Russia: costruita una Cattedrale sopra il gulag destinato ai cattolici

Sulla stessa terra di desolazione dove l’ex Unione sovietica seppelliva in fosse co­muni i suoi avversari, politici o religiosi, sorge ora la Cattedrale catto­lica di Karaganda, nell’attuale Kazakhstan. Ai tempi dell’op­pressione stalinista era un campo di concentramento di 250 chilometri quadrati, in cui persero la vita, tra gli altri, migliaia di cristia­ni.  Ora le guglie neogotiche della nuova Cattedrale racconteranno il loro riscatto. Le navate interne, spaziose e luminose, insieme alle pietre caucasiche della facciata, trasmet­teranno la loro storia alle oltre cento popolazioni che convivono in questo territorio.

La costruzione è stata possi­bile grazie alle generose donazioni di molti fi­nanziatori dell’Europa occidentale, tra cui l’As­sociazione Luci sull’Est, nata a Roma nel 1991 con lo scopo di diffondere e difendere i valo­ri della cristianità nei territori dell’ex-Urss. «Abbiamo donato circa 200 mila euro per l’e­dificazione della Cattedrale», spiega Juan Mi­guel Montes. Nel 1917  alla fine dell’Impero russo, c’erano circa nove milioni di cattolici. Tutti quelli di rito latino attorno a­gli anni ’40-’50, erano praticamente scom­parsi. Il gulag di Karlag era proprio quello de­stinato ai cattolici, la gran parte polacchi, ucraini, tede­schi, ma anche lituani e bie­lorussi, che qui morivano fu­cilati o per gli stenti. La furia atea di Stalin trucidò cira il 90% dei sacerdoti cattolici (cfr. Ultimissima 9/3/11).

L’articolo su Avvenire racconta che la prima pietra è stata posa­ta nel 2005. Oggi è tra le  più grandi Cattedrali del Kazakhstan ed è stata dedicata al­la Madonna di Fatima. In uno dei suoi tre se­greti, infatti, la Vergine aveva profetizzato -in tempi non sospetti- i disastri provocati dagli «errori dell’Unione sovietica avrebbe sparso nel mondo», sui quali tuttavia, alla fine, avrebbe «trionfato il Cuore immacolato di Ma­ria». E la profezia si sta infatti lentamente compiendo. «Ormai – conclude Montes – vanno tutti fieri di questa Cattedrale. Perfino il sindaco di Karaganda, benché certamente non cattoli­co, si è detto orgoglioso di poter avere nel suo comune la ‘Notre Dame dell’Asia’». Oltre al­la costruzione della Cattedrale di Karaganda, l’Associazione Luci sull’Est, attiva in 18 Paesi, supporta le attività della Biblioteca dello Spi­rito e dell’arcidiocesi della Madre di Dio a Mo­sca, soprattutto nella stesura dell’Enciclope­dia cattolica in lingua russa. In Ucraina ha for­nito supporto al Centro multimediale cattoli­co e all’opera degli Oblati di Maria Immaco­lata di Kiev.

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6 commenti a Russia: costruita una Cattedrale sopra il gulag destinato ai cattolici

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  1. Larry SFX ha detto

    Tiè Stalin, beccati questo!

    • CiccioPasticcio ha detto in risposta a Larry SFX

      Un pò come quando Leningrado è diventato San Pietroburgo….interessante come violenza atea nella storia si sia sempre rivoltata contro.

      • Azariel ha detto in risposta a CiccioPasticcio

        Una piccola precisazione: la città si chiamava San Pietroburgo da sempre, poi divenne Leningrado sotto il regime…
        Comunque leggere questa notizia mi ha fatto molto piacere

  2. Francesco Santoni ha detto

    Ecco, così si costruiscono le Chiese, non le schifezze, e ribadisco schifezze, moderne che fanno costruire qui.

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