande enciclica… aspettavo il vostro ritorno per parlare insieme di quanto sia profonda e innovativa: su ciò, sulla grandezza delle parole de dei gesti del nostro Papa, non dobbiamo astenerci neanche un millisecondo.
          Che ne dite? Lasciamo alla loro bassezza tutti i professionisti del gossip e delle polemiche, ignorandoli come meritano, e iniziamo a parlare – senza perdere un secondo – del nostro Papa, che ci sta facendo vivere ogni giorno momenti di Vangelo.
          Siccome so che su ciò non vi asterrete, vi aspetto al più presto! Ok?

          • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Daniele#

            Speriamo bene Daniele! La redazione non ha idea di quanto sia stata preziosa per me, per confutare molte menzogne che girano sul nostro conto! Senza contare che ormai mi sono affezionato a questo forum, spero proprio che continuino. 🙂

  7. Max ha detto

    Avete fatto bene a richiamare all’unita’. Le divisioni tra i cristiani ci indeboliscono soltanto e non ci permettono di fare fronte comune – ed in questo momento estremamente critico e’ importantissimo.

    Le divisioni non vengono da Dio, ma credo da qualcun altro. Meglio pensarci.

  8. Fabrizio ha detto

    Mah. Le divisioni sono un problema, sempre stato, ma sono il segno di questi tempi in particolare e ognuno è chiamato a prendersi le proprie responsabilità. Che ci sia vescovo contro vescovo, giornalista contro giornalista, associazione contro associazione, eccetera, non vuol dire che per un cattolico non sia possibile riconoscere qual’è il Magistero e la parola di Dio, senza bisogno che quotidianamente un vescovo o un papa dica cosa bisogna fare. Le divisioni vengono da Satana, ma “Non veni pacem mittere, sed gladium.” lo disse Cristo. La divisione è inevitabile se qualcuno vuole rimanere fedele a Cristo, mentre altri che si dicono cattolici lo svendono per trenta denari. Evidentemente molti cristiani si sono adagiati troppo in una società che appariva facile e comoda, dimenticando che la porta è stretta.

    Non prendere posizione mi ricorda tanto il passo dell’Apocalisse:

    “Conosco le tue opere: tu non sei né freddo né caldo. Magari tu fossi freddo o caldo! Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca.”

  9. Dario* ha detto

    Mi consola il fatto di non essere il solo a trovarsi un po’ confuso dagli ultimi tempi, tenete duro UCCR che fin’ora avete fatto bene!
    Per il resto credo che tutto questo caos sia semplicemente segno dei tempi in cui viviamo, confidiamo in Dio e stringiamo i denti

    P.S. nell’ultima riga dell’articolo “ispirazione” e non “iNspirazione” 😉

  10. Valerio ha detto

    Molto bello questo articolo.
    Secondo me il confrontarsi è un bene, non è bene che porti a liti ed accanimento. Anche un esagerato accanimento contro certe posizioni non è corretto.
    Tutto ciò deriva dal fatto che anziché guardare a Dio guardiamo agli altri. Come ha detto la Madonna a Medjugorje pochi giorni fa’: “Dio sia il vostro domani, non guerra ed inquietudine, … e senza Dio non troverete mai la pace.”. Quindi liti e inasprimento non sono frutto di diversi punti di vista (che sempre ci saranno) ma di uno scorretto vivere la cristianità.

  11. Andrea ha detto

    Capisco il turbamento e capisco la decisione presa. Ritengo che viviamo in tempi difficili e che globalmente si stia sempre peggio. Esistono però anche avvenimenti positivi che, anche se non riescono ad invertire il trend, almeno rallentano il peggioramento.
    Si potrebbero quindi segnalare gli avvenimenti positivi per rincuorare chi è turbato.
    Non discutere gli avvenimenti più controversi non è una resa ma un momento di attesa nel dare un giudizio su fatti che non sono ancora pienamente comprensibili. Del resto anche il Vangelo dice che l’albero si giudica dai frutti e quindi dare un giudizio affrettato e prematuro su fatti complessi è molto arrischiato.

  12. Gabriele ha detto

    Io non ho certo le conoscenze e le competenze necessarie per intervenire in tutti questi dibattiti tra cattolici, finirei solo per perdermi. Due cose sole mi sforzerò di seguire: le affermazioni di Gesù che Pietro è la roccia, e che le porte degli inferi non prevaranno sulla Chiesa. Quindi seguirò il papa e il magistero ufficiale della Chiesa, anche quando il mio io potrebbe ribellarsi. Avere fede è anche questo, fidarsi di Dio.

  13. Giovanni ha detto

    Cari amici,
    perché parlate di acque agitate? Stiamo vivendo uno dei periodi più belli della storia della Chiesa (come certamente altri ce ne sono stati, ma questo non è da meno). Abbiamo un Papa straordinario il cui messaggio di pace è ascoltato da credenti e anche da non credenti. Ci è appena stata donata una bellissima enciclica sul rapporto tra l’Uomo e il Creato. Ogni giorno arrivano nuovi messaggi di pace, di perdono, le chiese che erano state per secoli distanti e litigiose si riavvicinano – sia dal lato ortodosso che da quello protestante – inun percorso di pace che anche solo qualche decennio fa mai avremmo sperato. Si portano così a compimento i percorsi iniziati da Giovanni XXII, da Paolo VI, da GIovanni Paolo I e II, e da Benedetto XVI. Abbiamo più che in qualsiasi altra epoca storica una Chiesa che non ha paura di aprirsi dove necessario, e di conservare ciò che deve essere immutato. Abbiamo superato la fase più dura e difficile di Vatileaks, di maggiordomi arrestati in Vaticano e intrighi simili, e ora la Chiesa e il Papa sono presi ad esempio da tutti, e ogni giorno le notizie in tutte queste direzioni sono sempre migliori.
    Io sono semplicemente felice di vivere in un periodo così luminoso della storia della Chiesa.

    • Max ha detto in risposta a Giovanni

      Giovanni, come vorrei condividere il suo ottimismo…

      I cristiani vengono perseguitati ed uccisi in mezzo mondo Nella nazione piu’ importante del pianeta e’ stato proclamato “diritto costituzionale” il “matrimonio” gay ed e’ considerato razzista essere in disaccordo. Idem in Irlanda e Messico, paesi che erano considerati di profonda cultura cattolica. L’aborto e’ pure considerato un diritto.

      Non riesco ad essere contento in momenti come questi.

      • Marco S. ha detto in risposta a Max

        Invidio anch’io l’ottimismo di Giovanni, per le tue stesse ragioni.
        Naturalmente confidiamo in Cristo che malgrado tutto sapra’ aiutarci ad aiutare, cosicche’ anche questo inqualificabile periodo, come ha avuto un inizio, avra’ una fine: ma non per questo la situazione mi pare bella.

        • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Marco S.

          Caro Marco, la Chiesa, come ben dici tu, ha Cristo, ovvero il re dei rei, il Creatore, dalla sua parte. Quindi stai tranquillo, supereremo anche questo momento. Alla fine i nodi vengono al pettine.

          • Sophie ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

            Sì diciamo pure che i caproni prima si confondevano fra le pecore, adesso stanno cominciando a giocare a carte scoperte.

            • Raffaele Vargetto ha detto in risposta a Sophie

              Perché pensano di avere la partita in mano, essendo riusciti a tirare quasi completamente dalla loro parte il Papa. Operazione che, invece, non era riuscita con i suoi predecessori.

              • Marco S. ha detto in risposta a Raffaele Vargetto

                Il Papa cerca di presentarsi come una persona aperta a tutti, sicche’ nessuno lo debba vedere “contro”.
                Non e’ Lui, bensi’ un suo Predecessore, che per primo ha osservato che “pontefice” significa “costruttore di ponti”.

                La chiarezza delle Sue posizioni sui “valori non negoziabili” (anche se Lui non ama questa denominazione), resta comunque a prova di bomba e, in alcuni casi, di singolare impatto, grazie alla sua vocazione per il linguaggio diretto e semplice.
                E di questo gli interessati se ne rendono ben conto.

                Altro e’ quando costoro cercano, non so quanto in buona fede, di travisare le Sue parole, affermando di “averlo tirato dalla loro parte”

            • Marco S. ha detto in risposta a Sophie

              Vedi, caro Massimiliano, Sophie ha saputo trovare un aspetto positivo della situazione.

      • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Max

        L’aborto non è stato solo legalizzato ma, cosa BEN più grave, legittimato. Anche il fumo e l’alcool sono legalizzati ma non per questo qualcuno si sogna di dire che siano abitudini salutari (e qua non c’è nemmeno il carico morale che c’è con l’aborto, visto che trattasi esclusivamente di scelte che includono se stessi e solo se stessi). Invece, con l’aborto, per decenni si è carcato di inculcare nelle menti la falsità autenticamente e inequivocabilmente diabolica che “non c’è nulla di male”, “è solo un inutile grumo di cellule”, addirittura, quella discarica di rifiuti umani che è l’uaar (e mi rivolgo solo all’uaar, non a tutti gli atei chiaramente), e’ arrivata, per bocca di una delle sue “cagnoline” (non voglio essere offensivo va 😉 ) più fedeli a dire che “abortire e’ bello”.

        http://www.uccronline.it/2013/04/06/abortire-e-bello-altre-risposte-a-chiara-lalli/

        • GiuliaM ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

          Pensa che tempo fa morì a 30 anni un disabile fratello di un mio caro amico. Una mia conoscente animatrice in parrocchia disse: “Sì ok sua madre lo amava, noi siamo a favore della vita, PERO’…”. Fu una delle poche volte che la interruppi in tono inviperito: “Era pur sempre un figlio e una persona!”. E lei sì zittì all’istante e cambiò argomento!

          (Scusate se mi tolgo un po’ di sassolini dalle scarpe…)

          • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a GiuliaM

            Si Giulia, probabilmente voleva dire che avrebbe fatto meglio ad abortirlo. Hai fatto benissimo a zittirla come hai fatto, brava 🙂 .
            Non c’è alcun problema, almeno per quanto mi riguarda, nel fatto che tu voglia toglierti i sassolini dalle scarpe, tranquilla 😉 .

            Se devo dirti la verità, la storia del prete (di cui avevi già parlato in un altro topic) ha fatto arrabbiare anche me. Purtroppo alcuni intepretano il cattolicesimo quasi come un movimento filantropico o filosofia di vita, ma questo è un grave errore. 🙂

            • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

              È ANCHE questo, ci mancherebbe, basti leggere Matteo 25,41, ma NON È solo questo. Qua ci vuole, a livello dottrinale, una risposta preparata e articolata alle tesi di molti teologi modernisti, che riducano GESÙ ad un hippie o, al massimo, ad un altro Buddha. Niente di più sbagliato.

      • Dario* ha detto in risposta a Max

        Piano col Messico, hai mai visto Cristiada? Lì nel secolo scorso i cristiani venivano apertamente perseguitati peggio che in Cina oggi. Di certo non lo includerei negli stati a profonda cultura cattolica. Nota bene che mi riferisco al governo del paese ma d’altra parte sono i governi che prendono queste decisioni, se non ci fossero pessimi “pastori” le greggi non prenderebbero mai certe chine spontaneamente (e questo vale a livello globale)

  14. Mario ha detto

    Messaggio 25 giugno 2015
    “Cari figli! Anche oggi l’Altissimo mi dona la grazia di potervi amare ed invitare alla conversione. Figlioli, Dio sia il vostro domani, non guerra ed inquietudine, non tristezza ma gioia e pace devono regnare nei cuori di tutti gli uomini e senza Dio non troverete mai la pace.
    Perciò, figlioli, ritornate a Dio e alla preghiera perché il vostro cuore canti con gioia. Io sono con voi e vi amo con immenso amore.
    Grazie per aver risposto alla mia chiamata”.

    • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Mario

      Caro Mario, temo molto per Medjugorie, ovviamente rispetterò l’eventuale decisione del Papa, speriamo che non si esprimera’ con il “constat de non supernaturalitate”.
      C’è una differenza, infatti, tra il “non constat” e il constat de non”, il primo lasci aperta la questione dicendo, in sostanza “la sovrannaturalita della apparizioni non è evidente”, mentre il secondo giudizio è inconfutabile, significa proprio che le apparizioni NON sono sovrannaturali.

      Io apprezzo molto Papa Francesco, ma mi pare che abbia un’evidente al’avversione verso qualunque fenomeno fuori dall’ordinario, in ogni caso rispetterò la sua decisione.
      Speriamo bene, non riesco a credere che con tutte le guarigioni miracolose e le conversioni avvenute a Medjugorie sia tutta una messinscena.

      Senza contare ciò che dovrà avvenire di qui a breve (chi conosce Medjugorie sa certamente di cosa sto parlando).

      Ripeto: speriamo bene.

      • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

        Lascia aperta, non “lasci”.

      • Sophie ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

        Io penso che ridurre Medjugorje al solo miracolo, come fa Brosio, sia un grosso sbaglio.

        • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Sophie

          Ma certo, infatti è un importantissimo centro spirituale, come ho detto, viste anche la tante conversioni. E’ proprio per questo, per l’insieme di tutti i fattori , che ho enorme difficoltà a credere che possa essere una messinscena che dura da 34 anni.

          • Sophie ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

            No aspetta, io credo che sia importante quello che ho appena detto perchè Brosio, che sono sicura che sia in buona fede, sta facendo troppa leva sul sensazionalismo. Parlo pure del sole che gira a Medjugorje e foto particolari che escono fuori ogni tanto. Che siano segni soprannaturali o illusioni ottiche, io credo che questo registro faccia perdere credibilità a quel posto facendo passare chi si reca lì in pellegrinaggio non per un credente, ma per un credulone. Te lo dico da devota della Madonna di Medjugorje.

            • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Sophie

              Si, questo è vero. Infatti il sensazionalismo va evitato. Ma da lì a dire che a Medjugorie non ci sia NIENTE di sovrannaturale ce ne passa, ciononostante rispetterò quello che dirà il Papa. Diciamo che spero in un verdetto magari non positivo ma che lasci aperte le porte.
              Insomma, se io dovessi imbastire una sceneggiata insieme ad altri falsi veggenti, credi che riuscirei ad ingannare la gente per 34 anni (perché Medjugorie va avanti dal 1981) e a procurare milioni di conversioni? Io dico proprio di no.

              Staremo a vedere come si evolverà la faccenda 😉 .

  15. Sophie ha detto

    Ci sono rimasta male del fatto che il Papa non ha detto una parola sul Family day e sul mancato appoggio della Chiesa a questa manifestazione. Se ci avessero appoggiati apertamente, non solo alla manifestazione potevamo essere più di quanti già fossimo, ma il Governo se la sarebbe fatta letteralmente sotto ed avrebbe fatto un secco dietrofront.

  16. Enrico ha detto

    Per come la vedo io, il problema è che ci sono molti “cattolici” che fanno politica, prima di essere cattolici. Ci sono cattolici di destra che pensano solo alle battaglie pro-life, alla questione gender e gay, ai family-day ed a dire tutto il male possibile della sinistra e ci sono cattolici di sinistra che pensano solo alle questioni ecologiche, alla redistribuzione della ricchezza, a garantire ogni tipo di diritto a tutti ed a dire tutto il male possibile della destra. Poi ci sono i “sentimentali” della fede, quelli che reggono le proprie convinzioni su esperienze puramente emotive, su Medjugorje, su grandi adunate vagamente settarie and co. In tutti i casi basta un nonnulla (che cambi la sensibilità di un Papa, pur nella costanza del Magistero, che venga messa in dubbio un’esperienza o un’apparizione) e la fede crolla. Perchè era solo un orpello, un accessorio, strumentale alla propria battaglia politica e/o a placare il proprio disagio interiore e non il centro. Ringrazio ancora una volta la redazione di uccr perchè qui, davvero, la fede è il centro di ogni discussione e la politica ed i sentimentalismi sono – per quanto possibile – lasciati da parte.

    • lorenzo ha detto in risposta a Enrico

      Riguardo a Medjugorje, ben si adattano le parole di Gamaliele di fronte al sinedrio ed agli anziani di Israele: « Se infatti questa teoria o questa attività è di origine umana, verrà distrutta; ma se essa viene da Dio, non riuscirete a sconfiggerli; non vi accada di trovarvi a combattere contro Dio!».

      • Enrico ha detto in risposta a lorenzo

        Non ho posizioni preconcette (anzi personalmente preferirei che fosse tutto vero, ma d’altro canto vorrei una ragionevole sicurezza di non essere ingannato) e mi affido al giudizio della Chiesa, che ha incaricato una commissione apposita che ha lavorato per anni sul tema. Certo che quando leggo di gente che scrive che se la Chiesa non riconoscerà il carattere soprannaturale di Medjugorje, lascerà la Chiesa o concluderà che il Papa è in grave errore, mi cascano le braccia. Come se la resurrezione di Cristo (su cui si basa la fede cristiana) c’entrasse qualcosa con le dichiarazioni di 6 veggenti slavi agiati e gira-mondo.

      • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a lorenzo

        Perfetto Lorenzo. Più che altro, se davvero Medjugorie dovesse rivelarsi una farsa, credo che ci sarebbero pesanti conseguenze sulla fede dei “piccoli”.
        Con Medjugorie, Fatima, Lourdes ecc, la fede diventa concreta, gli avvenimenti di 2000 anni fa diventano presenti e non solo confinati in un libro, insomma ben diverso dall’Islam o dall’ebraismo (per non parlare degli indù e le loro divinità pagane).

        Per me, alla fine, cambierebbe poco, Dio e’ stato molto generoso con me, e oltretuto so che posso incontrarlo quando voglio nell’eucaristia, dove Lui è realmente presente in corpo, anima e divinità, mi preoccupa MOLTO l’effetto che avrebbe sukla fede di tanti che, grazie anche a queste cose, si sono riavvicinati a Gesu’.

        • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

          Oltretutto, non oltretuto. Redazione, per piacere, la funzione modifica messaggi… Vi prego 🙁 .

          • trinity ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

            Vi prego no. Che mi diverto troppo a leggere i post di rettifica di Massimiliano. Ogni post una risata 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 😀 anche perché tante volte nemmeno avevo notato l’errore nel post precedente 😀
            A parte quando hai scritto “eccomi”, là mi son chiesta “che vuol dire?”

            Maddai smettila di preoccuparti.

            • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a trinity

              Mi girano le balle perché, in questo forum, non so per quale ragione saltano fuori un sacco di refusi. Se solo la redazione facesse in modo di poter modificare i posts… 🙁
              Purtroppo continuerò a sperare invano 😀 😀 😀

              • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

                La cosa migliore è rileggere i posts attentamente prima di pubblicarli. Sarà anche la scrittura in piccolo, probabilmente 😉 .
                Lo so che non è importante, ma i refusi mi infastidiscono troppo 🙁 .

            • Marco S. ha detto in risposta a trinity

              D’accordo con Trinity, Massimiliano.

              E’ chiaro che, quando in una parola c’e’ un’inversione di lettere o una lettera mancante, ma che comunque non inficia la chiarezza della frase, non mi pare il caso di preoccuparsi.
              Se c’e’ scritto “oltretuto”, si capisce bene che volevi scrivere “oltretutto”.

              Solo quando l’errore rende poco comprensibile la frase e’ opportuno inserire un chiarimento.

              Grazie comunque Massimiliano della tua solerzia, che resta in ogni caso una virtu’.

              • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Marco S.

                Grazie a te, è che vedere delle frasi con degli errori mi causa un fastidio quasi fisico, non ho idea del perché 😀 .

                • trinity ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

                  Guarda, a parte gli scherzi, anche a me da fastidio vedere un errore MIO in un mio post. Mentre quelli degli altri li noto meno – se il senso rimane chiaro, come diceva Marco. Credo che dipenda dal fatto che un post in internet probabilmente lo vedi come un vestito nella vita reale. Con un vestito macchiato sembri un ciabattone/a. Con un testo sbagliato hai paura di sembrare ignorante. (almeno a me fa quel effetto e mi dico ‘sembro troppo ignorante a sbagliare così’).

                  Comunque ti confermo che anch’io sbaglio tantissimo su questo sito (e torno spesso indietro a correggere, se me ne accorgo). Forse sono i caratteri piccoli come dici tu.
                  E ..sì, è proprio percepibile il tuo fastidio fisico, per quello dopo 2-3 post scoppio a ridere 😀 😀 😀
                  Grazie per le risate 😀

        • Enrico ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

          Ma appunto ci sono Fatima, Lourdes…capisco l’esigenza di avere un riscontro concreto e più attuale alla propria fede, ma allora perchè non rivolgersi a quei santuari, che hanno passato il vaglio della Chiesa e dove non ci sono tutti quegli aspetti quanto meno controversi che troviamo a Medjugorje?

          • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Enrico

            Si, hai perfettamente ragione, tuttavia non so come sarebbero state valutate Fatima e Lourdes se all’epoca ci fosse stato il Papa attuale come pontefice. Sarebbero state approvate comunque, poiché lo Spirito Santo non permette che vengano sconfessati fenomeni autentici, ma credo che ci sarebbero stati più problemi.
            Intendiamoci, ho detto e ripeto che mi adeguerò a ciò che dirà il Papa, qualora venisse fatta chiarezza e venisse emesso il temuto “constat de non”, tuttavia, pur apprezzandolo molto, ho sempre avuto l’impressione che abbia una poderosa diffidenza “congenita” verso i fenomeni spirituali.
            In ogni caso credo che lo Spirito Santo non permetterà mai che venga sconfessato un luogo dove è davvero apparsa la Santa Vergine, non ha permesso nemmeno a Papi come Alessandro Vi (che sappiamo che razza di uomo fosse) di andare contro la fede, perciò, se sarà verdetto negativo, vorrà dire che la Madonna davvero non è mai apparsa a Medjugorie.

            Mi dispiacerebbe se fosse così anche perché’ verrebbe rinvigorita la tesi dei devoti del nulla che basta la suggestione per fare miracoli (viste le tantissime conversioni e guarigioni anche da malattie terribili come la SLA avvenute a Medjugorie) e robe del genere, ma comunque mi fido della guida del Papa e dello Spirito Santo.

            • Enrico ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

              A Fatima e Lourdes non c’erano frati in conflitto con la diocesi, veggenti “laici” in giro per il mondo con macchinoni e, sopratutto, ci sono stati Segni clamorosi a supporto delle apparizioni. Detto questo, vedremo quali saranno le conclusioni. Se Medjugorje viene davvero da Dio, sono sicuro che ne avremo prima o poi qualche Segno evidente. Nel frattempo, rimango molto prudente.

              • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Enrico

                Fai bene a rimanere prudente. In teoria da Medjugorie dovrebbero arrivare segni molto importanti, vediamo cosa succederà in futuro. 🙂

              • Sophie ha detto in risposta a Enrico

                Giudichi troppo secondo me e neanche questo viene da Dio. E ti ricordo che i vari veggenti sono sempre stati perseguitati, lo stesso Padre Pio è stato perseguitato addirittura dai Papi.

                • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Sophie

                  Però c’è una differenza sostanziale, cara Sophie, tra quel VERO SANTO di Padre Pio e i veggenti. Padre Pio non ha MIA disobbedito alla Chiesa e sopratutto non ha mai lucrato su nulla. Ed era un gigante spirituale BEN superiore a qualsivoglia teologo, visto che vedeva quotidiaamente Gesu’, Maria, l’angelo custode, San Michele Arcangelo e molti Santi e beati del passato, comprese le anime del Purgatorio.

                  Sia chiaro: io SPERO CON TUTTO IL CUORE che Medjugorie sia vera, ma è chiaro che, se è vera, i veggenti non si può dire che abbiano fatto l’impossibile per essere congruenti che quello che il loro ruolo richiedeva.

                  • Sophie ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

                    I veggenti hanno disobbedito alla Chiesa?

                  • Enrico ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

                    E’ proprio questo il punto: con tutto il rispetto, Padre Pio non faceva il veggente itinerante con interessi economici di mezzo. Certo questo non significa che i veggenti di Medjugorje siano dei falsi ma qualche dubbio lo pone. Detto questo, personalmente mi uniformo al giudizio della Chiesa, non ai secondo me. E lo faccio non per fede cieca, ma perchè ho so come opera la Chiesa in queste circostanze, con grande prudenza e discernimento, e la ritengo quindi degna di fiducia. Se Medjugorje poi si rivelasse vera, tanto meglio! Semmai mi sembra che Sophie avrebbe qualche problema, nel caso in cui il suo “secondo me” fosse sconfessato dalla Chiesa con una decisione che vada contro la conclusione di soprannaturalità degli eventi di Medjugorje.

                    • Sophie ha detto in risposta a Enrico

                      I veggenti non prendono un euro quando viaggiano facendo testimonianze. Evangelizzano come Gesù ha chiesto. Tra l’altro a quanto ho potuto intuire Cristo non condannava i ricchi ma quelli che possedevano e non elargivano ai bisognosi, se proprio dobbiamo fare i conti in tasca ai veggenti. Per il resto se il Papa non riconoscerà Medjugorje un pò mi dispiacerà non poterci più tornare ma non è che la mia fede verrà meno. Mi sembra un pò strano però che il Papa, che da vescovo fu l’unico in Argentina a volerli accogliere per farli testimoniare, possa dire di no alle apparizioni.

  17. vito p ha detto

    Comunque l’ UAAR è viva e vegeta.. ww.uaar.it

    • lorenzo ha detto in risposta a vito p

      Anche le amebe…

    • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a vito p

      Quanto può essere viva un’associazione di anime morte?

    • gladio ha detto in risposta a vito p

      E’ viva…e vegeta ( tempo presente del verbo vegetare)…

      • andrea g ha detto in risposta a gladio

        Proprio così: l’ateista ‘vegeta’ dal nulla al nulla.
        In questo lasso di tempo che è la sua vita terrena, egli
        cerca di coinvolgere altri nella propria disperazione-

        • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a andrea g

          È come potrebbe essere diversamente, loro si considerano delle bestie nate dal nulla e destinate al nulla senza libero arbitrio, dei burattini del caso.
          L’altro giorno, uno di questi atei forti, bollava come mentecatti gli scienziati credenti perché “incapaci di accettare la realtà”, e diceva che le uniche opere buone fossro quelle degli atei, perché i credenti hanno un motivo per farle. In pratica una riedizione della critica alla morale eteronoma fatta da Kant.

          Salvo pero’ dire, ad un altro, che la vita è breve e senza senso, e che gli uomini non valgono un cazzo.

          La verità e’ proprio quella che hai esposto, sono disperati e non sopportano che c’è chi ha trovato un senso alla vita. Avrei voluto spiegargli cosa mi ha portato alla certezza in Cristo, ma non mi avrebbe creduto, le anime morte sono così 😉 .

  18. Lilli ha detto

    Bergoglio e assolutamente da evitare!

    • lorenzo ha detto in risposta a Lilli

      “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa.”

    • Marco S. ha detto in risposta a Lilli

      Apprezzo molto, Lilli, che non abbia messo l’accento sulla “e”.
      Se l’avessi messo ne sarebbe venuta fuori una frase non bella sul Papa.;)

  19. Aristocle ha detto

    Grazie del lavoro svolto fin qui…ma continuate, c’è n’è bisogno!
    Forse è il momento di rilanciare su queste pagine digitali tutto “il bene che c’è tra noi”, le esperienze di bellezza che sgorgano dalla radice di Cristo…sarebbe una grande opera di carità per questo mondo cosí smarrito e dolente!

    • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Aristocle

      Esattamente Aristocle! La redazione ha fatto un gran lavoro, spero davvero che non voglia tirare i remi in barca, mi darebbe un gran dispiacere la cosa 🙁 .

  20. Raffaele Vargetto ha detto

    La divisione all’interno della Chiesa comincia con il cedimento progressivo, a partire dagli anni sessanta, alle filosofie dell’immanentismo ispiratrici di teologie malsane e, di conseguenza, alle ideologie imperanti in quel periodo, prima fra le altre il marxismo che ha sedotto intellettualmente, orribile a dirsi, non pochi sacerdoti. Negli anni successivi, questa divisione si è accentuata per la corruzione delle stesse filosofie e ideologie mondane in dottrine sempre più perverse. Non sono, forse, gli eredi dell’ideologia marxista i fautori del pensiero omosessualista e dell’ideologia del gender, che si vorrebbe imporre tirannicamente nelle scuole anche ai bambini della più tenera età? L’abbandono della fedeltà alla Tradizione della Chiesa, la contestazione permanente, in larghi strati della comunità ecclesiale, del Magistero infallibile della Chiesa, l’impugnazione conclamata o criptica del deposito della fede da parte di non pochi sacerdoti e pure vescovi, specie nell’Europa occidentale hanno avuto come esito questa divisione, perché solo la verità è intimamente coerente con se stessa. Oggi la battaglia che satana sta portando avanti è sui principi non negoziabili, vita e famiglia. Di qui la necessità che si risponda soprattutto su questo campo, ribadendo con decisione e toni forti la dottrina della Chiesa su questi temi fondamentali e riproponendo la verità del diritto naturale. Ho l’impressione che, attualmente, ci sia molta carenza nella predicazione e nell’insegnamento a tale proposito. Ultimamente il Card. Caffarra, Arcivescovo di Bologna, ha rivelato di un incontro avuto con suor Lucia di Fatima, quando egli era responsabile dell’istituto per studi su matrimonio e famiglia intitolato a Giovanni Paolo II, vivente il Papa polacco. In quell’occasione suor Lucia gli disse che satana stava preparando la battaglia finale su matrimonio e famiglia, ma che la Madonna gli aveva già schiacciato il capo. Quindi è da irresponsabili minimizzare l’importanza fondamentale di temi quali la vita, fin dal concepimento, il matrimonio e la famiglia, per la stabilità della Chiesa e la salvezza dell’umanità.

  21. trinity ha detto

    Ho letto l’articolo e tutti i commenti.
    Sono tra le persone impressionate dall’incredibile numero di fazioni all’interno della Chiesa.
    Fazioni ed ideologie non sempre chiare ed affermate apertamente. Poche settimane fa ho partecipato ad una piccola conferenza in una sala parrocchiale, con tema cristiani in Iraq. Ero molto interessata sia all’argomento sia al fatto che era presente un sacerdote che, disse il parroco, era stato in Iraq. Risultato, ve la faccio breve: i “conferenzieri” ben presto la buttarono in politica, nominando perfino partiti politici (italiani) e storie che non c’entravano niente. Ma la ciliegina sulla torta fu un’altra. Personalmente non mi avevano convinta alcuni pensieri del prete invitato, quindi (sospettosaaaa io) andai a vedere su google per trovare info. Ebbene trovai che faceva parte della frangia italiana del movimento Noi Siamo Chiesa (i cui fondatori sono stati scomunicati nel 2014, ricordate? quelli che celebravano eucaristia con soli laici, in casa , anche senza prete, quelli che sostengono di togliere tutti i divieti alla morale sessuale, quelli che i preti si devono sposare, eccetera). E SONO CONVINTISSIMA che il parroco che li ha accolti NON sa niente di questo, è abbastanza anziano, già in pensione in attesa di trasferimento e con diversi problemi di salute (sicuramente non conosceva, era evidente, questi personaggi che tra l’altro provenivano da altra diocesi e si saranno presentati bene per trovare un posto in cui parlare).

    Chiusa parentesi.
    Mi domando, come voi: che cosa FARE?
    Secondo me, quello che si può fare è ad esempio scrivere meno e parlare di più. Oppure parlare almeno tanto quanto si scrive. Dove parlare, con chi parlare? Con chiunque, dovunque, dalla parrocchia al posto di lavoro per annunciare il Vangelo e chiarire bene il Magistero della Chiesa. Iniziando proprio dalle basi, e documenti (semplici) alla mano, se serve…. perché c’è una tale confusione in giro che la gente spesso non sa che cosa credere-pensare, e a CHI credere.
    E come possiamo essere credibili, più di altri? Diventando testimoni nella quotidianità, cercando di non essere contraddittori nei comportamenti e… parlando in modo chiaro, limpido, sincero.

    Grazie dello spunto di riflessione UCCR !

    • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a trinity

      “Secondo me, quello che si può fare è ad esempio scrivere meno e parlare di più. Oppure parlare almeno tanto quanto si scrive. Dove parlare, con chi parlare? Con chiunque, dovunque, dalla parrocchia al posto di lavoro per annunciare il Vangelo e chiarire bene il Magistero della Chiesa. Iniziando proprio dalle basi, e documenti (semplici) alla mano, se serve…. perché c’è una tale confusione in giro che la gente spesso non sa che cosa credere-pensare, e a CHI credere.
      E come possiamo essere credibili, più di altri? Diventando testimoni nella quotidianità, cercando di non essere contraddittori nei comportamenti e… parlando in modo chiaro, limpido, sincero..”

      Si, questa e’ la cosa migliore da fare. Purtroppo c’è tantissima ignoranza, anche tra i cattolici, che quindi non riescono a difendere la fede. In ogni caso la cosa migliore è senza dubbio essere testimoni nella quotidianità, poiché se la gente vede che i cristiani sono coerenti con ciò che predicano, ci sarà un riavvicinamento da parte di chi ha abbandonato la fede e un avvicinamento da parte di chi non l’ha mai avuta (che rappresenta una percentuale irrisoria della popolazione, comunque, la maggioranza degli atei era credente).
      Comunque, quando uno, per vari motivi, ha una fede salda, le sue opere in genere vengono di conseguenza, chi è troppo (sottolineo troppo perché di peccare capita a tutti, anche ai Santi) contradditorio con la fede cristiana nei suoi comportamenti, in realtà non ha vera fede.

      Uno dei problemi più grossi e’ rappresentato dai teologi modernisti, che svuotano la fede di significato, riducendo il cristianesimo ad una semplice ideologia filantropica. Ci vorrebbe, per questi, una risposta punto per punto da parte dei veri teologi, come succedeva nella Chiesa primitiva, quando c’erano da confutare, Bibbia alla mano, tutte le eresie di quel tempo. Mancuso farà anche più notizia, ma uno come Padre Alberto Maggi propone tesi altrettanto pericolose, secondo me, che qualcuno dovrebbe occuparsi di confutare.

      • Raffaele Vargetto ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

        Bisogna avere il coraggio della verità, come i Padri della Chiesa che sapevano e volevano usare toni forti quando era necessario. Io penso che dovremmo farci sentire di più presso il vaticano e far capire a certi prelati che non siamo disposti a svendere ciò che gli Apostoli e il Magistero bimillenario della Chiesa ci hanno trasmesso. La parresia non è disobbedeienza. La verità esige di essere testimoniata.

      • trinity ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

        Sì, concordo con la tua puntualizzazione su “troppo contraddittorio”. Non si richiede certo la perfezione per essere testimoni credibili. Ma almeno non esagerare con le contraddittorietà.

        Sulla Bibbia in mano al teologo per contestare i teologi fasulli punto per punto… beh, secondo me basterebbe anche molto meno (nel senso che io sto parlando ad un livello molto più basso, dal punto di vista della ‘gente comune’).
        A questo punto di confusione totale basterebbe anche spiegare ai propri amici e parenti e colleghi che quando il Papa parla lo devi intendere alla luce del Magistero della Chiesa (e non secondo l’interpretazione di Pinco Pallino). E se ti chiedono cos’è, rispondi che trovano un buon riassunto nel CCC, Catechismo della Chiesa Cattolica. E se ti chiedono quali sono i teologi attendibili si può dire che sono quelli che non contraddicono il magistero ufficiale.
        (Se qualcuno ha altre idee su come definire i teologi cattolici attendibili/ortodossi…. mi corregga).

        P.s. Massimiliano
        “Contraddittorio” mi sembra che si scriva con due “t”.
        😀 😀 😀 😀

        • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a trinity

          ‘P.s. Massimiliano
          “Contraddittorio” mi sembra che si scriva con due “t”.”

          Oh porc…. 😀 😀 😀

        • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a trinity

          “A questo punto di confusione totale basterebbe anche spiegare ai propri amici e parenti e colleghi che quando il Papa parla lo devi intendere alla luce del Magistero della Chiesa (e non secondo l’interpretazione di Pinco Pallino). E se ti chiedono cos’è, rispondi che trovano un buon riassunto nel CCC, Catechismo della Chiesa Cattolica. E se ti chiedono quali sono i teologi attendibili si può dire che sono quelli che non contraddicono il magistero ufficiale.
          (Se qualcuno ha altre idee su come definire i teologi cattolici attendibili/ortodossi…. mi corregga).”

          No, è giustissimo… Intendo dire che, ad esempio per quanto riguarda Mancuso, sarebbe opportuno confutare le sue tesi punto per punto in modo da dimostrarne l’iconsistenza, perché fa presa su diversi cattolici. Non a caso, nei riguardi di questo “””””””” teologo “”””””, ho letto parole di stima da parte dell’uaar, e di certo non credo sia un caso 😀 .

  22. Luigi ha detto

    Progressismo, laicismo, protagonismo e lassismo ritengo siano i peggiori nemici dell’unitá della Fede.

  23. noemi ha detto

    È dagli anni ‘ 60 del secolo scorso che c’è la moda di voler cambiare le cose dall’interno di una realtà. Viene considerata una strategia altamente “intelligente” che però poggia su una grossa ignoranza di base. Come recentemente è stato ricordato sia dal Papa che dal suo predecessore, la Chiesa non è mia, non è tua, non è del Papa ma di Cristo. E andrà solo dove Lui vuole, non dove vogliono i salotti radical.
    Chi si dice cattolico per poi contraddire tutta la dottrina della Chiesa, cattolico non è.
    E questo atteggiamento dovrebbe essere molto più evidenziato e stigmatizzato dagli stessi pastori di quello che si fa oggi. Non è questione di ” giudicare” ma di indicare al comune sentire la strada giusta per impedire che lo sprovveduto sia indotto all’errore: anche raddrizzare i comportamenti erronei è carità e omettere di farlo, questo si che può mdavvero essere male.
    Credo, per rispondere alle vostre perplessità che vi spingono a sospendere temporaneamente dal vostro ” osservatorio” mediatico, che la Chiesa italiana, nelle sue Gerarchie, abbia bisogno di decisione e coraggio, abbia soprattutto bisogno di farsi sentire con una voce autorevole e univoca. O andremo sempre peggio.

  24. Aristide ha detto

    Quindi, alla fine hanno vinto loro!
    Ho sempre atteso gli articoli del vostro sito con trepidazione giornaliera, mi avete tenuto compagnia per parecchio tempo. Mi occupo di ragazzi adolescenti e spesso ho utilizzato i vostri testi o le vostre idee come strumento apologetico…ora quest’ultimo articolo mi disorienta parecchio.
    E così, anche il vostro spirito che ho sempre ritenuto battagliero, saldo e convinto sul procedere nella Verità è crollato sotto i colpi dei tempi in cui viviamo.
    Avrei compreso tutte le altre ragioni (stanchezza, studio, lavoro) , ma crollo delle motivazioni è difficile da accettare. In un momento in cui c’è proprio bisogno di un supporto in questo grande marasma cattolico vedere che uno dei miei personali punti fermi viene meno mi fa pensare che alla fine hanno vinto loro, almeno questa battaglia…per quanto riguarda la guerra sono fiducioso che “Non praevalebunt”.
    Grazie per quello che avete fatto, spero che sia solo un momento passeggero e di poter leggere a breve i vostri articoli sempre interessanti ed esaustivi.

  25. Alessandro C. ha detto

    Cari Redattori di UCCR, solo un invito: non abbandonate il campo. Leggo da sempre quanto scrivete e lo giudico utilissimo per me stesso e per tutti gli altri, credenti come me o no, che mi hanno ringraziato per averlo segnalato loro. Coraggio, avanti e grazie. Cordialmente, Alessandro C.

  26. Sophie ha detto

    Scusate posso fare una domanda che mi preme tanto? Evitando di toccare la questione politica se è possibile, quest’immigrazione selvaggia e senza limiti di islamici in Italia non vi spaventa? Non vi spaventa il fatto che i sacerdoti la incoraggino?

  27. Riccardo_CS ha detto

    La parte di articolo che dice “Anche in Italia si è infiltrata massicciamente quella che Benedetto XVI chiamava “fede adulta”” mi sembra fuorviante:

    nell’omelia citata infatti Benedetto XVI invita proprio ad avere una fede adulta (“Paolo desidera che i cristiani abbiano una fede “matura”, una “fede adulta””) e si sofferma proprio nel chiarire ciò che si debba intendere per fede adulta.

    La sua critica si rivolge invece a coloro che spacciano per “fede adulta” quella che in realtà è una “fede fai da te”.

    L’atteggiamento negativo che si è infiltrato massicciamente dunque non è quello che Benedetto XVI chiamava “fede adulta” (da perseguire), ma quello che egli definisce “fede fai da te” e che altri spacciano per fede adulta.

  28. don Giuseppe ha detto

    Cari amici dell’UCCR, vi invito a leggere l’articolo di fondo scritto oggi 01/07 su Repubblica da Eugenio Scalfari. E’ importante perchè Repubblica è scuola di pensiero anche in molte parrocchie e per molti preti.
    Una tale demolizione del cristianesimo per andare verso una unione in un Dio di tutti, allegramente e senza rimpianti non mi era mai capitato di leggerla. E’ chiaro che questo non è il papa Francesco reale. Darne la colpa SOLAMENTE agli interpreti mi pare non sia serio. Antonio Socci sarà anche troppo duro, ma le interpretazioni – come questa – ormai sono troppo devastanti per far finta di nulla e qualche ragione ce l’ha, nel senso che su certe interpretazioni la Santa Sede dovrebbe fare chiarezza. Si chiamerebbe la carità della verità. Dire che Scalfari merita il rispetto di tutti, ma che non ha capito niente sarebbe un atto di carità per lui e per il popolo di Dio.
    Cordialmente d.Giuseppe

    • Riccardo_CS ha detto in risposta a don Giuseppe

      La Santa Sede dovrebbe intervenire ufficialmente per fare chiarezza su un articolo di “Repubblica”?

      Questo sì che sarebbe inaudito!!

    • Max ha detto in risposta a don Giuseppe

      Repubblica e’ letto da molti preti ed in molte parrocchie?

      Se e’ vero, spiega un po’ di cose.

    • Raffaele Vargetto ha detto in risposta a don Giuseppe

      Caro don Giuseppe, il fatto che un giornale come “Repubblica” abbia, da tanto tempo, accesso facile fra il clero, pure alto clero, ci fa comprendere, purtroppo, quanto realistiche fossero le accorate parole di Paolo VI sul fumo di satana penetrato nella Chiesa, cioè il fumo massonico che sta disgregando la medesima.

    • Enrico ha detto in risposta a don Giuseppe

      Il punto è che non capisco perchè un cattolico, ma direi in generale una qualsiasi mente pensante, dovrebbe perdere del tempo a leggere giornali di livello così intellettualmente scadenti come Repubblica, Il fatto quotidiano, Libero, Il giornale ecc. Quello che si trova in questi quotidiani è propaganda raffazzonata al soldo del potere di riferimento, sono pochissime le cose che raggiungono la soglia dell’appena dignitoso. Quanto a Scalfari, poi, non ne parliamo. Ma chi se ne frega di cosa dice e scrive, sembra sia diventato un guru anche per quei cattolici che magari lo demonizzano, ma che sono sempre lì pronti a pendere da ogni sua parola. Penso che nella vita ci siano letture decisamente più interessanti da fare; partire da questa consapevolezza aiuterebbe a far tramontare certe polemiche.

      • Fabrizio ha detto in risposta a Enrico

        Non è che hai torto: ma la gente li legge, e in particolare Repubblica è il quotidiano più letto nel paese insieme al Corriere, il quale poi non è molto meglio (sarei peraltro curioso di sapere quali quotidiani di ampia diffusione sarebbero anche solo decenti). Se li leggono in così tanti, fanno inevitabilmente opinione. Quindi dobbiamo leggerli anche noi, per capire come si muovono e controbattere. Don Giuseppe quindi fa benissimo a tenersi informato anche su quel fronte.

        Per Repubblica in particolare, certo, hai di nuovo ragione: Scalfari è uno che è nato scemo e, da quanto possiamo capire, morirà scemo, senza aver capito niente del mondo che gli sta attorno. Purtroppo Papa Francesco ha avuto la geniale idea di “sdoganarlo” nel mondo cattolico. Queste sono le conseguenze. Pare che non gli sia bastato, perché ora ha pure sdoganato Naomi Klein.

  29. Redazione UCCR ha detto

    Cari amici, grazie del dibattito che avete come sempre generato. Vorremmo solamente precisare e rassicurare che non stiamo abbandonando il campo ma semplicemente ci siamo accorti che il “tutti contro tutti”, anche tra coloro che fino a ieri costituivano l’anima più profonda e devota della realtà cattolica italiana (anche mediatica), ci ha fatto perdere la necessaria inspirazione, nonché è emersa la preoccupazione di essere o diventare un’ennesima fonte di divisione.

    La pausa che vogliamo prenderci (due settimane? un mese? tre mesi?) è per riflettere e comprendere meglio come proseguire, sperando e pregando anche che nel frattempo molti amici ritornino ad amare l’unità dei cristiani attorno al successore di Pietro più delle loro singole opinioni e personali convincimenti.

    La libertà non la si trova in una chiesa opinionista, ma emerge paradossalmente soltanto da uno stretto legame, con Dio e con gli altri fratelli.

    • FREEZER75 ha detto in risposta a Redazione UCCR

      Purtroppo ho notato la divisione che emerge anche sugli articoli di questo sito, soprattutto tra coloro che si ritengono Cristiani, ma non solo

      Su questo Blog, da tempo vige uno scontro ideologico del tipo: “Ho ragione io, tu devi stare zitto”

      E mi riconosco anche io, in questo errore…

    • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Redazione UCCR

      Io spero sinceramente che la pausa che vorrete prendervi sarà breve. Il lavoro che state facendo e’ molto importante per la difesa della fede.

      • Fabrizio ha detto in risposta a Massimiliano 1989 A.D

        “La libertà non la si trova in una chiesa opinionista, ma emerge paradossalmente soltanto da uno stretto legame, con Dio e con gli altri fratelli.”

        Sono belle parole, che poi però rischiano di non voler dire niente. Come dice Giacomo:

        “14 Che giova, fratelli miei, se uno dice di avere la fede ma non ha le opere? Forse che quella fede può salvarlo? 15 Se un fratello o una sorella sono senza vestiti e sprovvisti del cibo quotidiano 16 e uno di voi dice loro: «Andatevene in pace, riscaldatevi e saziatevi», ma non date loro il necessario per il corpo, che giova? 17 Così anche la fede: se non ha le opere, è morta in se stessa. 18 Al contrario uno potrebbe dire: Tu hai la fede ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le opere, ed io con le mie opere ti mostrerò la mia fede.”

        Siccome c’è sempre qualcuno che purtroppo attende il permesso di un vescovo o di un Papa per muoversi, il brano è stato ampiamente e ripetutamente commentato da Papa Francesco, sin dall’anno scorso.

        Non è che uno non capisca il vostro travaglio: anzi, forse voi dovreste capire che il travaglio non è solo vostro. Solo che altri, oltre al travaglio, fanno scelte. Per esempio, altri si sono esposti per la manifestazione del 20 giugno, sia nell’organizzarla, sia nel parteciparvi, sia nel pubblicizzarla tra mille ostracismi, fuori e, purtrtoppo, dentro la Chiesa. Però, per esempio, è mancato il contributo di questo sito. Mentre uno sta a riflettere, lo spazio anche solo per la libertà d’opinione si restringe giorno per giorno, e basta guardare quello che succede negli USA per capirlo. Già siamo in ritardo notevole, tutti, e non c’è tanto tempo da scialare. Non vorrei che qualcuno si decidesse quando ormai non c’è più niente da decidere.

        E dire che siamo ancora fortunati, per così dire: perché si tratta di scrivere, parlare ed esprimere le proprie opinioni. Altri fratelli, in diverse parti del mondo, o in passato, si sono trovati qualcuno alla porta di casa con una pistola, e sono stati chiamati a risposte ben più drammatiche. E non potevano dire: vabbe’, ripassate tra sei mesi che ci devo pensare.

        • Riccardo_CS ha detto in risposta a Fabrizio

          Non si può certo accusare UCCR di essere stato alla finestra a tergiversare, in tutti questi anni.

          A me sembra che questa scelta di rallentare il ritmo per riflettere e comprendere meglio, sia indice di umiltà, onestà e responsabilità.

          • Fabrizio ha detto in risposta a Riccardo_CS

            Primo, non ho accusato, ma ho fatto presente un dato incontestabile. Secondo, ora non viviamo “in tutti questi anni”, viviamo nel presente. Gesù, il nostro supremo esempio, nell’Orto degli Ulivi non ha detto “vabbè, non ho mica tergiversato in tutti questi anni, ora posso prendermi una pausa di riflessione”. Ha accettato l’amaro calice. Gli apostoli, dopo la Pentecoste, non si sono mai fermati, anche dinnanzi a scelte complesse, in virtù del fatto che in tutti gli anni passati avevano già fatto grandi cose.

            C’è un’escalation là fuori, contro di noi: dalle parole sono passati ai fatti, all’azione politica con risultati concreti. Quindi le parole non bastano più neanche per noi. Insisto sul Family Day: è stato una sorta di miracolo, ma del tipo di miracoli che, ispirati dall’alto, si attualizzano per mezzo delle azioni degli esseri umani. Se fosse stato un flop, a questo punto saremmo praticamente già nelle catacombe. Terzo: nessuno critica l’idea di riflettere; ma non si può far finta di ignorare che i tempi non li stiamo dando noi. Tanto per essere di nuovo concreti con un esempio: si parla già di un nuovo Family Day a settembre. Questa volta non partiremo da zero, ma dovremo essere ancora di più che a giugno: altrimenti si dimostrerà che abbiamo raggiunto il massimo consenso possibile. Se la manifestazione sarà insoddisfacente, a quel punto diverremo irrilevanti. Purtroppo le nostre iniziative politiche sono limitate ad un percorso con pochi gradi di libertà. Prendersi tre mesi di tempo per riflettere vuol dire saltarsi pure questo secondo fondamentale appuntamento.

            • Riccardo_CS ha detto in risposta a Fabrizio

              Lasciamo stare Gesù, che alternava proprio momenti pubblici a momenti in cui si ritirava in disparte. Del resto anche Qo. 3,7 dice che c’è un tempo per tacere e un tempo per parlare. La Parola di Dio la si può stiracchiare come si vuole, quindi è meglio lasciarla stare; soprattutto essa va applicata a se stessi e alle proprie responsabilità, non a quelle degli altri.
              La storia di UCCR (“tutti questi anni”) è importante, perchè mi fa capire di avere a che fare con persone responsabili e mi fa leggere anche questa decisione come scelta responsabile.

              • Fabrizio ha detto in risposta a Riccardo_CS

                Il “lasciamo stare Gesù” è un po’ comodo, non trovi? Ognuno si prende un pezzetto di Gesù, quello che gli piace, e poi si mette la coscienza in pace (l’obiezione d’altronde era prevista, e proprio per questo ho citato anche gli Apostoli).

                Anche “l’applicare a sé stessi e alle proprie responsabilità, non a quelle degli altri” è paradossale: sembra che, sempre quando comoda, il Cattolicesimo diventi anch’esso una forma di individualismo, in cui ognuno deve limitarsi a pensare in proprio e, siccome è inevitabilmente peccatore, non può permettersi di esprimere nessun tipo di valutazione. Dunque, siccome le Scritture si possono citare come si vuole, non risponderò con un’altra citazione (ce ne sono decine), ma con il concetto che dovrebbe essere ben chiaro a tutti: il Cattolicesimo non può prescindere dalla testimonianza. E la testimonianza è tanto più necessaria quanto più duri sono i tempi.

                • Riccardo_CS ha detto in risposta a Fabrizio

                  Sono d’accordo con quello che dici: prendere il pezzetto di Gesù nell’orto degli ulivi per supportare le proprie pur legittime valutazioni sulle scelte dei ragazzi di UCCR, è effettivamente comodo; mi ricorda un po’ quelli che ammonivano, con gli stessi argomenti, Benedetto XVI ai tempi della rinuncia: “dalla croce non si scende!”.

                  “Non serve all’autenticità della coscienza battere il “mea culpa” sulla pancia del vicino” (card. G. Biffi)

                  Quella di UCCR potrebbe invece essere una grande testimonianza: se inducesse anche soltanto Socci a fare un esame di coscienza e a seguirne l’esempio, la Chiesa ne trarrebbe un beneficio immenso.

  30. Li ha detto

    C’è stato un tempo che la Chiesa doveva combattere solo contro la new age e la sua “era dell’aquario”, ma le cose si sono intensificate mica poco con tante e tante altre divisioni, sempre più vicine alla Chiesa cattolica. A volte è così difficile capire dove comincia il cattolicesimo (quello reale) e dove il protestantesimo.

    Come ha detto qualcuno è specialità del diavolo dividere. Questo però si nota in varie religioni: buddismo, islam, animismo vario e tanto altro ancora.

    I tempi cambiano, ed è arduo contenere le idee di una nuova religione. Soprattutto da che c’è la rete.

  31. lorenzo ha detto

    Un’altra parabola espose loro così: «Il regno dei cieli si può paragonare a un uomo che ha seminato del buon seme nel suo campo.
    Ma mentre tutti dormivano venne il suo nemico, seminò zizzania in mezzo al grano e se ne andò.
    Quando poi la messe fiorì e fece frutto, ecco apparve anche la zizzania.
    Allora i servi andarono dal padrone di casa e gli dissero: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania?
    Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla?
    No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano.
    Lasciate che l’una e l’altro crescano insieme fino alla mietitura e al momento della mietitura dirò ai mietitori: Cogliete prima la zizzania e legatela in fastelli per bruciarla; il grano invece riponetelo nel mio granaio». (Mt 13.24-30)

  32. max ha detto

    Condivido in tutto. In molti cattolici manca l’onestà intellettuale e, soprattutto, la fede nell’origine divina della Chiesa e nell’assistenza dello Spirito Santo. Il Signore ha detto “io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” e non “ogni tanto”, magari nel momento della proclamazione di un dogma. Ognuno si è fatta la “sua” idea di Chiesa, sia i cosiddetti modernisti che i cosiddetti tradizionalisti. E questi ultimi non si accorgono di cadere nella stessa interpretazione privata di protestantica memoria di cui accusano i primi.

  33. graziano ha detto

    …Ho sempre letto con piacere tutto quello che avete scritto..Se tacete, mi mancherà lo stimolo quotidiano alla riflessione…verrete meno ad una forte occasione di fare una grande opera di bene…non fatelo…mi verrà a mancare un graditissimo orientamento…

  34. Aurelio ha detto

    Quello che preoccupa non sono le diversità di vedute su cose di secondaria importanza (es. messa in latino o nelle lingue ecc) ma divisioni sulla sostanza del messaggio cristiano. Ci sono cattolici favorevoli all’aborto, cattolici favorevoli al divorzio, cattolici favorevoli all’eutanasia, cattolici favorevoli al matrimonio degli omosessuali (o al riconoscimento delle unioni civili, primo passo verso il matrimonio e successive adozioni, come dimostrato nelle altre nazioni) ecc ecc.
    Questi dovrebbero almeno avere il buonsenso di non definirsi cattolici praticanti, ma semplici battezzati In caso contrario suscitano scombussolamenti sulla fede di molti.
    Ci sono profezie, qualcuna anche di qualche mistica riconosciuta che parla di crisi nella chiesa nel periodo dei “due papi”. La crisi la intravediamo tutti…..

    • Marco S. ha detto in risposta a Aurelio

      Senza voler aprire polemiche in merito, sia ben chiaro,io comunque non sottovaluterei troppo gli effetti della liturgia o di tutti gli altri aspetti apparentemente marginali della vita religiosa, sulla conseguente capacita’ dei cattolici di assumere posizioni concretamente utili al resto dell’umanita’.

      Solo per spiegarmi, una liturgia sicuramente assoggettabile a molte critiche, ma che unificava nello stesso idioma i cattolici di tutto il mondo, dalla savana alla trundra, poteva non essere cosi’ irrilevante sul resto.

  35. Simone ha detto

    Tristissimo a leggere queste parole, per me UCCR era un appuntamento quotidiano con i suoi approfondimenti su storia, scienza, attualità.. non ditemi che smettete! Avete fatto un lavoro egregio e potete fare molto di più, avete una grande responsabilità!

    • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a Simone

      Proprio così, speriamo che la Redazione consideri questo e non abbandoni l’arena.

  36. gladio ha detto

    @ gli amici della Redazione Uccr

    Carissimi ragazzi

    Debbo dire francamente che non capisco la vostra decisione di prendervi questa ” pausa sabbatica” , anzi, più che la decisione non ne capisco la motivazione ; Il mondo cattolico soffre di lacerazioni e divisioni: e con questo ?
    Anzi,proprio per questo è più che mai necessaria una guida come la vostra, una guida che non si è mai discostata nè dal Magistero nè dalle indicazioni del Santo Padre.

    Proprio adesso, nel pieno dell’ offensiva dell’ esercito dei lupi travestiti da agnelli : preti che sfilano al gay pride , i (mon)signor Galantino che tentano di soffocare con subdole quanto meschine manovre il ” grido di dolore” che si leva da tante famiglie italiane,i boy scout in carriera ( politica) che si stanno impegnando a distruggere la famiglia dall’ alto delle loro cariche istituzionali, la pletora di sedicenti cattolici adulti e giù giù fino ai rincoglioniti seguaci del povero Socci, proprio adesso , dicevo, voi vi prendete una ” pausa di riflessione”?

    Ripensateci, carissimi amici, ripensateci

    Sempre con immutata stima

    il vostro ammiratore ( e amico)
    “gladio”

    • Massimiliano 1989 A.D ha detto in risposta a gladio

      “Ripensateci, carissimi amici, ripensateci”

      Parole sante Gladio, speriamo davvero ci ripensino, magari considerando anche le attestazioni di affetto e di stima ricevute in questo topic! 🙂

  37. Niky ha detto

    Carissima redazione di UCCR
    capisco il vostro scoraggiamento, che è più indice di stanchezza e aridità che un vero e proprio abbandono.
    Quello che consiglio può sembrare banale ma… Prendetevi l’estate per riposare davvero. Non ‘guardate’, non ‘ascoltate’, non ‘pensate’ voci, immagini, suoni, odori estranei. Rimanete un po’ soli, voi e Dio.
    E non preoccupatevi: per natura gli uomini non sono solo vili, ma piuttosto esecrabili. Tutto ciò che di buono vi è in loro è frutto dell’insegnamento e della vicinanza di Dio (anche quando non se ne rendono conto) non della loro bontà o saggezza.
    Perciò ora riposate. Noi aspetteremo.

    PS. Per la discussione sul relativismo imperante… Io credo che tutto ciò sia semplicemente frutto dello svuotamento di senso di tutto quello che prima era concepito come ‘valore’: casa, famiglia, religione, patria, lavoro…

    Oggi, senza alcuna vergogna, ci si preoccupa solamente di ciò che è ‘roba nostra’. Non ce ne rendiamo conto ma noi amiamo solo la ‘nostra roba’, quello che ci appartiene. E la prima cosa che ci appartiene sono i nostri desideri, mossi non dai sentimenti ma dalle emozioni. I NOSTRI desideri addirittura sono trattati come più importanti della nostra stessa vita.

    Una volta lessi che l’amore non è un sentimento ma una FORZA (meglio, una PERSONA) esterna da noi, in cui noi ci immettiamo. E in cui dobbiamo rimanere per amare.
    Il ‘rimanere’ è (putroppo per noi così poco pazienti) uno sforzo continuo… Poco ci vuole ad uscire da questo AMORE e accontentarsi di sentimenti ed emozioni volatili, cadendo nell’egocentrismo (il mondo si concentra nei ‘miei’ pensieri, in quello che ‘io’ so e nelle ‘mie’ emozioni).

    Sentimenti ed emozioni non sono cose negative ma sono soggette a sbalzi improvvisi ed inusuali. Perciò pur vivendoli bisogna mantenere un certo controllo.
    Purtroppo, parole come ‘volontà’, ‘pensiero’, ‘auto-controllo’sembrano nella mentalità dominante fare a botte con l’essere buoni. Per aver detto che se la ragione è (simbolicamente) nella testa, le emozioni sono nelle viscere e il cuore non è sede delle emozioni ma della persona totale nel suo rapportarsi con l’interno e con l’esterno non vi dico la reazione negativa che suscitai in una (per fortuna solo una) persona molto ‘pia’.
    Infatti, dire di avere ‘viscere’ sa troppo di ‘basso’… Dire di avere ‘cuore’ fa talmente più figura…

    ‘Essere’ buoni, in poche parole, per i più non dipende da Dio ma dalla bontà interiore'(è ‘cosa nostra’, insomma). Un concetto sentimentale, spesso appannaggio di chi critica la mancanza di Amore (Carità) degli altri senza accorgersi di essere il primo a non esercitarla.

    Forse questo svuotamento di senso dei ‘valori’ tradizionali è cosa buona.
    Alla fine umano e divino erano stati troppo confusi e così il comportamento dell’uomo era considerato divino anche senza Dio.
    E’ quando si rinuncia a Dio che è possibile vedere cos’è veramente l’uomo (se si ha la forza di tenere gli occhi aperti).
    Forse tutto questo è per il bene più grande. Noi ci accontentiamo troppo facilmente non dei beni ‘semplici’ ma ‘miseri’.

    Scusate lo sproloquio e se tutto questo fa poco o nessun senso… Alla fine non sono altro che pensieri in libertà.
    ^____^”’

  38. Franco Belli ha detto

    Siete su un binario morto, la profezia è realtà.

  39. Sebastiano ha detto

    Si può concordare con l’articolo ma è anche evidente che se il gregge appare “disperso”, i pastori non sono immuni da colpe. Detto questo confidiamo nella misericordia di Dio.
    A Franco Belli, alias Shiva101 e qualche altra decina di nickname (il che lo qualifica di per sé come il nulla a cui aspira), bisognerebbe ricordare che è da circa 2000 anni che quelli come lui vanno cianciando simili frescacce, sarebbe ora che ne prendessero atto. L’unica profezia che si è dimostrata reale (se si degnasse di togliersi la mortadella dagli occhi e di far funzionare i pochi neuroni rimasti nel suo cervello disabitato) è che “Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. Immaginando che abbia problemi a trovare la fonte della citazione, vista la pochezza della sua materia grigia, gli si può consigliare di fare una ricerca su gùggol.
    E occhio al treno.

  40. Luca ha detto

    Divisioni sul piano politico, culturale, mediatico. Eppure la Chiesa non é certo un partito politico né un’agenzia culturale o un organo di stampa, ma il prodotto dello Spirito in ciascuno di noi individualmente oltre che nell’istituzione nel suo complesso. Mi chiedo perciò onestamente se quelle che qui vengono additate come divisioni non siano il segno del mistero dello Spirito e della grandezza della Chiesa. Un grandezza che forse chiede di essere creduta con fiducia piuttosto che compresa appieno, cosa evidentemente impossibile.

    • lorenzo ha detto in risposta a Luca

      La Chiesa è fondata sulla Verità.
      La Verità afferma che la vita, dal suo concepimento alla sua fine naturale è sacra, che l’uomo è maschio e femmina e che il matrimonio è indissolubile…

  41. fabrizio ha detto

    Mi dispiace moltissimo che interrompiate le pubblicazioni, perché in mezzo a tanto bailamme in cui ormai TUTTI , persino i cattolici, si ritengono autorizzati dalla (presunta) nobiltà del fine perseguito a manipolare, travisare, rimaneggiare come meglio credono il pensiero altrui, considero il vostro lavoro un vero e proprio servizio pubblico… e Dio solo sa quanto ce ne sia (ancora!) bisogno…
    Detto questo, comprendo benissimo le vostre ragioni e le rispetto, al vostro posto mi sarei già esaurito da un pezzo… anche se in mezzo tanta confusione rappresentavate una bussola per tanti di noi e questo mi sembra importante che lo sappiate.
    Rimanete in ascolto dello Spirito… e speriamo che vi suggerisca di tornare presso su questi schermi… ((-:
    Grazie ancora, Fabrizio

  42. albertus ha detto

    Mi mancheranno i vostri articoli quotidiani! Tra l’altro proprio in questi giorni il Mastino ha manifestato l’idea di chiudere Papalepapale.

  43. beppino ha detto

    Se devo essere sincero… non capisco il senso dell’articolo.

    1) se il problema sono le divisioni nel mondo cattolico vorrei ricordare che in 2000 anni di storia ci sono state situazioni molto più compromesse, complicate ed impegnative. Tutto bisogna fare fuorchè dimenticare le moltitudini di fratelli e sorelle (spesso in prima linea e talvolta a discapito della loro stessa vita…) che in una “millenaria storia” hanno permesso di superare mille difficoltà e hanno offerto nuova/rinnovata prospettiva alla Comunità. Anche il solo loro ricordo porta al rispetto, il rispetto porta alla consapevolezza, la consapevolezza porta verso il recupero e successivo utilizzo di ciò che effettivamente può fare la differenza nel dare pieno significato alla vita di ognuno dei componenti la stessa Comunità;

    2) se il problema risiede nel “confronto” con la realtà moderna (secolarizzata e “laicistichizzata”) vorrei ricordare che essere cattolici non vuol dire “vincere” battaglie ma prima di tutto dare “unilaterale” testimonianza di vita, di fede, di gioia cristiana. La Chiesa non é “degli” uomini, la Chiesa é proprietà “di” Gesù (come precisò a suo tempo Papa Benedetto XVI) e anche semplicemente “rappresentare” la Comunità per un cattolico deve essere prima di tutto “occasione” per mettere in pratica proprio il sentirsi “parte” della Comunità e il mettersi in gioco continuamente percorrendo questa prospettiva;

    3) se il problema risiede nella constatazione che (pare) vada “tutto storto” vorrei ricordare come non avrebbe semplicemente senso “essere” cristiani se “tutto” andasse paradossalmente “bene”. Se tutto andasse bene sarebbe infatti sottinteso che si “sentirebbe” assai poco l’egoismo umano (motivo principale per cui “esiste” lo stesso cristianesimo…);

    4) se il problema risiede nella costatazione che (pare) sia mancante una “guida” terrena vorrei ricordare che la “guida” c’é comunque, per decisione irrevocabile e unilaterale del Signore, e si chiama Chiesa. L’ortodossia, in parte anche rivisitabile parzialmente nel tempo ma non nelle caratterizzazioni sostanziali, é un fatto quanto é un fatto che la Chiesa Cattolica Romana, pur passando attraverso dolorose divisioni e lotte di natura teologica e religiosa, rimane pur sempre riferimento a dirimere “controversie” terrene;

    5) se il problema é meramente di carattere pratico (nel senso di difficoltà a portar avanti il sito…) emerge un altro tipo di discorso…. se questo é il problema siamo noi utenti/frequentatori di UCCR che dobbiamo decidere se stare a guardare o cominciare a dare un effettivo contributo a portare avanti questo libero spazio di confronto sulla religione, sull’etica ed in genere sulla cultura del nostro tempo. Ma allora cominciamo col dircelo chiaramente….

    Quanto a “preti” che non fanno i “preti” ed in genere a tutte le persone che si autodefiniscono “cattolici” e si mettono continuamente nella “conveniente” prospettiva di essere supini al Pensiero Unico Dominante … non mi roderei tanto il fegato. Quello che conta é cercare di fare la propria parte indipendentente dal presunto o meno “essere” nell’ambito giusto o, anche, essere platealmente dalla parte di questi stessi signori. C’é sempre la possibilità di dirimere le questioni in quanto ciò che fa la differenza nella Comunità di credenti cattolici é comunque chi porta avanti l’ortodossia sfruttando gli strumenti forniti dal Fondatore e certamente non chi si limita banalmente a contestarla.

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